JADE
<<Ti sei scopata quel manzo di Devon Worley?>>
Tappo la bocca di Sam che ha avuto la grande idea di urlare la sua frase in mezzo ai corridoi.
Non voglio che mi classificassero subito come la troia dell scuola. Non che mi reputassi tale ma conosco la società in cui viviamo, dove se una ragazza fa sesso senza impegno non sa tenere le gambe chiuse e se lo fa un ragazzo è un figo.
Che schifo.
E la cosa che mi fa ancora più schifo sono le ragazza che la pensano allo stesso modo, che danno della puttana alla prima che passa con una gonna un po' più corta della loro.<<Sono tre anni che ci provo con lui e non mi ha mai cagato di striscio e tu in tre minuti lo hai potuto avere tra le tue gambe. Come fai?.>> mi guarda in viso e fa scorrere i suoi occhi color ghiaccio lungo al mio corpo soffermandosi sulla maglietta nera che mi fasciava il busto, poi si guardò il suo di busto. << Sono le tette vero? Io sono più piatta di un tavolino. Cazzo le tue sono giganti!>>
Scoppio a ridere per la sua insinuazione. Sono molto fiera della mia modesta quarta b.
Non ho mai avuto problemi di autostima, mi sono sempre piaciuta fisicamente, mi reputo una bella ragazza e mi piace il mio fisico, anche se mi hanno detto spesso che sono troppo formosa; a quanto pare avere fianchi e cosce grosse sono sinonimo di sovrappeso, eppure ho la pancia piatta e le braccia secche.Le prime volte che me lo sono sentito dire ci sono stata male e ho passata dei momenti dove odiavo il mio corpo così tanto che sono arrivata al non mangiare quasi niente, ma crescendo ho capito che tanto mi avrebbero giudicato lo stesso. Perché prima ero in carne, poi ero diventa troppo magra, avevo il seno e il sedere troppo grandi ed ero volgare anche se mi vestivo come una suora, i miei occhi erano di un colore troppo strano e la mia bocca troppo carnosa per metterci un rossetto.
Allora sapete cosa? VAFFANCULO.
Ho smesso di ascoltare i giudizi, che giungevano anche da persone belle quanto Peter Minus.
Ed è stata una liberazione, ho iniziato ad amarmi per come sono e sto molto meglio ora.Il protagonista dei nostri discorsi blocca la conversazione che stavo avendo con la mia amica apparendo dal nulla con in stampato in faccia un sorrisetto da ebete che credo dovrebbe farlo sembrare attraente ma sembra solo un pesce lesso.
<<Ei bellezze, venerdì sera festa a casa mia, siete invitate e potete portare chi volete, meglio se femmina.>> concluse con un occhiolino per poi sparire tra la folla.
Sam si gira verso di me con gli occhi a cuoricino e la bocca spalancata dallo shock.
<<Mi ha appena chiamato bellezza?>> strilla e la blocco dalle spalle prima che iniziasse a saltellare per i corridoi.
<<Ti piace proprio eh.>>
Un piccolo senso di colpa mi si infila nel cervello. Ero andata a letto con il ragazzo che le piaceva. Se solo lo avessi saputo prima non lo avrei mai fatto. Sapendo anche come ci si sente da stare da quella parte.
Mi era successo l'anno scorso una cosa simile, la mia presunta migliore amica si era fatta il mio ragazzo e ora sono fidanzati da undici mesi.
Così il trio si trasformò solo in me e Sydney che prese subito la mia parte infilando la nostra ex migliore amica nella lista nera. E da lì ho lasciato perdere le relazioni serie e mi sono data al sesso occasionale.
STAI LEGGENDO
We should kiss
Ficção Adolescente"Dovremmo baciarci." Una cazzata ti può cambiare la vita. Potresti ritrovarti a dover stare con tuo zio per tempo indeterminato perché i tuoi genitori non ti sopportano più, in più in una noiosa cittadina della florida. Però con il tempo quella noi...