TUTTA COLPA DEL CUORE 11

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<<Arrivati.>> Esordisce Marta entusiasta.

<<Menomale non ne potevo più di stare qua dentro, Damon devi rinnovare questa auto è un cesso.>>

Ma come fa? non riesce proprio a non formulare una frase che non ci siano parolacce è proprio irritante. Osservo fuori dal finestrino intimorita e rimango meravigliata dalla struttura che presenta il campus, sembra un castello del medioevo ed è bellissimo.

Parcheggiamo vicino ad un grande prato che costeggia il campus, una distesa immensa di verde, mi ci tufferei sopra. Ma sono troppo abituata al mare e confesso che mi farei un po male. L'auto parcheggiata di fianco alla nostra cattura l'attenzione di Damon e di Edison.

<<Sarà sicuramente incazzato.>>

Scendiamo, in lontananza un gruppo di ragazzi, studenti della Crifton immagino, un senso di disagio mi percuote un pò.... Damon e Edison non hanno di certo semplificato le cosa, mi sento già cosi diversa da loro.

Edison e Damon galantuomini quale sono, vanno contro ad un ragazzo senza neanche aiutarci, ma non me ne curo faccio il giro dell'auto per andare a prendere i macigni delle mie valigie nel bagagliaio.

Marta mi raggiunge, e mi aiuta a tirare fuori la prima valigia talmente pesante che dobbiamo sollevarla assieme.

<<Sole, che diavolo ci hai messo qua dentro.?>>

Le mie labbra si spostano, da una parte all'altra facendomi strizzare gli occhi.

<<Mamma Christine giusto?>> Mi capisce subito.

<<Giusto.>> Ammetto divertita.

Trasportiamo una valigia a testa, e in questo momento darei un premio nobel a chi ha inventato le valigie con le ruote. Ci avviciniamo con fatica a Damon e Edison, due ragazze mi osservano dalla testa ai piedi, l'imbarazzo risale nuovamente.

<<Noi andiamo al lago che fai Marta, vieni con noi?>>

Edison si rivolge alla mia amica, con autorità e questo mi innervosisce, ma sembra che a Marta non importi.

<<Vi raggiungo, accompagno Sole in segreteria.>>

Noto che Damon sta ancora conversando animatamente, con l'altro ragazzo che non sono ancora riuscita a scorgere il suo viso perchè è girato di spalle.

<<Cazzo Damon, vi avevo detto di essere qui alle tre, mi sono rotto di dovervi sempre aspettare.>> Un'altro con una buona educazione.

<<Calmati, eravamo andati a prendere.....>> Fa una pausa cercandomi.

<<Lei.>> Continua indicandomi, con il dito come se fosse un generale al comando, e come di consueto di voltano a guardarmi.

<<Lei si chiama Sole, Damon.>>

La mia amica sempre in mia difesa, ma stavolta qualcosa mi distrae dal suo senso di protezione. La mia attenzione su di lui, il terzo ragazzo tanto arrogante quanto loro. Mi osserva come quando vedi qualcosa per la prima volta in vita tua in assoluto, il suo sguardo si affievolisce. Mi imbarazza ma ho come una calamita appiccicata agli occhi e non riesco a non guardarlo.

<<Che cazzo me ne frega, se siete andati a prendere questa.>>

L'atmosfera svanisce subito, distoglie il suo sguardo mentre emette questa frase, quasi crudele. d'istinto mi scappa un...

<<Gentilissimo.>> Mi volto anche io per non guardarlo.

Il braccio di Damon gli avvolge le spalle, dopo la mia affermazione mi lancia un sorrisetto per poi voltarsi nuovamente. Ma si è visto?

Jeans strappati, t-shirt bianca aderente che mette in risalto i muscoli, occhiali scuri appoggiati sulla fronte a scaruffargli i capelli neri, ma che mettono in risalto i suoi occhi di un celeste bellissimo.

Credo che la domanda più giusta da farmi sia....ma lo hai visto Sole?



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