Quando entro, vedo due figure, subito non metto a fuoco.
quando mi fermo vedo che sono mia sorella Terry e lei…. Dio lei è qui non ci credo, non l’ho persa Terry l’ha trovata, l’ha riportata a casa.
sono paralizzato non so cosa fare, lei mi guarda poi la vedo muoversi venire verso di me e abbracciarmi. mi aspettavo che mi riempisse di parolacce, invece no. mi sta abbracciando ricambio quel abbraccio disperatamente, avevo bisogno di sentirla.
tuffo il mio viso sul suo collo, tra i suoi capelli che profumano di pesca.
lo shampoo di mia sorella, non mi è sembrato mai tanto buono le dico in un sussurro.
“Scusami non avrei dovuto “
Tolgo le mani dalla sua schiena, per appoggiarle sulle sue guance, dopo di che la bacio.
passo le mie labbra sulle sue, lei le schiude leggermente, passando la sua lingua calda sulle mie labbra. sento ha suo piercing freddo.
Faccio giocare le nostre lingue in una danza che mi provoca una voglia matta di avere di più, improvvisamente mi viene in mente Keisha, che mi dice non mi lasciare, e non ci riesco, non ce la faccio, mi stacco dicendo che non lo posso fare e me ne vado in camera mia.
Cristo! perché è così difficile. credevo che dopo di lei non avrei mai più provato niente per nessuno, invece quello che sento per questa misteriosa ragazza,che non ha niente in comune con la mia Keisha, è totalmente nuovo e fuori controll
Come devo fare, non voglio più stare male. non mi voglio più affezionare a nessuno. non voglio non voglio non voglio!!!!
Tiro fuori dal cassetto la nostra foto. quella scattata proprio quel maledetto giorno
SKILER
Appena mi riprendo un attimo dallo shock iniziale vado in cucina dà Terry dove si è chiusa dentro.
quando entro, lei mi guarda con un faccino malizioso, dà birbante, ma appena vede la mia faccia si rabbuia dicendo
“Che succede ?”
“Non lo so davvero “
“Dov’e ?”
“Ha detto non posso, non posso “poi è sparito in camera
Vedo lei pensierosa “devi sapere alcune cose di lui, ma vedi, non voglio essere io a dirtele, deve essere lui, e trovare il coraggio di parlartene “
“È cosi bello baciarlo, sentire la sua lingua calda …..”
Terry mi interrompe iniziando a cantare per poi dire
“Ti prego ti piego. i dettagli no! risparmiameli”
Mi guarda con gli occhi spalancati
“Sono la vostra più grande sostenitrice, ma ti prego, giurami che se ti metti con lui, non mi verrai mai a raccontare come è a letto “
Mi metto a ridere
“Ma…. No! e poi chi l’ha detto che mi voglio mettere con lui, ci siamo scambiati solo un bacio !”
“Uno ?mi sembra che fosse il secondo a me”
La lascio con quella convinzione, evitando di parlarle anche dell’altro bacio. mi guarda con un espressione strana
“Hai mai avuto un ragazzo ?”
“Si l’avevo fino all’altra sera !”
“Oh….”
“Già si chiama Duncan !”
“Duncan è? e come mai vi siete lasciati ?”
“A dire la verità non ci siamo mai lasciati,io ho preso e sono venuta via, lui diceva che dovevo avere pazienza con papà, che era normale che ci stesse male perché mamma se ne era andata, che le cose si sarebbero sistemate “
Terry mi guarda male
“OK ! ma non sapeva che tuo padre ti…. Insomma !”
“Non sapeva i dettagli, ma sapeva che capitava che mi picchiasse. mi ha mandato all’ospedale nell’ultimo mese tre volte e due lui è venuto con me!”
“Allora vuoi saperlo hai fatto bene a lasciarlo “
Mi dice infastidita
La guardo un po’ cosi
“Che cazzo dai. è il tuo ragazzo, sa che tuo padre ti mette le mani addosso, sa che stai male, che stai passando un disagio, e invece di aiutarti, o confortarti, ti dice che devi portare pazienza. che vada a fare in culo !”
Sbotta
Sentiamo un rumore dietro e vedo Tom con i piedi scalzi le lacrime agli occhi e una fotografia in mano. mi si stringe il cuore a vederlo così.
guardo Terry per capire se mi dà qualche dritta su cosa fare, non sono molto brava con i sentimenti
“ti posso parlare skyler ?”
Dice Tom
“Si”
Dico titubante guardando Terry
Che mi fa segno con la mano dicendo “vai vai”
Mi avvicinò a lui “ti fidi a venire in camera con me?”
Beh penso di si. non credo che mi farebbe qualcosa!
“Si!hai fumato qualcosa ?”
Lui scuote la testa
“non ho fumato ne bevuto niente.solo sigarette , anche se ho tanta voglia di farlo “
Andiamo verso le scale,poi lui mi prende per mano.
le sue mani sono gelide
“ Tom stai bene ?”
“No…”
Dice secco
fuori sta iniziando ad alzarsi un forte vento,e in lontananza si sentono i primi tuoni, non mi piace molto il temporale anzi,non mi piace per niente, la prima volta che mio padre mi ha molestata l’ha fatto usando come scusa proprio il temporale per venire in camera mia.
Si siede sul suo letto, e io resto in piedi ma lui mi tira per la mano e mi dice di sedermi,lo faccio.
mi tolgo le scarpe e mi metto con le gambe incrociate ai piedi del letto davanti a lui
“ti voglio spiegare una cosa sky.
è difficile per me quindi ti chiedo per favore ascoltami senza interrompere ….”
Mi dice sembra devastato dal dolore. gli faccio solo un semplice cenno di approvazione niente di più.
dopo di che incrocio le braccio sulle ginocchia e aspetto che inizi
“La mia vita non è mai stata rose e viole, ho perso i miei genitori a 10 anni e mio fratello di 6. mi avevano detto di guardarlo ma io mi sono messo a giocare con le macchinine, sulla sabbia del parco, l’ho perso di vista, poi ho sentito mio padre urlare sono corso, e ho visto mia madre con mio fratello in braccio, che veniva investita dà un’auto. un’altra auto, per schivare mia madre con mio fratello, ha sbandato, prendendo in pieno mio padre.
quel giorno la mia vita è finita. ho visto la mia famiglia andare in mille pezzi. non ho parlato più per tre anni. a scuola mi prendevano in giro, ero lo sfigato, quello che non parlava, l’orfano, il coglione, quello noioso, non parlavo. ma sentivo, capivo, e vedevo tutto quello che succedeva attorno a me. Bill era l’unico con cui mi relazionavo l’unico che mi era rimasto.
Terry era stata adottata quando noi eravamo piccoli volevano una femmina
Noi invece eravamo tutti maschi .
a14 anni sono andato ad una festa, era una festa cui mi avevano invitato solo per prendersi gioco di me, ma a quella festa Conobbi una ragazza, era di due anni più grande di me, aveva 16 anni vestita sempre di nero.
aveva luoghi capelli neri, orecchino al naso, e grandi e profondi occhi marroni. tutti le stavano alla larga perché sapeva come farsi rispettare, quella sera la passai tutta con lei, e nessuno mi fece nulla.
poi mi accompagno a casa mi diede un bacio sulla guancia, quella sera camminavo a un metro dà terra, iniziammo a frequentarci, diventammo inseparabili, io piano piano iniziai a parlare con lei, solo con lei, inizialmente e lei poco alla volta mi
Fece capire, che dovevo smetterla di essere cosi, che quello che era successo, non era colpa mia, che dovevo reagire, perché nessuno dei componenti della mia famiglia, avrebbe mai voluto vedermi cosi soprattutto Terry, che ci accudiva essendo più grande, dà quando i miei erano morti in quel maledetto incidente “
Lo ascoltavo. come se quella storia non gli appartenesse. non volevo, non potevo credere, che quel ragazzo che avevo di fronte, avesse sopportato tanto dolore, cosi piccolo.
e fosse invece diventato il ragazzo che avevo di fronte, cosi forte, ma cosi arrabbiato. non mi ero nemmeno resa conto che mi ero messa a piangere.
l’ho notato solo quando una grossa lacrima è caduta sulle lenzuola grigie andando a delineare una macchia scura che si andava allargando.
Tenevo la testa bassa, fissando quella lacrima sul lenzuolo, quando lui mise una mano sul mio mento e mi costrinse a guardarlo, continuando il suo racconto
“Ci siamo frequentati, e siamo stati assieme per i successivi 4anni, poi una sera, il giorno del nostro anniversario, andammo ad una festa, a quella festa avevano deciso di fare l’amore, eravamo piccoli ma sentivamo il desiderio di concederci l’uno al altra. lei era vergine nonostante avesse 20 anni voleva mantenersi pura per me
Aveva paura, e per darsi un po’ di coraggio prese una pastiglia, era convinta fosse una semplice pastiglia di estasi niente di grave, l’aveva già fatto, ma invece quella non era ciò che lei credeva. era una pastiglia molto più forte, che le fece fermare il cuore. la mia Keisha se n’era andata, come il mio papà, la mia mamma, e il mio fratellino, solo perché voleva stare con me.
se non avesse avuto paura, e io non le avessi chiesto di fare l’amore con me per la sera del mio compleanno, quella pastiglia di merda non l’avrebbe presa.