2.La miccia

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JADE


Chiudo la video chiamata di due ore con Sydney, dove le ho raccontato come è questo posto e dei pochi avvenimenti successi in questi due giorni, ieri era sabato e l'ho passato sul letto a vedermi spider-man, cosa non da me. Il sabato uscivo sempre e tornavo la sera dopo, proprio come ha fatto la mia migliore amica ieri. La invidio così tanto, lei è con i nostri amici e si diverte invece io sono in questa minuscola città ad annoiarmi e il momento più eclatante della mia giornata è stato quando ho visto dalla finestra un bambino inciampare nel marciapiede e cadere di faccia. Ho riso così tanto che mi sono strozzata con l'acqua e rischiavo di morire per soffocamento.

Sbuffo stufa di stare chiusa in camera e decido di uscire un po', ma quando mi guardo allo specchio per poco non urlo dallo spavento.

Mi fiondo nella doccia per lavarmi anche i capelli e dopo averli asciugati mi piazzo davanti allo specchio per truccarmi, niente di esagerato: solo del correttore, conturing per diventare una modella di Victoria Secret, blush, mascara, matita e un del rossetto color mattone.

Prendo l'acqua ossigenata e con un cotton fioc mi auto a disinfettare il piercing all'ombelico, alla fine non è messo poi così tanto male, la pelle intorno è solo un po' arrossata e mi fa male se lo tocco ma è sempre così quando ancora non si è cicatrizzato il buco.

Mi infilo i miei jeans a vita bassa, non perchè sono fatti così ma sono così larghi che mi scendono fino alla vita, e un top verde smeraldo. Mi spruzzo il mio profumo che odora di peonia e mi metto i gioielli, oggi opto per argento perché argento e oro non si mescolano insieme.

Pronta in sole due ore scendo le scale con il mio amico skate sotto braccio e accenno a Kevin che esco.

<<Dove vai con quel coso?>>

Coso? Ma "coso" sarai tu. Che maleducato!
Non lo ascoltare tesoro, è solo invidioso di te.

<<Boh, in giro.>> evito di insultarlo per la sua mancanza di rispetto perchè ho l'impressione che litigheremo e finirebbe per rinchiudermi in camera.

<<In giro dove?>>

<<Dove mi porta il cuore. Non ti preoccupare che questo buco è così piccolo che manco a volerlo ad un certo punto mi ritroverei di nuovo qui.>>

Esco di casa salendo in skate e iniziando a girare sui marciapiedi di questa cittadina con gli auricolari nelle orecchie e Tupac che mi migliora l'umore.

Di solito l'unica cosa interessante dei posti dimenticati da Dio come questo sono le storielline del mistero e le leggende, film e serie sono sempre ambientati in "città tranquille dove non succede mai niente".

Persa nei miei pensieri non mi accorgo che un gatto tutto nero è piazzato poco più avanti e per evitare di colpirlo compio una manovra che mi fa sbilanciare e scivolare. Lo skate mi parte e va a colpire proprio un auto parcheggiata davanti a me.

Ops...

Mi guardo intorno sperando che nessuno mi abbia visto così da evitare problemi ma davanti al portone di una casa vedo un ragazzo alto e dai capelli neri che mi sta uccidendo con lo sguardo.
Non mi stupirei se da lì a poco fuoriuscissero dei raggi laser dalle sue pupille.

Niente, non posso fare la mia uscita di soppiatto.

Mi avvicino all'auto per riprendere il mio skate e noto che l'impatto ha causato una piccola bozza.

We should kissDove le storie prendono vita. Scoprilo ora