Apro a fatica gli occhi, al rumore della porta di casa che si apre.
<<Sole ci sei?>>
La voce di mia madre ,tornata dal lavoro mi costringe prepotentemente ad uscire dal mio sonno tormentato, ed a svegliarmi del tutto.
<<Si mamma arrivo.>>
Mi alzo e mi deprime a vedermi ancora in pigiama, alle due del pomeriggio. Ma devo ammettere il mio organico mi sta ringraziando in questo momento per la dormita. Tiro fuori i piedi dal letto, mi volto e noto il cellulare sopra al comodino. Lo affermò speranzosa lo guardo ma...non ci sono ne messaggi ne chiamate.
<<Che credevi Sole?>> Ammetto a me stessa, apro l'armadio e mi infilò i leggins neri ed una t-shirt bianca, assieme alle mie fedelissime converse. Non voglio che mia madre mi veda sempre in pigiama, un sospirone ed esco dalla stanza. Percorrono il piccolo corridoio che separa le stanze da letto dal soggiorno, un passo dopo l'altro il mio olfatto percepisce un profumino famigliare, che riaccende la spina al mio stomaco. Entro, mia madre ai fornelli intenta a cucinare. Non ho mai capito come faccia dopo ore e ore di lavoro ad essere sempre cosi attiva ed instancabile. Anche se ultimamente devo ammettere che a volte la vedo un po avvolta nei suoi pensieri, ed un po triste.
<<Devo darti nuovamente il buongiorno?>>
<<No che dici? Sono sveglia da un pezzo.>> Mento.
<<Mangiamo poi parliamo ok? Hai bisogno di un pò di energie.>>
Ne sono felice, cosi posso preparano psicologicamente.
Afferro una grossa forchettata di spaghetti alla carbonara, il mio piatto preferito. Sa sempre come tirarmi su di morale e gli spaghetti alla carbonara sono decisamente un toccasana. La mia pelle sembra che riprenda piano piano un pò di colore roseo, lasciando il bianco pallido. Dopo un buon caffè le guance si arrossiscono al tatto del suo calore.
<<Ci sediamo un pò sul divano?>>
Mi sento già morire, appena la informerò della proposta di Marta rischierà uno svenimento.
<<Si forse è meglio.>> Rispondo pensando all'idea che possa farsi seriamente male all'idea che svenga. Sprofondiamo sul divano a due posti troppo datato, che non siamo ancora riuscite a rinnovare. Pur facendo due lavori, siamo sempre a rincorrere le spese extra.
<<Questa mattina quando ti ha chiamata Marta, in un primo momento ti ho vista contenta, ma poi come dire...strana.>>
<<Mi ha salutata e mi ha detto che gli manco.>>
<<Solo questo?>> Ecco mi ha già scoperta.
<<Diciamo che ha anche accennato al fatto che potrei andare a trovarla, e anche che al suo college hanno appena aperto un bando per un corso di arte. Ha pensato che forse potrei...ecco..distrarmi un pò.>>
Uno scatto felino, la fa sobbalzare dal divano e non riesco bene a decifrare la sua espressione.
<<E tu che gli hai detto?>>
<<Che ci penserò.>>
Sento a guardarla per non incontrare il suo sguardo, ma incredibilmente calma si siede dolcemente vicino a me, mi sposta dietro al mio orecchio, il mio solito ciuffo di capelli che non vuole mai stareal suo posto.
<<Sole sai che scappare, non è la soluzione ai problemi ne abbiamo già parlato.>> Cerco nei suoi occhi, quel segno di approvazione che neanche io so se voglio.
<<Sei nata e cresciuta a Volterra piccolo paesino della TOSCANA, ed il tragitto più lungo più lungo che hai fatto è per arrivare a Firenze. E poi come faresti per la lingua? Sappiamo tutte e due che hi poca dimistichezza.>>
Eccola lì che mi puntualizza, i miei difetti ecco perchè lei e Marta sono sempre andate d'accordo.
<<Ci sarebbe Marta ad aiutarmi.>> Sbuffo un pò risentita, dalla sua affermazione.
<<E quando dovresti partire?>> Sospira pesantemente.
<<Tra due settimane.>> A desso si che crolla sul divano.
<<Ma Sole tra due settimane è il tuo compleanno , e da quando sei nata lo abbiamo sempre passato assieme, mail lontane.>>
Mi arrendo, a questa quasi discussione e mi lascio andare sprofondando ancora di più sul divano. il viso coperto dal cuscino. Ma mi stupisce ancora, che pensandoci due volte in una sola sera sono troppe per lei. Si avvicina a me, come sconfitta dal quel " si andrò" che non gli ho ancora detto.
<<Guardami.>>
Solleva leggermente il cuscino per vedere solo metà del mio viso.
<<E' quello che vuoi?>>
<<Non lo so mamma, non so quello che voglio. Sono confusa e disperata allo stesso tempo.>>
Continua a sospirare oddio.
<<Non posso credere che sto per dirlo.>> Solleva leggermente il volto verso la parte del soffitto.
<<Credo di non essere del tutto sicura che sia quello che ti ci voglia in questo momento, e si...preferirei tu frequentassi l'università qui in Italia. Non contando che sarebbe l'unico modo per tenerti qua con me, ma se dentro di te nel profondo di te stessa senti che sia la cosa migliore per te vai... e non guardarti indietro.>>
Scoppio a piangere , ringraziando dio di avere una madre cosi meravigliosamente meravigliosa, la abbraccio con la tutta la forza che mi rimane in corpo.
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TUTTA COLPA DEL CUORE
Romance✨️IN VENDITA SU AMAZON✨️"Sole , ragazza nata e cresciuta a Volterra. Piccolo paesino della Toscana, sola con sua madre che si è sempre presa cura di lei. Studente modello, prende il diploma con l'ambizione di una vita radiosa e piena di obbiettivi d...