<< Non dirmi che sei stato così schivo per tutto questo tempo per questa ragione? >>Inaspettatamente il motivo per il quale Reiner l'aveva così attentamente evitata in queste settimane sembrava essere stato rivelato, permettendo finalmente a Leda di dissipare qualcuno dei dubbi che l'avevano attanagliata.
Aveva pensato di tutto: che lui fosse ancora arrabbiato con lei perché non lo aveva voluto salutare cinque anni prima, che l'abbraccio che gli aveva dato al porto lo avesse messo in imbarazzo di fronte al comandante Zeke, addirittura che la incolpasse per non essersi presa cura di Gabi abbastanza da tenerla lontano da quella follia dell'arruolarsi; invece tutto quel distacco era solamente frutto di un immenso equivoco, della risma dei più banali per giunta.
Reiner la guardava con occhi spalancati e rosso in viso, senza capire il perché di tante risate da parte sua.
<< Reiner, Galliard e Pieck sono una coppia da almeno un anno ormai! Vogliono mantenere il segreto per non creare scandali tra i commilitoni...credevo lo avessero detto almeno a te!>>
Fu evidente che la tensione dalle spalle di Reiner si sciolse in un attimo sentendola pronunciare quelle parole, cercava di restare serio e composto ma la sua espressione tradiva un chiaro sollievo, si poggiò allo scaffale di fronte a lei, come se avesse incassato un colpo, con un trasporto tale da far tintinnare violentemente le bottiglie che vi erano poggiate sopra. Leda non poté fare a meno di abbozzare un sorriso alla vista del comportamento così impacciato e imbarazzato di Reiner.
<< Allora sei ancora tu, sotto sotto. >> gli disse poggiando il viso sul palmo della mano e guardandolo intensamente, sorridendogli divertita.
Reiner si soffermò a guardarla come se fosse la prima volta, non era il solito modo in cui per tanti anni si erano guardati, c'era qualcosa di diverso questa volta.
Sul suo viso Leda coglieva, a tratti, dei lampi di un istinto incontenibile e impetuoso che però andavano a spegnersi velocemente, come se lui aspettasse un cenno da lei, troppo spaventato dal prendere l'iniziativa, di assecondare il suo desiderio.
Leda premette il busto contro lo schienale della sedia a fargli intendere che gli stava facendo spazio, la mano che prima aveva portato alla guancia le scivolò sul collo e lentamente portò il mento più in alto, tenendo gli occhi fissi sul ragazzo sperando che capisse che non aveva motivo per aspettare un suo invito, tutto quello che doveva fare era il primo passo verso di lei e tutto si sarebbe messo in moto come una slavina.
Quando finalmente decise di muoversi, il suono della mano di lui che si poggiava sul tavolo dove era seduta, la fece sobbalzare di anticipazione.
Reiner si stava chinando verso di lei con un'espressione mai vista prima di allora sul suo volto e che a Leda sembrava quasi di sfida.
<< E cosa sarei io, secondo te? >>
La distanza tra loro due andava via via diminuendo, mentre una forza invisibile li attraeva irrimediabilmente l'uno verso l'altra. Il viso di Reiner era così vicino che Leda poteva sentire il calore del suo respiro solleticarle la pelle.
Fremevano.
Si morse le labbra, a quel semplice gesto le parve di vedere la pelle sul braccio e sul collo di Reiner incresparsi, scossa da un lieve brivido.
Qualcuno bussò alla porta.
Reiner si lasciò scappare un verso di frustrazione dal fondo della gola mentre batteva il pungno sul tavolo; ancora chino su Leda, con la testa incassata nelle spalle grugnì:
<< Tempismo impeccabile. >>
La testa di un ragazzino biondo fece capolino dietro la porta, si trattava di Falco, uno delle nuove reclute destinate al programma dei cadetti. Leda lo aveva visto spesso in compagnia di Gabi, le gironzolava intorno in continuazione e letteralmente pendeva dalle labbra della cuginetta di Reiner, lo trovava un bambino adorabile.
Con voce malferma e guardandosi la punta dei piedi disse:<< Signor Braun, mi scusi...il capitano Zeke ha richiesto la presenza di tutti i guerrieri, per una comunicazione importante...ho sentito la sua voce venire da questa stanza e ho pensato...mi scusi, non credevo...non volevo interrompervi! >>
Leda si lasciò scappare una risata nervosa e imbarazzata portandosi le mani davanti alle labbra, improvvisamente consapevole di cosa fosse stato appena interrotto. Alzò lo sguardo verso il viso di Reiner che sembrava volersi scusare, suggerendole con gli occhi che se avesse potuto sarebbe rimasto con lei, ma questo Leda lo sapeva perché anche lei provava lo stesso.
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Questo capitolo è un po' più breve. Inizialmente avevo pensato di includerlo nel prossimo ma temevo che questo primo accenno della relazione tra Reiner e Leda andasse perso nei prossimi sviluppi, i loro sentimenti si stanno concretizzando a poco a poco (altro che Slow Burn, qui 'sti due sono praticamente immobili!) ma ci stiamo arrivando
Per come ho in mente la storia è uno dei pochi momenti di serenità e romanticismo, non volevo che venisse inghiottito in un muro di testo pieno di paturnie mentali! Grazie a tutte le persone che stanno leggendo con pazienza!

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Yourself
FanfictionErano cresciuti insieme e troppo in fretta nel distretto d'Internamento di Liberio con l'ombra di una guerra che incombeva sulle loro teste. Dopo 5 anni lontano da casa Reiner rientra a Marley tutti acclamano il Guerriero, l'Eroe, il Gigante Corazz...