Capitolo 25 - Impulsività

32 2 23
                                    

~Astra~

Al risveglio mi accolse una bellissima giornata. Il sole faceva capolino dalle montagne fuori la finestra, e udivo vagamente gli uccelli cinguettare. Sbadigliai e mi misi seduta. Guardandomi intorno, notai che ero la prima ad essersi svegliata. Ecco Rose, e Lacy, ed Iris, tutte beatamente addormentate. Anche Colette dormiva, e Wren... Mi irrigidii. Il suo letto era vuoto. Ordinato e sistemato proprio come lo era dalla notte precedente.

Fissai il suo letto per un secondo, poi guardai l'orologio. Era decisamente troppo presto perché fosse già scesa di sotto. Non ricordavo di averla sentita venire la sera prima, ora che ci pensavo. Feci un profondo respiro, cercando di non cadere nel panico. Dopo un attimo, afferrai un maglione e me lo infilai, poi andai vicino al letto di Colette.

"Svegliati," sussurrai, scuotendola.

Lei sussultò e aprì gli occhi. "Merlino, che c'è?"

"Wren non è tornata," dissi, senza pensare a nascondere la mia ansia.

Lei mi fissò per un secondo, poi subito si mise a sedere e guardò il letto di Wren. Le ci volle un po' per notare ciò che avevo notato io, poi imprecò e si alzò di fretta dal letto. Dopo aver preso un maglione suo corse giù per le scale, con me che la seguivo. Non sapevo di preciso dove stavamo andando, forse a trovare il signor Potter. Quando raggiungemmo la sala comune, però, ci fermammo.

La spinsi via per vedere perché. Lì, dall'altro lato della stanza, James e Wren erano rannicchiati in una panca sotto una finestra, beatamente addormentati. Colette sospirò sollevati. "Mi sa che hanno fatto pace."

Sorrisi, sentendomi a mia volta inondata dal sollievo. "Mi sa di sì. Almeno non è morta."

Colette alzò un sopracciglio. "Già, potrebbe essere una cosa buona."

Feci qualche passo silenzioso verso di loro, poi mi accigliai. "Non sembra stare bene."

"Cosa?"

Mi avvicinai, con Colette alle calcagna, e indicai il suo viso. C'erano parecchi lividi lì e sulle braccia. In effetti, sembrava che una manica della sua maglietta fosse stata strappata. E la camicia da notte che stava indossando sopra i vestiti sicuramente non era la sua. Le stava enorme. "È successo qualcosa?"

Colette non perse tempo a speculare. Si avvicinò e scosse il braccio di Wren. "Sveglia, piccioncini."

Wren sussultò, allontanandosi subito. Sembrò metterci un po' per capire dove fosse. Dopo un secondo, arrossì e si mise seduta, sfilandosi da sotto il braccio di James. James si smosse, poi anche lui si alzò, sorridendo timidamente. "Buongiorno?" Wren disse, guardandoci con vergogna.

"Sei ferita?" Colette disse, andando dritta al punto.

Il sorriso di Wren sparì. "Oh. Non molto."

"Cos'è successo?" Chiesi, più gentilmente di Colette.

Wren sembrava ancora più a disagio di prima, il che non voleva dire nulla di buono. Come se non bastasse, non incrociava il mio sguardo. Alzò invece le gambe sulla panca e sembrò chiudersi in sé stessa. Voleva farsi piccola. Per un attimo, fissò il pavimento dietro di noi, poi aprì la bocca. Non uscì nulla.

Guardai Colette preoccupata. Qualcosa era andato storto. Molto storto.

Dopo un secondo, Wren alzò lo sguardo su James. Lui le accarezzò la spalla. "Se non... Se non vuoi parlarne va bene."

Lei esitò, poi scosse la testa. "No. Ce la faccio."

"Chiamiamo pure Albus, allora?" James chiese gentilmente.

We Will Shine - Star of Gryffindor Libro 6 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora