The Torment Before The Light

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Busso alla porta sento dire << avanti >> Entro << buongiorno >> dico alla professoressa << ragazzi lei e celeste sarà la vostra compagna di classe può andare a sedere >> mi sentivo gli sguardi ha addosso.

Mi vado a sedere nel ultimo banco , a me piace studiare ma odio stare in classe. dopo un può  sentiamo  bussare alla porta << avanti ho ben arrivato >> Alzo la testa è vedo che era un ragazzo alto con dei tatuaggi ma i suoi capelli erano ricciolini di colore marrone, devo ammettere che è difficile togliere gli occhi di dosso .  

<< ragazzi anche lui farà parte della vostra  classe vai ha sedere Nathan  vicino a celeste >> viene verso di me << hai  finito di guardami rapunzel   cosi mi consumi >> mi dice con la  voce provocante << infatti non ti stavo guardando >>  stavo mettendo << facciamo finta che ci credo>> e si mette a sedere ad un certo punto lo sento smanettare con il telefono << la puoi finire mi stavi dando sui nervi >> mi giro verso di lui  alza il capo mi guarda per un minuto poi ritorna ha guardare  il telefono per un momento non lo sento più è  poi ricomincia, si avvicina a me << adoro darti sui nervi >> le mie guance si tingono di rosso per la rabbia ho forse no.

Si rimette al suo posto scrollando il capo divertito. Sentiamo la campanella suonare finalmente è  finta non vedevo l’ora di tornare ha casa, prendo la mia roba e mi avvio verso la porta ma vedo una mano chiudere la porta  sbuffo e alzo gli occhi mi giro << senti coso cosa vuoi o da fare >> gli dico mentre tenevo il libro in mano, mi stava squadrando con gli occhi << prima di tutto io non mi chiamo coso ho  un nome Nathan  >> lo sapevo come si chiamava ma adoro guardare la sua faccia <<che c’è sei rimasto stupito che sapevo il tuo nome >> gli faccio il sorrisetto.

<< senti Rapunzel non mi piace che mi si parli così e se fossi in te averi paura >> scoppio a ridere << Nathan io avere paura di te non fammi ridere forse ancora non mi conosci ma quando sentirai il mio nome e meglio avere paura >> dicendo queste ultime parole chiudendo la porta alle spalle, ma chi si crede di essere mica esiste soltanto lui.