Capitolo 8

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"Felix! Dimmi un po', quanti anni hai?" aveva chiesto Changbin.

Sulla via, c'era stato fin troppo silenzio. Jeongin guidava concentrato con lo sguardo fisso sulla strada mentre Hyunjin e Felix, sui sedili posteriori, avevano continuato a guardare l'esterno persi nei loro pensieri.

Changbin si era stancato di canticchiare da solo.

"Lo sai quanti anni ha, cosa glielo chiedi a fare?" chiese Jeongin.

Changbin roteò gli occhi "Era per fare un po' di conversazione! Quanto sei antipatico." si lamentò.

Felix si chiedeva in che modo Hyunjin potesse conoscere quei ragazzi, erano così strani e diversi da lui. Come poteva una persona come Hyunjin essere venuto in contatto con loro? Sicuramente glielo avrebbe chiesto prima o poi.

"Come mai non sono venuti Minho e Jisung?" chiese Hyunjin poco dopo.

"Avevano delle cose da finire. Minho ha detto che sarà a casa non appena arriveremo." rispose Jeongin. La sua voce era ferma.

"E gli altri?" chiese Hyunjin.

"Non mi ricordavo potesse impotarti qualcosa di qualcuno." rispose Jeongin dando uno sguardo sottile e tagliente a Hyunjin tramite lo specchietto.

Hyunjin sbuffò "Non mi ricordavo fossi così stronzo." ribatté.

"Ho preso dal migliore." rispose.

Felix li osservava senza proferire parola, cos'è che legava questi due ragazzi? E perché stavano discutendo?

"Adesso basta! Le questioni familiari le sistemerete non appena arriveremo, da soli!" li rimproverò Changbin.

Questioni familiari? aveva pensato Felix. Non fece domande in merito, c'era già troppa tensione.

"Per quanto mi riguarda, non c'è nulla da sistemare." rispose Jeongin tornando con lo sguardo sulla strada.

Hyunjin non rispose oltre, sapeva come la vivesse il più piccolo ed era normale che reagisse così. 5 anni dopotutto erano tanti.

"Bene allora!" esordì Changbin infine con un battito di mani, poi mise della musica per smorzare un po' la tensione che si era creata "E ora, via al karaoke!"

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Il viaggio era durato non più di un paio di ore e, tranne per qualche bisticcio tra i due ragazzi seduti davanti, era stato tutto piuttosto tranquillo. Nessuno sembrava averli seguiti.

Per tutto il tempo Hyunjin aveva fissato in silenzio il finestrino al proprio fianco. Felix aveva notato una certa tensione in lui, soprattutto nel vedere la sua gamba tremare ininterrottamente e più volte aveva provato a fermarla toccandola col palmo. Alla fine aveva trovato tregua nell'abbracciarlo, sembrava che la presenza e il contatto con il ragazzo più piccolo potesse in un qualche modo alleviare la tensione che gli si era creata in corpo.

Ma perché era così teso? Si chiedeva Felix. Forse per il lieve scontro avuto con il ragazzo alla guida? O forse a causa di ciò che era successo poche ore prima nella vasca? Forse tutto l'insieme. La situazione in di per sé era strana.

"Siamo arrivati." disse Jeongin poco prima di spegnere il motore e aprire lo sportello.

L'esterno era semibuio, sembrava fossero in un luogo chiuso, un parcheggio interno o un garage.

Hyunjin aprì lo sportello e, scendendo dopo di lui, Felix si guardò intorno: era una stanza molto grande e vuota, al fianco dell'auto grigia con la quale erano appena arrivati, c'era un'altra auto nera, anch'essa in buone condizioni. Non era presente nient'altro, se non un piccolo tavolino con degli attrezzi. Poi, una porta.

Prince {Hyunlix}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora