Occhi notturni

8. Soli ma in due

Dart
A mezzogiorno, pochi minuti dopo aver raggiunto Aella io e Nepto salutiamo i veterani e galoppiamo verso Meinice.
Ho faticato ad addormentarmi dopo l'attacco del sigbin quindi da stamattina solo stanchissimo. Anche Nepto non sembra aver dormito molto ma potrebbe essere colpa dell'insonnia di cui ha detto di soffrire, mi chiedo se alcune delle tisane che conosco potrebbero aiutarlo. Devo provare a proporglielo.
<Come procediamo quando arriviamo al villaggio?> chiede improvvisamente lui.
<Ehm, in teoria dobbiamo parlare col sindaco per informarci sulla situazione e poi decidere cosa fare>
<Capisco, grazie>
Cavolo, Nepto è davvero una persona diretta. Però devo cercare di conoscerlo meglio per il bene della nostra squadra
<Quindi, com'è la vita nell'Occhio?>
Lui mi guarda per un attimo, sorpreso della mia domanda <Beh, la definirei piuttosto tranquilla. Ma in verità dipende dal giorno. A volte puoi passare l'intera giornata senza aver nulla da fare e il giorno dopo ritrovarti con ventiquattro persone che hanno bisogno del tuoi aiuto per sviluppare la loro Teoria, risistemare sezioni o altre cose del genere>
<Sembra... interessante>
<Particolare più che altro, e in continuo mutamento. Invece com'è la vita in ospedale?>
<Come fai a sapere che lavoro in ospedale?>
<I Gualer sono la famiglia di maghi più famosa nell'ambito della medicina quindi l'ho dato per scontato>
<Ah, comunque è abbastanza tranquilla per me, mi occupo per lo più di sistemare i letti, portare da mangiare e accogliere i pazienti. A curarli ci pensano i miei zii di solito. Anche se mi occupo spesso del lavoro degli infermieri>
<Immagino che senza magia sia molto più difficile diventare medico>
<Sì, un po'. Ma per ora preferisco comunque concentrarmi sul diventare un cacciatore e risvegliare la mia magia>
<Non è un controsenso per il discendente di una famiglia di medici diventare un cacciatore?>
<In realtà molti dei miei parenti sono diventati medici o infermieri dopo aver cacciato bestie maledette per qualche anno. E a volte delle squadre affittano alcuni dei nostri medici per le spedizioni più pericolose.>
<Ha senso>
<Invece te perché hai deciso di venire con me? È un bel cambiamento rispetto a vivere in una biblioteca>
<I membri dell'Occhio di solito fanno un viaggio in giro per il mondo per osservare e provare sulla loro pelle più esperienze possibili. Inoltre la mia Teoria è ad un punto morto quindi ho pensato di tentare di fare una cosa simile, anche se tecnicamente parlando sono solo un collaboratore>
<Qual'è la differenza?>
<Ho più libertà anche se meno protezione giuridica. E non ho il tatuaggio>
<Capito, che argomenti studi all'interno dell'Occhio?>
<Un po' di tutto. Uno dei motti dell'associazione è "Per osservare davvero qualcosa devi guardarlo con 100 occhi diversi">
<Comico che si faccia chiamare Occhio e non Centocchi allora>
Nepto sbuffa divertito alla mia battuta
<Si, effettivamente non sarebbe una cattiva idea. Ma il nome attuale purtroppo deriva già da un altro motto. Invece te cosa hai studiato all'Accademia?>
<Si studia perlopiù biologia e zoologia delle creature maledette, oltre che diplomatica, morfologia magica e tattiche di caccia. Si fa anche molta attività fisica e abbiamo molti corsi facoltativi tra cui scegliere>
<Capisco, decisamente interessante. Che tipo di materia è morfologia magica? Non mi sembra di averla mai sentita nominare>
<In pratica si studiano le varie forme di magia, come si manifesta, come controllarla e come contrastarla>
<Quindi parlate anche dei Reietti>
<Si, purtroppo i maghi che hanno scelto strade sbagliate sono troppi>
<I cacciatori devono anche affrontare loro?>
<Raramente, di solito solo quando sono nel traffico di creature. Altrimenti se ne occupa la Guardia magica>
<Ragionevole>
<Invece la Teoria di qui parlavi prima cos'è?>
<È una sorta di ricerca che i membri dell'Occhio, e alcuni collaboratori come me, fanno. È una raccolta di tutto ciò che una persona sa e pensa su un certo argomento. Capita spesso che studiosi ci mettano decine di anni per completare la loro.>
<Devono essere dei libri enormi>
<Dipende dall'argomento e dallo scrittore, ma sì, in generale sono dei libri immensi e spesso pieni di bozze e appunti>
Vorrei ancora chiedere delle cose a Nepto ma degli edifici scuri cominciamo a vedersi in lontananza
<Credo che siamo praticamente arrivati> gli dico solo.
<Già, vediamo cosa ci aspetta in questa città gelida>risponde.
Strano modo di parlare.