The Torment Before The Light

XIX

È passato un anno  da quando io e Nathan ci siamo lasciati l’unica cosa che è cambiata che la scuola ha messo le panchine, oggi avevo lezione di letteratura è c’era anche lui con me al corso mi siedo al mio banco lo vedo entra per un attimo i nostri occhi si incrociano mi rimetto a leggere perché ogni volta che lo guardo il mio cuore prende un battito.

Ero seduta sulla panchina con i mei fratelli ero china a guardare il libro di chimica che fra tre giorni ho il compito << ok ora basta voi due dovete palare non sopporto vederti così triste >> mi dice Alex alzo il capo << lo faro >> mi alzo è prendo lo zaino e  vado a ultima lezione che ho in programma, finta la lezione vado al armadietto a prendere le cose che mi servono per domani vedo cadere qualcosa mi piego e la prendo è una lettera la giro la scritta Nathan la metto dentro al zaino è vado a casa.

Mi chiudo in camera mia è apro la lettera di Nathan era caduta una rosa la prendo chiudo gli occhi  è la annuso.

 Non so come si scrive una lettera ma io ci  provo quella sera non pensavo, che tu ci fossi quando mi hai visto baciare Samantha il mondo mi è crollato ha addosso non volevo che quella litigata avvenisse. ma invece e venuta ormai e passato un anno da quando non ci settiamo non riesco più a dormire la notte gli incubi sono riaffiorati il pianoforte mi aiuta poco, sai sto diventando come mio padre mi sto facendo del male da solo ho cominciato a bere è odio la parte peggiore di me però quando ci sei te la parte peggiore di me non c’è. lo ammetto mi manchi da morire questa Pausa e durata troppo ti rivoglio qui con me tra le mie braccia a coccolarti quando sei triste o quando hai avuto un incubo sei la mia rapulzel  è sono stato un cretino ma ti prego ritorna da me non c’è la faccio senza di te , mi manca vederti cucinare per me ho apprenditi cura di me quando sto male  ti amo da impazzire lo so che non mi cedrerai  ma è vero non importa se lo dico ad alta voce è mi crederanno un pazzo perché la amore fa diventare pazzi.

 Spero che la rosa ti fa pensare a me  Se stai leggendo questa lettera per favore mia piccola rapulzel  torna da me

Il tuo Nathan

Rileggo per la terza volta  devo andare da lui apro la porta di camera corro giù per le scale << celeste dove corri ?>> Alex << devo andare da Nathan >> Chiudo la porta alle spalle, suono il campanello lui apre la porta e sempre più bello da quando ci siamo lasciati era cambiato ha messo più muscoli << celeste >>mi guarda soppresso << posso entrare >> lo guardo  nei occhi << si certo >> si fa spazio per farmi entrare quello che guardo  rimango colpita la sala e sotto sopra.

<< cosa è successo?>> mi giro verso di lui << be è da quando non ci sei qui dentro è tutto incasinato >> si indica la testa è poi noto le nocche tutte rotte sul muro c’era un buco mi metto a sedere con la mano gli dico di mettersi seduto.

<< ho letto la lettera>> la trio fuori dalla tasca<< sai non me lo aspettavo da te che scrivessi una lettera >> sorrido << sono arrivato al punto di scrivere una lettera non lo mai fatto  in vita mia>> pensare che lui non avesse scritto a nessuna ragazza mi riempie il cuore << volevo che queste parole me lo dicevi ma hai scritte e per  me significa tanto >> mi stava guardando << quindi vuol dire che mi hai perdonato >> vedo la scintilla nei suoi occhi.

<< si ma non voglio mentirmene>> mi scende una lacrima la mano di Nathan raccoglie la lacrima << non succederà >> gli prendo le guance è lo bacio << mi sei mancata rapunzel >> mi bacia la forte << mi sei mancato anche te ti prego non ti fare del male >>  gli accarezzo le nocche.

<< ora che ci sei te non lo faro più >> ci baciamo finalmente ritorno ha vivere, siamo rimasti abbracciati per non so quanto tempo guardo il braccio di Nathan aveva fatto un nuovo tatuaggio era un serpente che è intrecciato a una rosa << quando te le sei fatto? >> gli domando mentre gli accarezzo il tatuaggio << lo fatto dopo due giorni da quando ci siamo lasciati >> mi dice con un velo di tristezza. Gli sorrido lo abbraccio ora sono qui non ti lascio più che ti fai del male da solo.