2- Those Fucking Oil Slicks

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Erano passati solo due minuti dall'apertura e il locale era già pieno, gente di tutti i tipi era venuta a prendere da bere e "forse" a sentire la mia imminente performance con il violino.

In fondo avrei voluto che Andrew fosse qui, a lui piace sentirmi suonare. Purtroppo però ora era chissà dove con chissà chi, in fondo mi dispiaceva.

- Cara è il tuo momento. La voce di Logan mi riportò alla realtà, purtroppo.

- Passami ancora un drink e vado. Sbuffai contrariata.

Appena misi piede sul palco vidi davanti a me i clienti abituali, che ormai sapevano che ogni sabato sera pensavo io all'intrattenimento, che mi accoglievano applaudendo e a me non potè che scappare un sorriso.

Quella sera decisi di suonare la canzone preferita di Andrew, Who is She? di I Monster, sperando che, se per qualche strano motivo lui fosse comparso tra la folla, gli avrebbe fatto piacere scoprire che l'avevo imparata apposta per lui.

Stranamente quella sera però l'alcol non stava facendo il suo solito effetto, e l'ansia iniziava a prendere il sopravvento, le gambe tremavano e la testa mi girava fortissimo, provai a impugnare l'archetto cercando di non farci caso, ma sfortunatamente non funzionò e caddi giù dal palco.

Purtroppo però, solo in seguito mi resi conto che non ero caduta per terra, ma in braccio a qualcuno..

Mentre cercavo di capire cosa fosse appena successo mi accorsi di essere finita in braccio a un ragazzo, probabilmente più grande di me visto che le mie spalle erano la metà delle sue. Aveva il viso coperto da un passamontagna con un teschio disegnato sopra, una felpa nera con il cappuccio che copriva tutta la fronte, coperta anche dal passamontagna. I pantaloni mi ricordavano quelli da militare di mio fratello, anch'essi neri. Aveva degli stivali in pelle con il tallone ricoperto da una lastra di ferro e dei guanti con stampate sopra le ossa della mano.

Mentre squadravo dalla testa ai piedi il mio gentile salvatore, dal suo passamontagna si poteva udire un sospiro di disappunto, accompagnato probabilmente da una smorfia. Mi fissava a occhi socchiusi e io a mia volta con la bocca spalancata (avrei dovuto bere meno).

- Puoi scendere.
La sua voce era roca e bassa, probabilmente era anche stanco, sembrava faticare a parlare. Mi piaceva la sua voce, non so perchè.

- Ah si scusami.. non so cosa mi sia preso.. balbettai rimettendo i piedi per terra. Che figura che avevo fatto, sembravo un'ubriacona..

- Probabilmente dovevi bere meno. Rispose lui, gelido.

Ci fissammo negli occhi per qualche istante, i suoi occhi neri erano fissi nei miei, azzurri chiari, quasi grigi. Ad un certo punto lui si girò e andò a sedersi in un angolo nel locale, probabilmente anche lui era imbarazzato come me, come dargli torto, gli ero appena caduta addosso, magari lo avevo spaventato..

Meglio se per stasera concludo così la mia esibizione, magari evito altri danni.

- Cosa ti è preso bella? Non hai bevuto così tanto! Sbottò Amy squadrandomi dalla testa ai piedi appena arrivai dal bancone, si stava facendo tardi, e in pochi erano rimasti dopo la mia fantastica esibizione circense, o come si dice. Sembravo un pagliaccio.

- Non lo so.. povero ragazzo, gli sono piovuta addosso! Magari stava morendo dall'imbarazzo.. Sospirai mentre mi arrampicavo sullo sgabello nel tentativo di sedermi.

Lui era ancora lì, seduto con gli occhi chiusi in un angolo del locale.

Cosa avevo fatto, dovevo farmi perdonare o almeno tentare di chiedere ancora scusa.

Strappai di mano a Logan due bicchieri di vetro, in uno ci preparai del mojito, e nell'altro un cocacola con limone e ghiaccio, meglio se di oggi mi fermo con l'alcol.

Mi avvicinai al tavolo del ragazzo, che appena mi notò ruota gli occhi al cielo.

- Ei, scusa ancora per prima, ti ho portato un mojito, offre la casa. Sorrisi.

- Mh, grazie. Mi rispose lui, a quanto pare non era un tipo molto socievole, io al contrario lo ero fin troppo.

- Sei di queste parti? Chiesi cercando di accendere una conversazione.

Lui in risposta chiuse gli occhi e abbassò la testa, sembrava non volesse rispondere.

- Vedo che non ti piace parlare vero? Chiesi ridendo e inclinando la testa da un lato.

- Non posso parlare di certe cose, non ho la minima idea di chi tu si- Fu interrotto da una mano che lo colpiva amichevolmente sulla spalla.

- Ma guarda chi si vede vero ghost? Rise l'uomo alle sue spalle, era decisamente più alto di lui, anche lui vestito di scuro. Aveva uno strano accento, non riconoscevo la provenienza, non era di sicuro inglese.

- Vedo che hai compagnia tenente, una deliziosa compagnia. Rise il nuovo arrivato. Aveva anche lui il volto coperto, indossava un telo nero da cecchino con due strisce arancioni che colavano dai due fori degli occhi, stranamente avevo l'impressione di aver già visto entrambi.

- Grazie mille, io sono y/n piacere. Sorrisi al ragazzo - E a quanto pare voi siete Ghost e..

- König, colonnello König al suo servizio Vermissen. Ora riconosco l'accento, probabilmente è austriaco.

- Cosa ci fai qui König. Sbuffò Ghost da sotto la maschera, appoggiando il mento sul palmo della sua mano.

- Sei scappato appena siamo atterrati Leutnant, volevo finire solo il discorso, perciò ti ho seguito. Rispose in sua difesa König, spostando la sedia accanto a me per sedercisi sopra.

- Oh scusatemi, non vi ho chiesto se volevate da bere, stasera non ne combino una giusta. Mi alzai di scatto per andare a prendere da bere a König.

- Vermissen, non ti scusare e puoi tranquillamente darmi del tu. Sorrise lui in risposta. - Comunque mi farebbe piacere un bel wodka lemon, sono due settimane che non ne bevo uno Scheiße. Continuò.

- Perfetto, torno subito. Mi alzai e corsi verso il bancone, dove Amy e Logan erano rimasti impalati a fissarmi con la bocca spalancata.

- Bellezza, ne hai presi due eh? Rise Logan dandomi un colpo sulla spalla.

- Peccato che entrambi abbiano il volto coperto, non si può verificare se siano alla tua altezza bella. Rispose Amy gesticolando e indicando i due incappucciati seduti al tavolo.

- Come si chiamano? Chiesero entrambi per poi mettersi a urlare perchè lo avevano chiesto all'unisono.

- Ghost e König. Risposi cercando di prendere la bottiglia di wodka dallo scaffale più alto.

Ad un certo punto sentii due mani stringersi attorno alla mia vita e come se fossi una piuma sollevarmi verso il ripiano con i liquori. La sensazione ruvida che lasciavano quelle mani escludeva Logan a Amy dall'elenco dei possibili proprietari di quelle mani grandi e calde appoggiate delicatamente sui miei fianchi.

Quando tornai a toccare terra mi girai e vidi Ghost dietro di me, con alle spalle Amy e Logan dinuovo a bocca spalancata.

ANGOLO AUTRICE •

Eii, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!

Vi ricordo se vi va di lasciare un commento e un voto<3

La vostra Clyde <3


&quot;Solo Due Parole&quot; | Ghost×Female Reader (+other character)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora