Capitolo 16

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"Signore." parlò Jun.

Minhyun, annoiato, era seduto sulla poltrona che stava cercando di risolvere un cubo di rubik. Si fermò e guardò la propria guardia che era appena entrata dalla porta.

"Cosa c'è?" chiese Minhyun.

"Si poteva evitare che quell'uomo morisse, vero?" chiese incerto.

Minhyun posò il cubo sul tavolino di fianco alla poltrona, poi accavallò le gambe e congiunse le mani. "Il fatto è che, mio caro Jun, a differenza di quell'uomo io non ho scrupoli. Se lui, vent'anni fa non avesse guardato quel bambino negli occhi, non saremmo qui a piangere la sua morte. E io non sarei così stanco... cavolo, questa caccia si sta rivelando più difficile di quanto pensassi." parlò, l'ultima frase con tono ironico che provocò in Jun un brivido lungo la schiena.

Paura.

Minhyun continuò a parlare "Inoltre, c'erano tre ragazzi lì con lui. Quindi sappiamo che quei tre lo conoscevano e sicuramente, conoscono anche Dohyun. Dopotutto era suo padre." si alzò dalla poltrona, prese il cellulare sulla scrivania e digitò qualcosa "Ti ho inviato le foto che il mio sicario ha fatto a quei tre mentre scappavano. Uno dei tre è il ragazzo con cui è cresciuto.  Trovali, ti porteranno da lui." aggiunse.

Jun guardò le foto. Due di loro erano anonimi, ma il terzo lo aveva già incontrato. Se non ricordava male, a Daegu, con altri due ragazzi, mentre passeggiava lungo il marciapiede.

"E con il principe del nord? Sicuramente è ancora con loro." chiese a Minhyun.

"Lascialo perdere, di lui non mi importa. Una volta tolto di mezzo Dohyun, non credo ci darà problemi. A quanto ho visto non è molto spigliato, ci penserà da solo a togliersi di mezzo."

Jun non disse nulla in merito, annuì soltanto poco prima di congedarsi.

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"NO."

Il mattino seguente, il grido di Felix allarmò l'intera casa che, nel giro di pochi secondi, si era precipitata nella sua stanza.

"Che cosa succede?" chiese Changbin spalancando la porta. Felix era ancora nel letto, torso nudo e la coperta che lo copriva fino alla vita. Gli occhi pieni di lacrime. Hyunjin al suo fianco, non c'era. In mano, un foglio di carta.

"È andato via..." mormorò.

Jisung prese il foglio e lo lesse "Avevi ragione, sono un testardo. Ti amo, non odiarmi." sospirò "Beh, che dire..."  aggiunse poggiando il foglio sul comodino.

"Pensi che possa essere andato da quel pazzoide?" chiese Changbin.

Felix annuì "Avevamo litigato ieri per questo motivo. Pensavo di essere riuscito a dissuaderlo..." mormorò.

Minho si sedette sul letto al suo fianco e sospirò "Quando si mette un'idea in testa, diventa irremovibile. Dobbiamo andare a cercarlo prima che si metta in ulteriore pericolo." disse poco prima di poggiare una mano sul ginocchio di Felix, ancora coperto "Tu resterai qui."

"No." rispose Felix.

"Hyunjin si arrabbierebbe, inoltre se ti succedesse qualcosa non se lo perdonerebbe mai, ascoltalo per favore."  parlò Jisung.

"Ho detto di no. E poi potrebbero venire qui mentre non ci siete." rispose Felix.

"Chan e Jeongin resterebbero con te." rispose Minho.

Felix assottigliò gli occhi. Le domande che aveva erano tante ma nella propria mente in quel momento ne balenava solo una.

"Ma voi chi siete?" chiese quindi.

Prince {Hyunlix}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora