17- See You Again, Asshole

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Konig mi fissava, innervosito da ciò che stavo dicendo su di lui, mentre prendevo il telefono dalle mani di Andy.

- Avrei dovuto scommettere su di te, ora sarei ricca.

Sentii la voce della mia migliore amica rieccheggiare piano nella stanza, allora lanciai un'altra occhiata di disprezzo a König e poi portai il telefono all'orecchio, andandomene nella mia stanza.

- Dimmi Amy.

- Cazzo love, quando soap mi ha detto che tuo fratello esce con König non ci ho voluto credere!

- Lo so, gli ha portato lo stesso mazzo di rose che ha portato a me, se non l'avessi tenuto io avrei pensato che l'avesse riciclato.

- Cosa vuoi fare?

- Potessi lo ucciderei.

- Qualcosa che non ti faccia finire in carcere?

- Mi dispiace per mio fratello, sembra felice con lui, ma io non voglio assolutamente vederlo.

- Vieni da me no?

- Ne parlerò anche con Ghost, probabilmente cercherò un nuovo appartamento e nel frattempo mi sistemo da te o da lui.

- D'accordo, ma non fare cazzate.

- Lo spero, ti faccio sapere.

Staccai la chiamata e tornai in salotto, dove trovai mio fratello intento a finire di cucinare, mentre König lo abbracciava da dietro, appoggiato con il mento sulla sua spalla.

Li guardai da lontano, poi iniziai ad apparecchiare la tavola.

- Oh, ho dimenticato una cosa in garage torno subito.

Andy uscì dall'appartamento e corse a riprendere non so cosa, lasciando me e König da soli.

- Allora ora esci con mio fratello eh.

- Non è come pensi y/n-

- Non mi interessa, non fosse per Andrew ti avrei già mandato via. Non è per gelosia, non avrei motivo di essere gelosa, è perchè tratti Andrew al mio stesso modo, stessi regali, stesse attenzioni, e tutto ciò neanche una settimana dopo il mio no.

Mi voltai verso di lui.

- Me ne vado in settimana, non ti voglio vedere, ma azzardati a far soffrire Andy e ti farò quello che non ti ha fatto Ghost l'altro giorno.

Lui abbassò lo sguardo, e io tornai a fare ciò che stavo facendo.

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- Pensi che questo possa andare bene? Solo il prezzo non so se riesco a permettermelo.

Mi voltai leggermente, cercando gli occhi di Simon, mostrandogli sullo schermo del mio portatile l'appartamento che avevo visto.

Lui mi sistemò sulle sue gambe, poi si sporse in avanti per vedere meglio.

- Se hai bisogno di soldi te li posso prestare, solo non capisco che senso ha prendere un nuovo appartamento se puoi stare da me.

Scossi il capo.

- Abiti troppo distante da dove lavoro, se sei via dovrei farmela a piedi tutti i giorni e sai che sono pigra.

Simon si lasciò scappare una risatina.

- Okok, allora vada per questo.

Gli lasciai un piccolo bacio sul tessuto della maschera, poi mi alzai e presi il telefono per chiamare l'agente immobiliare.

Intanto Simon mi fissava seduto sul suo divano, con gli occhi fissi sui miei, perso nei suoi pensieri.

Quando staccai la chiamata con l'agente immobiliare incontrai lo sguardo di Ghost, serio. Spesso gli capitava di fissarmi in maniera seria, mentre la sua mente era offuscata da pensieri invasivi, me lo aveva detto lui stesso qualche settimana fa, e io lo avevo rassicurato che non mi dava fastidio.

Anzi, lo sguardo di Ghost mi faceva sentire al sicuro, protetta dal mondo e da ciò che mi circondava.

Gli sorrisi, per cercare di riportarlo alla realtà, e subito si riprese, scuotendo il capo e sistemandosi dritto sul divano, facendomi spazio accanto a lui.

Era strano, silenzioso, non da lui. Quando stavamo insieme Simon si sforzava di essere più socievole, e col tempo stava diventando una cosa naturale per lui, ma oggi non era così. Sembrava assente, preoccupato, un misto di emozioni non proprio positive.

Gli accarezzai una guancia, volevo chiedergli se andava tutto bene, se voleva parlarmene, ma avevo paura di una sua reazione negativa, perciò mi limitai a donargli più affetto possibile.

Lui mi fissava con uno sguardo assente, si poteva vedere il vuoto nei suoi occhi.

Ad un certo punto mi prese di scatto e mi strinse a sè, con una forza tale da comprimere le mie ossa e procurarmi dolore, ma non mi staccai, ricambiai il suo abbraccio con forza appoggiando la mia testa sul suo petto.

Sentivo il suo cuore battere forte, mi persi nel seguire e registrare quel suono. La mia testa, appoggiata al suo petto, si muoveva con esso ad ogni suo respiro. Lui appoggiò il suo mento sulla mia spalla, nascondendosi nell'incavo del mio collo, poi lasciò un piccolo bacio su di esso.
Il tessuto ruvido del suo passamontagna si staccò subito, tornando a nascondersi, mentre io continuavo ad abbracciare Simon cercando di calmarlo.

Rimanemmo così per un asso di tempo indecifrabile, poi lui si staccò da me e si alzò, andando a prendere un bicchiere d'acqua.

Lo guardavo da lontano, rimanendo sul divano, mentre Simon apriva le ante di un mobiletto grigio spento in cerca di un bicchiere.

Lo vidi afferrarne due, riempirli d'acqua e tornare da me, porgendomene uno dolcemente.

Sembravamo quasi una coppia sposata. Lo avrei voluto far notare scherzosamente a Simon, per farci due risate, se non avessi temuto una sua reazione negativa. Ritenevo ancora presto parlare di una "relazione" di questi livelli, a malapena conoscevo il suo nome. Non sapevo nemmeno cosa fossi per lui, la sua fidanzata? Una cara amica? Qualcosa di più?

Ogni volta che glielo volevo chiedere la mia bocca si bloccava, la mia lingua si fermava e tratteneva quella domanda sulla propria punta, impedendogli di uscire fuori. La mia probabilmente era solo paura di un rifiuto, perciò preferivo rimanere in questa "relazione non proprio relazione, indefinita ma che sembra una relazione di due sposati da una vita✌️".

- Darling, è molto che ci penso, oggi ti ho vista nervosa da quando sei tornata dopo il pranzo con tuo fratello. Sei strana da dopo che hai parlato con König.

Lo guardai negli occhi. Aveva totalmente ragione. Ero cambiata da dopo quell'incontro, e probabilmente lui, sempre molto attento sul mio comportamento, sen'era accorto.

- Volevo chiederti cosa fosse successo.

Avanti, digli cos'hai fatto dopo essertelo scopato sulla sua scrivania, dopo che per lui sei venuta due volte sei andata a baciarti il suo colonnello, un suo superiore.

Avanti, raccontargli di come voleva farti cambiare idea e tu gli hai permesso di tentare, lasciando che ti baciasse e toccasse la tua lingua con la sua.

Digli che essere orribile che sei.

Tu

Sei

Orribile.

○ANGOLO AUTRICE ○

Happy new year sweetnessesssshshshsh

Primo capitolo del 2024

Incasinato, come al solito, ma con un pò di suspense finale come piace a me shshshsh

Come al solito vi chiedo di votare e commentare, se vi va seguitemi sui vari social nel linktr.ee

Un bacione, Clyde<3

&quot;Solo Due Parole&quot; | Ghost×Female Reader (+other character)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora