Capitolo 1

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L'ennesima pallottola si era conficcata nel bersaglio e, con un gridolino eccitato, Felix si era girato verso la propria guardia che lo guardava fiero. Gli insegnamenti stavano finalmente dando i loro frutti, ne era felice.

"Hyunjin! Hai visto? Ho preso il centro!" disse posando la pistola sul ripiano e saltellando verso il ragazzo più alto che se ne stava a pochi metri da lui.

"Siete stato bravissimo vostra altezza. Ma il braccio è troppo rigido, così rischiate che il rinculo vi rompa la spalla." spiegò, poi accennò un sorriso cordiale.

Felix sbuffò "Quando siamo soli, lo sai, puoi darmi del tu." disse.

Hyunjin scosse la testa "È meglio ricordare sempre le nostre differenze. Inoltre vostro padre ci tiene particolarmente alla formalità." ribatté, il tono sempre molto pacato e gentile.

"Ma papà non è qui." rispose Felix "Dai, io voglio un amico, non una guardia." aggiunse.

"Ma voi avete degli amici, vostra altezza." rispose Hyunjin.

"Sì ma io voglio te come amico." disse.

Hyunjin sospirò "Entrambi sappiamo che qualcosa come l'amicizia tra di noi non ci può essere." rispose.

"Allora lo sai anche tu." borbottò Felix.

"Certo che lo so, vostra altezza. Dopotutto, vi servo da due anni. Conosco i vostri pensieri, in generale." rispose Hyunjin.

Felix si avvicinò al ragazzo "E non solo quelli..." mormorò col tono di voce lievemente più basso, mentre con le dita iniziava a giocare con i bottoni della camicia di Hyunjin.

Hyunjin restò immobile "Dovreste allontanarvi." mormorò. Quella vicinanza non aiutava per niente a mantenere il controllo sulle proprie pulsioni e inoltre l'odore del principe sembrava una dolce droga che gli inebriava e appannava ogni senso.

"Quella notte non sembravi così contrariato." lo provocò Felx.

Hyunjin si accigliò, dunque fece un passo indietro e aggrottò le sopracciglia "Ne abbiamo già parlato, se tuo padre lo scopre, non mi vedrai più e non perché lo decido io." rispose secco, anche se non avrebbe voluto.

Felix sbuffò allontanandosi da lui, poi ridacchiò "Ho dovuto provocarti per farmi dare del tu, hai visto?" chiese retorico.

La verità era che stava sdrammatizzando per non scoppiare in lacrime di fronte a lui. Dentro di sé stava letteralmente morendo. Hyunjin dal canto suo invece doveva fare leva su tutta la propria forza per non cedere di nuovo al minore. Era dannatamente difficile ma stavolta avrebbe resistito.

"Chiama Jing, ho bisogno di un bagno." disse Felix poco prima di togliersi il giubbotto antiproiettile e posarlo in mezzo agli altri. Si incamminò verso la porta e uscì senza aggiungere altro.

Hyunjin annuì e, prendendo una strada diversa, andò in cerca della donna. Escluse le guardie che vivevano tutte all'ultimo piano della villa, sia maggiordomi che domestiche vivevano in una piccola palazzina infondo al giardino della villa.

Fatta eccezione per Jing che invece era l'unica che viveva nella villa principale in quanto tata di Felix. Il principe la considerava come una madre dal momento che lei lo aveva praticamente cresciuto.

Hyunjin percorse il corridoio del piano terra, arrivando fino in cucina. La donna era lì che stava spazzando il pavimento.

Dopo un brevissimo scambio di battute, lei uscì dalla stanza e andò verso le stanze reali mentre Hyunjin, con passo decisamente meno spedito, era uscito poco dopo di lei e aveva preso la stessa direzione.

Mentre la giovane guardia camminava lungo il corridoio, sentì una sensazione strana e avrebbe mentito a sé stesso se avesse detto di esserselo immaginato. Aveva sentito un movimento alle sue spalle, sentì come uno spostamento d'aria. Si girò dando uno sguardo a ciò che aveva intorno. Non c'era nulla di strano, sembrava tutto tranquillo. Riprese a camminare nonostante quello strano sentore all'altezza del petto che gli provocava un bruttissimo presentimento. Cercò di ignorarlo ma era sicuro che ci fosse qualcosa che non andava.

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