XV

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Ero arrivata a casa di Nathan controllo di nuovo il indirizzo e quella giusta busso la porta era già aperta << c’è nessuno >> mi giro intorno  << finalmente sei arrivata>> lo vedo scendere dalle scale era a petto nudo  Con i pantaloni a vita bassa come può essere  così eccitante  senza fare niente.

Mi  guarda da capo a piedi viene verso di me << hai messo >> mi guarda << si lo vuoi vedere >> si morde il labbro inferiore  si mette dietro di me << voglio farti vedere la mia stanza dei giochi >> mi dice al orecchio, e mi morde lobo del orecchio  ansimo.

Lui  mi prende la mano e mi conduce al piano di sopra arrivammo a una porta tira fuori dalla tasca una chiave mi guarda  << sei pronta?>> faccio di sì con la testa è inserisce la chiave nella serratura, ero rimasta sorpresa accarezzo le fruste mi mordo il labro.

<< tu punisci le ragazze >> gli chiedo mentre guardo la vetrina << non ho mai usato questa stanza con nessuna>> mi dice appoggiato alla parete << quindi sono la prima >> mi avvicinano << si se tu voi >> lo guardo maliziosa mi sbottono il capotto e lo lascio cadere a terra.

Si lecca il labbro  con lui mi sentivo me stessa << ho messo il mio preferito >> faccio la giravolta << sarà anche il mio >> e mi bacia, ero attacca al muro scende con la mano nel mio punto  più sensibile.

<< dimmi che posso usare queste cose con te?>> ansimo << si >> mi carica in spalla e mi butta sul  letto, sopra di me vedo delle manette lo guardo confusa Nathan sale su di me mi prende il braccio e mi lega il polso e lo fa anche un altro braccio.  

Lo  vedo allontanarsi e sento aprire un sportello è poi ritorna con getto in mano  si mette davanti a me.  << lo sai come si chiama questo giocattolino? >> mi chiede  con il sorrisetto<< no>> sorride << ti presento divaricatore >> guarda il suo giocattolino,  se non va sulle mani ho cazzo << hai indovinato rapunzel >> ora sono bloccata le mie gambe si allargano.  

Si mette a sedere davanti a me le gambe ero divaricate e le braccia ero appoggiate sul divano questa posizione mi faceva bagnare di più, << sai ora posso vedere tutto quanto >> mi dica il corpo << ti prego>> mi lamento << devi essere paziente >> e si alza fa il giro del letto tira fuori dalla tasca una benda  << hai già visto abbastanza >> e mi copre gli occhi con la banda.

Sento i suoi passi farsi sempre più lontani  apre dei cassetti  lì appoggia sul tavolo, << questo ancora no ma questo si>> dice tra sé poi si avvicina  a me << ti faro tremare le gambe mi chiederai di farti venire>> e mi bacia il collo poi scede giù è mi accarezza il cirtoide.

Ansimo sento qualcosa vibrare e me lo mette dentro <<Nathan >> dico disperata << lo so devi sentirlo celeste >> le mie gambe stanno tremando ogni muscolo del mio corpo si contrae, irrigidisco le punta dei piedi << Nathan ti prego >> lo supplicavo mi guarda spegne il vibratore  e poi accede << ti prego>> Nathan toglie  il vibratore e con le dite mi fa venire.

Riprendo fiato << non ho ancora finito >> non c’è  la facevo lo volevo << cosa>> senza previso mi colpisce con qualcosa, incarno la schiena mi colpisce un’altra volta e vengo lo fa cadere a terra. 

Sento i suoi  pantaloni cadere a terra è mi toglie il divaricatore  che teneva i piedi legati il massaggiava le caviglie è mi libra anche le mani ,metto le mani intorno al suo collo Nathan mi bacia con una spinta decisa entra dentro di me.

<< ti ho fatto male?>> mi chiede preoccupato << no anzi mi è piaciuto >> gli accarezzo I cappelli non riesco a stare sveglia che le palpebre mi si  chiudono da soli , vengo svegliata da una dolce melodia cerco con la mano  Nathan ma  non c’era.

Mi alzo dal letto e seguo questo suono,  mi fermo era Nathan che suonava il pianoforte ad un tratto si ferma << no ti prego continua sei così bravo >> mi siedo accanto a lui << sai  è da quando sono piccolo che lo suono quando loro litigavano mi rifugiavo nel suonare il pianoforte lui è stato la mia ancora di salvezza >> mi racconta mentre accarezza il pianoforte.

Gli appoggio la testa sulla spalla Nathan  mi prende in braccio e mi riporta a letto << grazie di avermi raccontato una parte di te>> gli dico è mi appoggio al suo petto << buona notte Nathan >> gli dico appoggiata al suo petto << buona notte rapunzel >> mi bacia sulla testa, sognando un bambino che suona il pianoforte per scappare dalla realtà.

The Torment Before The Light Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora