Du hast viel geweint.
Im Geist getrennt, im Herz vereint.
Wir sind schon sehr lang zusammen Dein Atem kalt, das Herz in FlammenAnno 843
<< Avete sentito, ragazzi? Tra pochi anni finalmente attaccheremo Paradis! >> Zeke se ne stava seduto su un muretto nel campo d'addestramento della caserma dedicata al programma dei cadetti, rigirandosi una mela dell'albero del sig Fischel tra le mani. Circondato dagli altri suoi compagni che, come sempre, pendevano dalle sue labbra. Lanciando la mela in direzione di Marcel, Zeke annunciò
<< Ormai è quasi giunto il momento di ereditare i nostri giganti, cinque di noi diventeranno Guerrieri! >>
<< Ma è fantastico! >> Esclamò Reiner, serrando i pugni dalla gioia << Finalmente potrò diventare un marleyano! >>
Seduta a terra, con la schiena poggiata al tronco di un albero dietro di lui, Leda alzò lo sguardo corrucciando le sopracciglia; lo sguardo si mosse subito, quasi involontariamente, in direzione di Porco che, in piedi accanto a Reiner, non mancò di controbattere:
<< Perché ti ecciti tanto? Se c'è qualcuno che verrà tagliato fuori, quello sei sicuramente tu. >>
Porco si voltò in direzione di uno sconcertato Reiner, continuando a squadrarlo dall'alto in basso.
<< Cosa pensi di avere in più che tutti noi non abbiamo? Sei forse più forte? Più resistente o più intelligente? O forse sei incredibilmente bravo nella lotta? Fin'ora sei andato avanti solo perché non fai altro che ripetere a pappagallo quanto tu sia fiero di servire Marley! >>
Con fare beffardo il ragazzo si era messo a sbocconcellare la mela che poco prima Zeke aveva lanciato a suo fratello Marcel, e se ne stava lì in piedi con la bocca piena a squadrare il compagno con un sorrisetto sghembo stampato sul viso; tutti gli altri ragazzi si voltarono verso Porco all'unisono, attoniti, nonostante negli ultimi mesi di addestramento questi battibecchi fra Reiner e Porco fossero aumentati considerevolmente; ogni volta Porko spostava l'asticella un po' più avanti: prima era solo qualche commento sardonico buttato qua e là, poi qualche frecciatina, mentre ora, con l'avvicinarsi della selezione finale, non metteva più freno alla sua lingua, rovesciando addosso a Reiner tutta la sua frustrazione e astio.
<< Sìgnorsì Signore, sarò lieto di uccidere tutti i demoni dell'Isola, Signore! Ma prima mi permetta di leccarle gli stivali, Signore! >> Lo schernì Porco, imitando la voce del compagno e andandogli sotto con fare di sfida.
In un battito di ciglia Reiner afferrò il polso di Porco, torcendogli il braccio, i denti serrati, gli occhi sgranati.
<< Stai seriamente prendendo per il culo la nostra missione? Ho capito... sei uno di quei maledetti restaurazionisti! Vero, Porco? >>
La voce di Reiner iniziò ad incrinarsi, appena impercettibilmente ma lo stridere nel suo tono fu evidente all'orecchio di Leda. La ragazzina si alzò in piedi sapendo cosa sarebbe accaduto di lì a poco, poteva quasi già vederlo accadere nella sua mente, quasi automaticamente prese la sua sacca e si aggiustò la fascia gialla al braccio.
<< Ho ragione, eh? Ti denuncerò al comandante! >> Continuò il ragazzino, rifiutando di lasciare la presa sul braccio di Galliard.
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Yourself
FanfictionErano cresciuti insieme e troppo in fretta nel distretto d'Internamento di Liberio con l'ombra di una guerra che incombeva sulle loro teste. Dopo 5 anni lontano da casa Reiner rientra a Marley tutti acclamano il Guerriero, l'Eroe, il Gigante Corazz...