1. L'incontro
C'è chi si sveglia la mattina e scopre che è finito il latte, quindi è obbligato per forza a fare colazione con il the nonostante gli faccia schifo.
C'è chi invece si veste leggero prima di andare a scuola e poi muore di freddo perché quel giorno, nonostante le previsioni che davano sole, piove.
Poi ci sono io, che da un giorno all'altro ho scoperto di essere fidanzata.
Mio padre ha deciso di giocarmi proprio un brutto scherzo, pensando, inoltre, di farmi un favore.
Perfetto.
Siamo nel vent'unesimo secolo, pensavo che i matrimoni combinati fossero finiti da qualcosa tipo cent'anni e invece a quanto pare non è così.
Sono sempre stata timida, non mi piace parlare con le persone, a volte capita che "conversi" con la mia migliore amica, Tamara, con dei bigliettini o via messaggi.
Non pensate male, insomma, sono una ragazza normale, solo che la mia sensibilità è superiore alle altre ragazze della mia età.
Se a vent'anni si è ancora considerate ragazze.
Fatto sta che sta mattina, appena sveglia, mio padre si è fatto trovare in camera mia e mi ha parlato del mio futuro marito.
Dovete sapere che il mio papà possiede un'azienda giornalistica qui nel Rhode Island, che purtroppo però sta andando nel fallimento.
Un uomo, nonché un direttore di un giornale prestigioso dell'Alabama , notando la piccola azienda, ha deciso di chiedere al mio vecchio di vendere, cosa che chiaramente lui non ha fatto, così il misterioso straniero, scoprendo la mia esistenza ha deciso di chiedermi in sposa.
In cambio?
Darà a mio padre la possibilità di diventare suo socio.
Peccato che, a mio parere, il contratto andrà a puttane appena Domian, questo è il suo nome, mi vedrà.
Non dico di essere brutta ma...insomma...è difficile riuscire ad accettarsi quando si assomiglia così tanto alla madre defunta.
Ho lunghi capelli scuri che formano piccoli boccoli irregolari sulle spalle, occhi luminosi azzurro cielo , pelle bianca, labbra rosee e carnose. Insomma sono anche abbastanza carina, se non si guarda il corpo, purtroppo l'altezza (sono a malapena 1.55) l'ho presa da mio padre, così come il fisico, simile a quello di mia nonna, fianchi abbastanza prominenti e seno prosperoso.
Molte ragazze della mia età pensano che avere delle tette grandi attiri i ragazzi, ma non è così, anzi, sono scomode, non riesco mai ad indossare nulla senza vedermi in modo inappropriato.
Non ho mai avuto un ragazzo, a scuola ero considerata la "principessina" perché vivevo nel mio mondo fatto di dolcezza, regalavo un sorriso anche al mio più acerrimo nemico (non che ne avessi).
Meno male che quando sono uscita dall'ambiente scolastico ho conosciuto Tamara, la mia attuale migliore amica.
Ecco, lei è il ritratto di come vorrei essere, simpatica, stravagante, con una personalità effervescente.
Ha caldi occhi color nocciola, lunghi capelli castani lisci come spaghetti, un fisico asciutto ed è alta uno e settanta, l'altezza da me tanto ambita e mai raggiunta.
Lavoriamo insieme in un negozio di abbigliamento, oltre a questo diamo una mano come "aiuto" fotografe in uno studio fotografico.
È un lavoro bellissimo, sopratutto per me, che amo l'arte in tutte le sue forme.
Ma ora sto tergiversando.
Stavamo parlando di Domian e del fatto che tra un'ora sarà qui. Verrà a mangiare da noi per conoscermi, visto che tra 5 giorni io e lui saremo marito e moglie.
Ho paura che sia un uomo calvo e con cattive abitudini ma a questo punto oramai è troppo tardi per farsi indietro. Amo mio padre e so che il suo giornale è la cosa più importante che ha.
Dopo aver perso la mamma si è legato all'azienda in modo indissolubile, cosa che, purtroppo, non ha fatto con me... ma nonostante tutto io continuo a volergli bene, anche ora, che mi ha praticamente venduta.
Osservo il mio riflesso nel grande specchio davanti a me, indosso un abito meraviglioso, il corpetto azzurro è decorato con motivi floreali, mentre dalla vita in giù diventa di una stoffa così leggera e vellutata da sembrare trasparente, ho pettinato i miei capelli castani che ora sono più mossi che mai e non mi sono truccata, volendo apparire semplice davanti a quello che diventerà mio marito.
Ai piedi non porto nulla, fin da bambina ho sempre odiato le scarpe, sono scomode e,se devo stare in casa, preferisco stare scalza.
Il leggero trillare del campanello mi riporta alla realtà, prendo i bordi del vestito e apro la porta della mia stanza, scendendo al piano di sotto. Sento delle voci provenire dalla cucina ed è lì che mi dirigo, con il cuore in gola per la paura di vedere l'uomo che mi avrà in sposa
:-Ah,eccola qui, Domian, lei è mia figlia Rosmarie, ma odia il suo nome, quindi tutti la chiamiamo Rose- Dice mio padre con voce emozionata. Distolgo lentamente lo sguardo da terra e lo punto sull'uomo di spalle davanti a me che si volta sentendomi arrivare.
Sento il cuore aumentare terribilmente quando incontro il suo sguardo, freddo, ammagliante, di un delizioso color nocciola, caldo, come cioccolato fuso. Ha i lineamenti duri e un accenno di barba, i capelli sono corti e mossi, come se si fosse appena alzato dal letto. Questo viso...farebbe impallidire qualsiasi artista, sento le dita tremare leggermente, ho voglia di ritirarlo, per sentirlo più vicino, per gustare ogni dettaglio della sua perfezione. Ha un fisico muscoloso e slanciato, mi sento sbiancare notando che sarà alto circa un metro e novanta
:-Piacere, Rose- la sua voce è calda quanto il suo sguardo, accarezza il mio nome con la lingua, come se fosse una parola che solo io e lui possiamo comprendere.
Allunga la sua mano, è affusolata, grande e virile. La stringo sentendomi attraversare da una scossa, i miei occhi vengono nuovamente catturati dai suoi e restiamo a guardarci per qualche attimo ancora
:-Allora, ora che vi siete presentati sediamoci, la pizza è arrivata- Con le gambe tremanti raggiungo la mia sedia che si sposta, Domian la stringe con le mani, facendomi segno di sedere, poi, nonostante per lui mio padre abbia apparecchiato dall'altro lato del tavolo, si siede accanto a me :-Oh vedo che già avete...ehm...Fatto amicizia- Dice mio padre imbarazzato:-Sua figlia è deliziosa- Domian sussurra di nuovo, ha qualcosa di erotico il suono della sua voce e il movimento delle sue labbra quando parla mi fa venire in mente un sacco di cose che non si dovrebbero pensare davanti al proprio padre
:-Meglio così allora!- Mi volto verso Domian e i suoi occhi catturano i miei, mio padre si alza per andare in cucina, così lui e approfitta per avvicinarsi a me, le sue labbra che sfiorano leggermente il mio orecchio, sento il suo respiro caldo solleticarmi il collo
:-Sarai mia...Non mi scappi-POV DOMIAN
Da quando l'ho vista ho sentito mancarmi il respiro,dalla descrizione del padre mi ero immaginato una ragazza nella norma, timida e silenziosa, invece mi ero ritrovato davanti una donna terribilmente affascinante. Era bellissima, un fisico perfetto, labbra carnose che qualsiasi uomo desidererebbe baciare ed era piccola di statura. È strano ma le ragazze basse mi hanno sempre affascinato terribilmente. Aveva i piedi scoperti e la immaginai camminare sui pavimenti della mia villa totalmente nuda. Tutto di lei emanava sesso ed io non vedevo l'ora che fosse mia moglie per renderla mia. Era la perfetta sottomessa, si vedeva da come arrossiva e tremava appena la sfioravo. Dovevo solo provare a resistere, non potevo farle del male e allontanarla da me :-Sarai mia...Non mi scappi-
Avevo sussurrato e lei, arrossendo, con un leggero tremore aveva annuito. Mia.
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Oscuro e meraviglioso
ChickLitRose, una ragazza normalissima di 20 anni, costretta a sposare un'affascinante sconosciuto. Domian, uomo ricco e senza scrupoli di 32 anni, decide di sposare una sconosciuta per ingrandire la sua azienda giornalistica. Due persone sconosciute, un ma...