Cuore di ghiaccio

Nick

Mi dirigo verso il corridoio intento a tornare a casa e ripenso a quella cazzata che ho detto a june le parole sono uscite non ragiono più ormai.
Perché mi dava tanto fastidio se usciva con quel idiota?
Perché mi interessa di lei?
Perché penso solo a lei?..
Tante domande ma nessuna risposta,menomale che jack dopo l'ultimo accaduto si è trasferito col padre a Brooklyn lontano da qui.
Forse devo andare da cris avrà sicuro le risposte a queste domande e poi non ci vediamo da molto.
Intanto sono tornato a casa e mi sono fatto una doccia mi sono cambiato e ora sto preparando da mangiare visto che non maggio da ore.
Come sempre la casa è vuota perché i miei non ci sono mai vengono raramente e quindi ho imparato a vivere da solo pur avendo 17 anni il loro lavoro e molto impegnativo perché sta a 3 ore di macchina per il ritorno è andata e si sono dovuti prendere un hotel,li sento ogni giorno al telefono ma non è come avergli qui pure se tutti mi definiscono quello senza cuore o in ragazzo spezza cuori infondo c'è l'ho solo che alla fine se dimostro questo lato e mi affeziono a una persona resto per soffrire come ho sempre fatto.
Finalmente ho finito di mangiare e ho parlato con cris al telefono visto che oggi è martedì e ha calcio non riesco a credere a quello che ha detto e una follia!..
<<Cris  non capisco perché penso sempre a june e orgogliosa e stronza con me pure se adesso qualche giorno fa si è fermata da me senza esitare perché ero ubriaco e da quel momento che la penso e non so perché...>> dico ormai stanco perché non riesco a divertirti che penso a lei.
<<amico tu la ami?>>domanda guardandomi negli occhi.
<<ma cris che cazzo dici no ovvio che no non sono uno da relazioni figurati con june non la sopporto e tu lo sai>> dico infastidito dalla sua domanda
<<beh se fosse così non staresti a parlarmi di lei tutto il giorno e non la penseresti e non versati da me perché tu sai quello che provi ed lei ma tu non l'ho accetti>>
<<cris penso che tutto il tempo che hai passato con jennifer tu ha fatto fottere il cervello>>
<<fai come ti pare tanto ho ragione>>
Intanto ho finito di mangiare e vado a riprendere là felpe che ho lasciato a june visto che quella notte in cui ero ubriaco le ho dato la mattina seguente la mia felpa visto che doveva andare a casa a piedi e faceva freddo,intanto sono salito in auto e ho acesso la radio con la mia playlist ovviamente parte:
"do you wanna know?"
Che è la mia preferita ma mi concentro sulla strada dopo 10 minuti sono arrivato si è già fatta sera visto che dopo l'ora di motoria ho fatto gli allenamenti.
Sono le 22:30 spero che non dorma visto che oggi era molto stanca, busso alla porta tre volte ma nessuno risponde ci riprovo l'ultima volta e vedo la luce accesa e vedo june aprire la porta ma non è la stessa june di prima e diversa gli occhi di colore ghiaccio sono quasi neri ha le labbra gonfie e le guance rosse questo vuol dire solo una cosa June ha pianto..
<<nick che vuoi?>> dice con voce tremante
Entro in casa e le afferri il mento così che i suoi occhi incontrano i miei.
<<june guardami>>dico serio e dopo un infinito tempo lo fa vedo delusione e rancore conosco quello sguardo.
<<nick non ho voglia di scherzare dimmi cosa vuoi e vattene>>
<<non me ne vado finché non mi dici che cosa è successo>>
<<nick dimmi perché sei qui?>> dice tenendo il contatto visivo
<<sono venuto a riprendere la mia felpa ma ora non mi interessa più se non mi dici cosa è successo>>
<<sono caduta e mi sono fatta male ecco tutto>> dice guardando altrove
<<june non penserai mica che credo a queste cazzate>>
<<e vero!>>dice urlandomi contro
<<dillo guardandomi nei occhi allora >>
Lei lo fa incontro il suo sguardo
<<sono caduta e mi sono fatta male>> dice ma io non ci credo neanche un po' sarà pure brava a mentire ma con me non attacca,infanti è andata su e mentre tornava aveva la mia felpa in mano me la lancia la prendo al volo e la vedo salire le scale ma poi si ferma.
<<chiudi la porta quando esci>> e se ne va
Non voglio insistere sopratutto perché è tardi quindi mi avvio alla mia macchina e me ne vado.