Capitolo 13 - Memories

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Jeongin e Hyunjin erano fermi fuori dal pianerottolo, il campanello con i cognomi 'Kim, Goo'  sembrava quasi pregarli di essere premuto a quel punto. 

Erano lì in silenzio da una decina di minuti, scambiandosi occhiate con la coda dell'occhio. 

Hyunjin ricevette un messaggio, che lesse dalla schermata accesa del telefono.

🐺Channie❣️

come sta andando?

Il più alto sospirò rumorosamente, spegnendo il telefono e premendo il campanello, sentendo il suono propagarsi nell'appartamento. Qualche istante dopo una signora bassina con lo sguardo gentile spuntò da dietro la porta, un'espressione sorpresa in volto. 

"Buongiorno signora Goo, siamo gli agenti Yang Jeongin e Hwang Hyunjin della squadra speciale 0325, vorremmo farle qualche domanda su suo figlio se ha del tempo" li presentò Jeongin. 

"Oh, ma certo entrate pure agenti, Yoon è nei guai?" chiese la signora Goo, facendo accomodare i due in salotto. 

Hyunjin e Jeongin si guardarono nuovamente, indecisi su chi avrebbe dovuto dare la notizia.

"Signora.. suo figlio è indagato per aver preso parte a delle torture di gruppo su un giovane ragazzo ibrido" disse poi Jeongin con tono pacato. 

La signora Goo fece cadere le tazzine per il the che stava preparando, i ciocchi di ceramica bianca si sparsero sul pavimento. Hyunjin si alzò immediatamente per darle una mano, mentre l'anziana donna abbassava lo sguardo mortificata. 

"Perdonatemi, i miei riflessi non sono più quelli di una volta" si scusò l'anziana signora, ringraziando Hyunjin quando questi buttò i frammenti della tazzina nella spazzatura sotto il lavello. 

"Non si preoccupi signora, capiamo che deve essere una situazione difficile" la rassicurò Jeongin, facendola sedere di fronte a loro. 

"Chiedo scusa per le azioni di mio figlio" disse la signora Goo, facendo un sorriso così triste che Hyunjin si sarebbe alzato per abbracciarla. 

"Va tutto bene signora, se preferisce aspettare qualche giorno prima di rispondere alle nostre domande possiamo ripassare martedì prossimo" disse Hyunjin, facendole un sorriso cortese. 

La signora Goo scosse il capo, prendendo un bel respiro "No, preferirei rendermi utile il prima possibile, mio figlio... negli anni passati non è più stato sé stesso, ma desidero che prenda atto delle sue azioni" rispose. 

Jeongin annuì, tirando fuori il suo cellulare e posandolo sul tavolino da caffè al centro della stanza "Questa conversazione verrà registrata, lei signora Goo è tenuta a dire la verità e solo la verità. Può interrompere questa sessione quando vuole e non è costretta a rispondere a tutte le domande" annunciò, facendo partire la registrazione audio quando ricevette un cenno affermativo dalla donna.

"Dunque, quando è stata l'ultima volta che ha visto suo figlio?" chiese Hyunjin, tirando fuori il taccuino su cui aveva segnato le domande. 

"Tredici anni fa, quando è stato giudicato colpevole delle accuse di violenza sessuale" rispose la signora Goo, stringendo il fazzoletto ricamato tra le sue mani nodose. 

"Da allora non ha più saputo nulla sulle attività di suo figlio?" chiese il biondo. 

"Il carcere mi mandava degli aggiornamenti regolari sulla sua condizione, quando è stato rilasciato so che è passato nel suo vecchio appartamento a Gangseogu, la portinaia del palazzo è una mia cara amica" rispose. 

"Come si chiama questa sua amica? E lavora ancora a Gangseogu come portinaia?" chiese Hyunjin. 

"Kang Sooyung, ora è in pensione vicino a Incheon" rispose l'anziana signora, dopo aver riflettuto qualche istante sull'indirizzo. 

Lover Boy ~ MINSUNGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora