Capitolo 11 - Rompilo

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~Astra~

In quei giorni Albus era capace solo di parlare della sempre più vicina gita ad Hogsmeade. Per quanto fossi felice per lui, stava iniziando a farmi impazzire. Alla fine sbottai una sera a cena e gli dissi di smetterla, e non ne parlò più in mia presenza.

Immagino fosse strano. Avevo dato per scontato che Albus, Colette ed io saremmo stati insieme a girovagare come in tutte le gite ad Hogsmeade. Stavolta sarebbe stato diverso. Non in modo brutto, suppongo. Non poteva esserlo perché era una cosa buona per Albus e se la meritava e... Non lo so. Non riuscii a non sentire un'insistente gelosia. Poppy Stevens non aveva intenzione di rubarmi il migliore amico, vero?

No, certo che no. Tanto per dirne una, era una persona di gran lunga migliore di Marcus Dillam, e non avrebbe fatto l'isterica gelosa riguardo la nostra amicizia come aveva sempre fatto lui. E poi, Albus era una persona di gran lunga migliore di me, e non avrebbe fatto il cretino come lo ero stata io quando stavo con Marcus. Tutto sarebbe stato normale, però migliore, però normale. Nulla doveva cambiare solo perché Albus stava forse quasi insieme a qualcuno ora.

Un paio di cose quasi mi distrassero da tutto ciò. Lily venne da me a piangere in mezzo alla settimana; lei ed Elmer si erano lasciati in modo molto pacifico perché erano preoccupati per lo stress della stagione del Quidditch. Lily era devastata, però, e preoccupatissima perché le cose sarebbero diventate imbarazzanti. Non sapevo come aiutarla, dato che il mio unico ragazzo mi aveva tradita e quindi non mi ero mai dovuta preoccupare di rimanere amica di un mio ex. Alla fine le ricordai solo che Elmer era un bravo ragazzo che aveva molto a cuore la loro amicizia e che non avrebbe permesso che le cose diventassero imbarazzanti. Sperai di avere ragione.

Quella settimana il signor Potter mi mandò una lettera di mio padre, che per fortuna fu sufficiente a distrarmi per davvero (e non a confondermi solamente; grazie Lily. Oh Merlino, mi è uscito malissimo, mi dispiace...).

Stellina mia,

Temo che Azkaban non sia un buon ambiente per le interazioni sociali, tesoro. Non ho idea di chi ci sia nella cella di fianco alla mia, ad essere onesto. Mi dispiace che Hestia Carrow sia qui, però. Da quanto ne so, non se lo merita.

Mi fa piacere che stai lavorando sodo per lo studio. Puoi fare così tanto nella tua vita, e raggiungerai tanti obbiettivi. Spero che tu non ti concentri così tanto su di me da limitare ciò che puoi fare, Astra. Il tuo vecchio non ne vale la pena.

Ti voglio bene. Se puoi, ringrazieresti di nuovo zia Andromeda per il maglione e la Bibbia? Sono stati benedizioni incommensurabili. Vi sono grato ad entrambe per pensare a me. Ti voglio bene, tesoro. Resta al sicuro, lavora sodo, e goditi l'adolescenza. Lascia Stillens ai maghi più capaci.

Con amore, Orion.

Infilai la lettera in tasca quando finii di leggerla. Avevo una scatola in fondo al mio baule che si stava lentamente riempiendo di lettere, il mio unico legame tangibile con mio padre.

James fece un cenno con la testa verso la lettera quando la piegai. "Da tuo padre?"

"Sì." Sorrisi. "Sta bene."

"Che bello," James disse, infilandosi una montagna di cereali in bocca-

Anche Albus sorrise. "Gli hai detto quali corsi segui? Magari può darti consigli."

"Sono passati trent'anni da quando è andato a scuola, Al," dissi, alzando gli occhi al cielo. "E poi per quello abbiamo Wren." Wren sospirò, ma capii che si stave sforzando di non sorridere.

"Hey," Colette disse. Aveva un tono piuttosto urgente, quindi la guardai. Non alzò lo sguardo dal Cavillo, ma continuò a parlare. "Ricordate la settimana scorsa, la missione dell'ES che si è rivelata una trappola?"

We Will Shine - Star of Gryffindor Libro 6 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora