Preparativi

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La prima spedizione verso il porto del golfo nelle vicinanze del primo obiettivo da conquistare sarebbe partita a giorni.

Tutte le unità dell'esercito Marleano erano impegnate nel pianificare le operazioni via mare e via terra che avrebbero dato il via all'offensiva contro l'Unione degli Stati Orientali.
Tutti i distaccamenti e le guarnigioni erano completamente assorbite dai preparativi: dalle truppe di terra impegnate negli addestramenti fino alle unità di logistica, non c'era un solo uomo o donna a Liberio che non fosse in qualche modo coinvolto.

L'unità dei Guerrieri non faceva distinzione, con l'avvicinarsi della partenza e la recente assimilazione del Mascella da parte di Galliard, i ragazzi detentori dei quattro giganti rimasti a Marley furono sommersi dai preparativi.

Pieck venne incaricata della gestione logistica dell'operazione e passava le sue giornate ad ispezionare le condizioni delle armi e degli equipaggiamenti, a gestire l'acquisizione delle risorse necessarie ai soldati per sostenere l'operazione, cibo, acqua, munizioni... lei era da sempre quella più vicina alle truppe di terra e nessuno meglio di lei avrebbe saputo gestire le delicate questioni relative agli approvvigionamenti.

Di tanto in tanto, quando riusciva a sollevare il naso dai libri contabili e dalle scartoffie del magazzino rifornimenti si trascinava stancamente ad assistere agli addestramenti intensivi di Galliard.
Il ragazzo, come era immaginabile, dimostrò un'affinità istantanea con le abilità del Mascella imparando in brevissimo tempo a sfruttare al massimo le potenzialità. Era evidente a tutti che Porco Galliard fosse uno dei migliori guerrieri di Marley, sin da sempre e Pieck, dopo le estenuanti sessioni di allenamento del ragazzo, poteva vedere lo sguardo soddisfatto di chi finalmente aveva provato a se stesso e agli altri il suo valore illuminargli il viso.
Non poteva dirsi felice della nuova posizione di Porco, la vita dei Guerrieri era innaturalmente breve e costellata di decisioni diificili, ma allo stesso tempo, l'idea di poter condividere con lui quel fardello, il peso della maledizione di Ymir, la rassicurava.

Ora entrambi camminavano lungo lo stesso sentiero e per una volta avrebbero potuto supportarsi alla pari. Non c'era più dislivello tra loro due, Porco non si sarebbe più sentito d'intralcio per lei. Forse finalmente avrebbe trovato la tranquillità necessaria per abbassare i pugni e non essere più in lotta contro chiunque.
Aveva dimostrato il suo valore, ora poteva cominciare a vivere. Per i tredici anni che gli restavano.

Spesso, indaffarata tra i test dei cadetti e i monitoraggi delle prestazioni dei Guerrieri, incrociava Leda con il dott Croix correre da una parte all'altra della caserma trascinandosi dietro centinaia di scartoffie.
Si salutavano a distanza; il più delle volte quando capitava loro di incrociarsi, Leda cercava di farsi vedere agitando le mani e le sorrideva con quell'aria gioiosa che ultimamente sembrava avere sempre stampata sul viso.

"Quasi non sembra preoccupata dell'essere stata assegnata alle operazioni via terra..."

Quel giorno, invece del solito sventolio della mano, Leda le aveva fatto cenno di aspettare e, scavalcando impacciata a causa della divisa, la recinzione le era corsa incontro al termine dell'addestramento di Galliard.

<< Pii! Che bello vederti! Non riesco mai a trovare un attimo di tempo per passare a darti una mano con gli approvvigionamenti..! Ah, a proposito! >> si mise a rovistare tra le cartelline che aveva con sé << Ho qui la lista dei rifornimenti medici per la marina e le unità di fanteria, posso affidarla a te? >>
Pieck prese la cartellina che Leda le aveva porto e le diede uno sguardo veloce
<< Non credo riuscirò a far approvare il bilancio per un numero così alto di materiali...non c'è nulla che tu possa tagliare? >>

Leda riprese i fogli e pensò attentamente alla domanda di Pieck:

<< Onestamente? Questo è davvero lo stretto necessario... Magath sostiene che l'attacco durerà qualche mese al massimo, ho stilato l'elenco dei medicinali e dei rifornimenti in base alle previsioni delle alte cariche...in realtà, temo che in caso di epidemia a bordo di una delle navi potremmo davvero essere anche scarsamente preparati.>>

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