Capitolo 6 - Oh Klahoma

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Quella mattina, come tutte le mattine della settimana precedente, Jisung trattò la ferita sulla spalla di Minho. Cambiò le bende disinfettate, controllò che i punti fossero ancora intatti, passò la crema per i lividi attorno al taglio e ricordò al più grande per la millesima volta di fare attenzione.  

Era arrivato metà ottobre, mantenendo il clima freddo e piovoso che a Jisung non dispiaceva neanche così tanto. Aveva deciso di vendere l'appartamento in cui viveva con Minji e Nana, dopo essersi incontrato con quest'ultima qualche giorno prima, ed era in attesa che qualcuno lo comprasse per poter ricavare qualche soldo. 

Si era pian piano ripreso dalla depressione in cui era caduto i primi giorni dopo essersi trasferito in centrale. Le indagini di sua sorella procedevano lentamente ma con nuovi aggiornamenti ogni giorno, ed erano state affidate anche a un'altra squadra della polizia oltre che gli Stray Kids. 

Inoltre, stava cercando un nuovo appartamento vicino alla sua università, facendosi aiutare da Felix e Seonghwa. Si sentiva un po' in colpa per essere rimasto quasi dieci giorni a dormire nella stanza di Minho, ma in compenso presto si sarebbe trasferito e avrebbe lasciato libero il più grande. 

Minho in realtà, non dava grandi segni di fastidio riguardo la presenza prolungata di Jisung, ma il più piccolo era sicuro che non gli facesse nemmeno troppo piacere. 

Jisung si era fatto affidare le cure per la spalla di Minho, per sentirsi più tranquillo sull'incolumità del più grande. 

E in questo modo risultava meno come un peso. 

Due piccioni con una fava, no?

Per dirla in parole più semplici, stava andando tutto piuttosto bene. Jisung stava anche cercando un nuovo lavoro insieme a Sunoo, magari in un altro café o come babysitter. Voleva mettere da parte dei soldi nel caso la vendita del vecchio appartamento non gli bastasse. 

"Tutto ok? Sembri pensieroso" disse Minho mentre osservava Jisung mettere via il kit medico. Dal punto di vista del rosso, quella settimana con il castano era volata e avrebbe voluto avere più tempo da dedicargli per conoscerlo meglio. 

"Sto bene hyung, grazie. Sono solo in ballo con molte cose e spero che l'appartamento venga acquistato presto" rispose Jisung, sorridendogli. 

"Vuoi vendere il vecchio appartamento?" Minho non capì di cosa stesse parlando il più piccolo, e inclinò la testa con fare confuso. 

Jisung ridacchiò all'azione tenera "Si hyung, io e Nana abbiamo deciso di vendere l'appartamento in cui vivevamo per ricavare un po' di soldi, non è più sicuro rimanere lì comunque" spiegò. 

Minho annuì e basta, formulando una domanda poco dopo "Ti servono dei soldi per pagare la casa di riposo in cui si trova Nana?" chiese.

"Beh, anche. Per quello preferirei trovare un lavoro o anche più di uno se necessario. I soldi dell'appartamento pensavo di usarli per trovare casa" rispose Jisung. 

Minho a quelle parole aggrottò la fronte. Jisung non poteva rimanere lì in centrale? Stavano già dividendo l'affitto della stanza, perché andare da qualche altra parte?

Forse la presenza di Minho lo metteva a disagio? Però i suoi sorrisi e le loro conversazioni non sembravano mai forzate... 

Negli attimi di silenzio seguiti alla sua risposta, Jisung si era messo a preparare lo zaino per andare in università, ma prima che potesse avviarsi alla porta Minho lo prese per un polso, facendolo voltare verso di lui. 

"Jisung... per caso, ti faccio paura?" chiese Minho quasi in un sussurro, guardandolo con in suoi grandi occhi felini. 

Qualcosa in quello sguardo fece stringere il cuore di Jisung "Ma che dici hyung? Non potrei mai avere paura di te, sei così gentile e premuroso" gli sorrise "perché me lo chiedi?". 

Lover Boy ~ MINSUNGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora