7- Between Roses And Piercings

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Ero rimasta immobile, tra le braccia di quell'uomo che incuteva timore solo a vederlo, ma che sapeva essere dolce e comprensivo.

Ero come su una nuvoletta felice, fino a quando non arrivò Andrew..

- Testina sei sveglia finalmente. Corse ad abbracciarmi mio fratello, prima di squadrare Ghost dalla testa ai piedi, probabilmente anche lui non credeva ai suoi occhi.
Ghost sbuffò seccato, staccandosi da me e irrigidendosi sul posto, sembrava fosse teso, mentre invece mio fratello iniziò a ridachiare.

- Si, ora sto meglio. Lo rassicurai, cercando di distogliere entrambi dai loro pensieri. Stasera devi andare via? Chiesi a Andrew.

Tirai un sospiro di sollievo quando lo vidi scuotere la testa. - No, per qualche settimana non sarò in servizio, così mi potrò dedicare interamente a te. Il suo sguardo si puntò su Ghost, che in risposta si alzò in piedi uscendo dalla stanza sbuffando. Così fu Andrew a prendere il suo posto accanto a me.

- Cosa voleva Ghost, mi fa strano vederlo così socievole, di solito sul campo persino un muro emette più suoni rispetto a lui. Scherzò Andrew, intanto controllava ogni centimetro della mia pelle, in cerca di qualcosa.

- Perchè mi guardi così? Chiesi incuriosita. Cosa pensi di trovare? Un succhiotto? Non riuscii a trattenere una risata, che si interruppe subito appena non vidi mio fratello ridere ma farsi ancora più serio.

- Esatto. Ringhiò in risposta. Ghost non può piombare così nella tua vita, è un uomo misterioso e per una che soffre di questi attacchi d'ansia non è proprio il massimo, lo faccio per il tuo bene lo sai vero? Il suo tono di voce si fece più dolce sulle ultime parole.
Sapevo bene che lui teneva a me, e a quanto pare e, soprattutto un lato di me volev anche fosse vero, anche Ghost non era da meno.

- Lo so.. Non volevo contraddire Andrew, sapevo che non gli avrebbe fatto piacere, e visto che volevo godermi il tempo che mi era stato concesso con lui, non andai oltre.

Andrew mi abbracciò per poi alzarsi.

- Te la senti di uscire stasera? Mi chiese sorridente.

- Se mi lasci dormire probabilmente si. Risi io in risposta.

Andy mi sorrise e uscì dalla stanza, lasciandomi dinuovo da sola nei miei pensieri, ma stavolta senza una montagna di uomo a proteggermi.

Presi il telefono sul comodino e lo sbloccai, scrollai le varie notifiche accumulate dalla sera prima fino a quando mi ritrovai davanti ad una notifica di un messaggio di un numero che non avevo salvato in rubrica.

- Mi dispiace essere scappato, ma mi sentivo di troppo.
p.s. sono Ghost.

Il mio cuore perse un battito, sembravo una bambina davanti ad un grande pacco regalo inaspettato.

- Stai tranquillo, non eri di troppo. Risposi digitando in fretta sulla tastiera, come se rispondendo più velocemente lui sarebbe tornato da me. Che cazzata.

Spensi il telefono e lo appoggiai sulla coscia, sistemandomi seduta con la schiena contro la testiera del letto, assolta nei miei pensieri, fino a quando sentii suonare il campanello.
Mi alzai, scivolai dentro le mie ciabatte a forma di unicorno pelosino che mi aveva regalato Andrew e andai ad aprire.

Aprii leggermente la porta, bloccata dalla catenina di sicurezza e sporsi la testa dalla fessura che si era creata, davanti a me vidi un colosso mascherato con le mani nascoste dentro la giacca.
I suoi occhi si socchiusero come se stesse sorridendo.

"Solo Due Parole" | Ghost×Female Reader (+other character)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora