XXXVIII

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<< buongiorno >> mi giro verso la voce sorrido vedere i mei uomini mi riempie il cuore di gioia << perché sorridi >> mi bacia << sono felice >> do un bacio al mio orsacchiotto << cosa vuoi il latte ho i pancake? >> gli domando << il latte mamma >> mi dice gli metto la tazza sulla tovaglia << ha chiamato mia mamma oggi si terrà mattia fino ha domattina >> gli dico mentre metto apposto il latte << evviva vado dalla nonna >> lo sento dire << non vedevo l'ora di stare da solo con mia moglie >> mi bacia il collo lo spintono via ridendo.

<< mattia andiamo ha fare il bagnetto >> gli tendo la mano lui si alza e viene verso di me << ci posso mettere i giochi >> mi dice << si vai ha prenderli io intanto vado a preparare la vasca >> mi incammino verso il bagno metto la giusta temperatura << MATTIA >> lo chiamo lo vedo corre << eccomi >> mette i suoi giochi nella vasca lo spoglio, lo guardo mentre gioca << lo sai che la mamma ti vuole tanto bene >> gli dico mentre gli insapono i capelli << lo so e per questo che sei la mamma migliore del mondo >> mi dice sorridendo gli do un bacio.

<< andiamo a vestici che fra un può arriva la nonna e il nonno >> quando è nato mattia che Eric lo chiama nonno ero felice come stavo crescendo il mio orsacchiotto, avevano suonato il campanello << vado io mamma >> dice mattia << eccolo il mio nipotino >> lo prende in collo << ciao mamma>> la saluto gli porgo la borsa di mattia << grazie >> a me e ha Nathan ci serviva un può di tempo da soli << fai il bravo con la nonna >> mi piego << io faccio il bravo >> sorrido mi saluta con la manina chiudo la porta.

Sera ha una festa con gli altri << celeste ce una che ci sta provando con Nathan >> mi giro e vedo la ragazza mi avvicinano a loro << perché non andiamo di là >> gli dice toccandogli il petto ora è troppo mi metto in mezzo al loro << tu chi saresti >> mi dice << sono sua moglie >> prendo la mano di Nathan e gli faccio vedere al anello << ti conviene andatene >> la avviso << non mi importa se è sposato non merita una puttana come te >> prova avvicinarsi a Nathan ma non fa in tempo che la prendo per i capelli << puttana ci chiama tua madre e se tocchi un'altra volta mio marito ti spezzo hai capito >> lei stava tremando di paura mi fa cenno di sì la lascio andare << sei una troia del cazzo >> mi dice con il sorrisetto << hai fatta grossa>> dice Nathan dietro di me gli tiro un pugno e cade a terra vedo arrivare due tizi << di alla tua ragazza di stare a bada >> dice un tizio mi avvicinano.

<< non sono un cane da mettere a bada >> gli dico lui mi sguarda si avvicina << da come ti vesti sei una puttana come ha detto Lucia >> gli prendo il braccio e lo appoggio sul tavolo prendo un bottiglia e la rombo in questo momento non ragionavo dalla rabbia prendo un pezzo di vetro e lo appoggio sul suo braccio << perché adesso non parli >> gli dico tolgo il vetro è lui cade a terra si tiene il braccio << sei una psicopatica del cazzo >> mi dice urlando mi piego << adoro essere una psicopatica del cazzo>> mi tiro su e prendo Nathan per un braccio e lo conduco su per le scale.

Apro la porta e la chiudo dietro di me << tutto ok>> mi dice Alzo lo sguardo stava sorridendo Mi avvicinano << ho bisogno di scaricare la rabbia >> gli strappo la maglietta << sono tutto tuo>> lo bacio lui mi toglie la maglietta lo faccio distendere gli tolgo I pantaloni scendo dal letto e mi cavo I pantaloni mi metto sopra di lui gli Bacio il collo me lo metto dentro di me << rallenta piccola >> non lo ascolto vado più veloce << porca puttana >> Nathan mi mette una mano dietro alla schiena e ribatta la situazione.

<< perché >> gli domando << se continuavi venivo subito >> mi dice << hai bisogno di scaricare la rabbia e io so come fare >> scende dal letto cava la cintura dai pantaloni viene verso di me e si arrotola la cintura tra le mani << aggrappati alla tastiera >> metto le mani sopra alla tastiera non lo potevo vedere sentivo il materasso abbassarsi con la mano mi massaggia il sedere senza preavviso mi colpisce << cazzo>> mi mordo il labro mi bagnavo sempre di più mi bacia il punto dolente viene dietro di me e con colpo secco entra dentro di me << Nathan >> mi prende per I capelli << sento la tua rabbia farsi sempre di meno>> mi bacia il collo con la mano mi stuzzica il cirtoide << Nathan >> grido il suo nome.

<< io non posso andare giù senza maglietta >> mi dice accendendosi la sigaretta << c'è lo io un'altra maglietta >> gli dico mentre mi vesto << hai pensato ha tutto >> mi dice << si tranne alla rissa>> gli porgo la maglietta.
<< ora ti vedo rilassata >> mi dice Max porgendomi il the mi sentivo osservata mi giro lo vedo che mi guarda gli sorrido si sta per Alzarsi ma il suo amico lo ferma << aspetta io vi conosco siete i fratelli Mason >> ci dice una ragazza la guardo << si siamo noi piacere io sono celeste e lui e Max>> gli dico Max la saluta con il ceno di capo << mi dispiace per il vostro fratello comunque sono vanessa >> ci dice i tizi di prima ci vengo incontro << forse ha fatto bene a prendersi il proiettile >> Max si alza e gli tira un pungo il suo amico cerca di dargli il pungo ma io il prendo il braccio.

<< ci si rivede >> gli prendo il capo e gli sbatto sul tavolo e cade ha terra cerca un silenzio << nessuno deve osare palare di mio fratello se no finite come lui sono stata chiara>> tutti rimangono in silenzio << andiamo via >> Nathan mi mette il braccio sulla spalla e gli altri ci seguono nessuno ci farà la denuncia perché hanno paura di noi ora tutti sapranno chi siamo i Mason nessuno ci mette I piedi in testa.

The Torment Before The Light Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora