Capitolo 4

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4. La casa

Appoggio la testa contro il finestrino della lussuosa auto su cui mi trovo, osservando attentamente lo scorrere dei paesaggi.
Inizialmente, appena scesa dall'aereo, alla mia vista era apparsa una città grande, che si era dimezzata man a mano che avanzavamo, lasciando spazio a campi, villette di campagna e ancora altri campi.
Spero di scorgere qualcosa di nuovo, ora, tre ore dopo essere atterrata.
Mio marito (mi fa ancora strano dirlo) è seduto accanto a me, che osserva con attenzione la strada davanti a se (vuota, oltretutto) come se da un momento all'altro possa apparire un bisonte cosa che,magari, qui può adirittura succedere.
Domian è perfetto al volante, sembra nato per guidare, le sue mani grandi e virili si adattano perfettamente al cambio che impugna con una mano.
Il suo volto è concentrato, i muscoli leggermente contratti per la concentrazione, con qualche goccia di sudore sulla fronte leggermente corrugata :-Domian...tranquillo, se distogli un attimo lo sguardo dalla strada non moriamo mica-
Le sue labbra si piegano in un sorriso mentre il suo sguardo color cioccolato fuso incontra il mio, mandando la mia mente KO.
Questi occhi...hanno qualcosa di selvaggio e proibito, mi sembra di poter vedere l'immagine di lui che si piega su di me e...
:-Siamo arrivati, casa dolce casa- Vengo bruscamente riportata alla realtà dalla sua voce tenebrosa che mi fa fremere per un istante, poi mi volto verso l'enorme villa che si estende davanti a noi.
È davvero imponente,le pareti esterne sono color sabbia, la maggior parte della casa è coperta da rampicanti con fiori color lilla, grandi finestre danno sul cortile grande e ben curato.
Dietro riesco ad intravedere una depandace e la piscina oltre ad altri edifici.
Tutto questo delimitato da una rete e da cespugli altri almeno due metri
:-È enorme- Domian scoppia a ridere, il mio cuore sobbalza per il suono piacevole della sua risata
:-E ancora non hai visto dentro- Parcheggia l'auto  (di fianco ad altre tre macchine, tutte nuove e fiammanti) e viene ad aprirmi la portiera. Scendo e la mia mano viene catturata dalla sua
:-Vieni, ti faccio fare il giro della casa- Sorride dolcemente e comincia a camminare, seguito a ruota da me che fatico a star dietro al suo passo veloce. L'interno della villa è qualcosa di meraviglioso, al primo piano ci sono la cucina, con un arredamento sobrio ed elegante, mobili laccati color nero su un muro grigio, decorato sul soffitto con una fantasia più chiara, una sala tv dai toni beige e caldi, un salotto, due bagni, una camera per gli ospiti, uno studio e una stanza adebita agli hobbie
:-In quella stanza poi c'è una scala che porta alla cantina dove tengo i vini e li c'è un'altro bagno e una stanza da letto, un tempo usata per i servi-
Domian mi guida per la casa con passo sicuro mentre io fatico a stargli dietro, spaventata da tanta grandezza.
Saliamo una scalinata di marmo e, al piano di sopra, ci aspettano altre stanze, tre per gli ospiti, ogni una con bagno annesso, due studi e una stanza per gli hobby.
Poi, dietro una porta scura che mio marito apre con sicurezza, appare la nostra stanza.
Il grande letto matrimoniale ha la testiera di legno nero, un colore che riprende le lenzuola e il grande armadio, i muri sono tinti di un color perla, tranne in alcune zone dove sono stati dipinti rami e fiori, tutto rigorosamente in nero.
La grande finestra da sul giardino, sotto di essa si trova l'enorme piscina e dietro ancora alcuni edifici
:-Quelli cosa sono?- Lui mi accarezza le spalle, sfiorando la mia pelle con le dita.
Cazzo è sleale, non avrebbe dovuto farlo :-In uno ci sono le terme e il centro massaggi, nell'altro la piscina al coperto divisa in tre zone..la zona calda-
Sussurra al mio orecchio, baciandomi piano sul collo
:-Quella tiepida- Lecca appena la pelle, lasciando una scia fino alla spalla
:-E quella fredda-
Soffia piano procurandomi brividi di piacere lungo tutto il corpo
:-Ti desidero...Rose, tu sei mia moglie ed io voglio passare la notte al tuo fianco- il mio desiderio aumenta a dismisura, vorrei buttarmi tra le sue braccia, subito.
Mi volto e in men che non si dica le sue labbra sono sulle mie, vogliose, fameliche.
Apro la bocca per lasciare accesso alla sua lingua che entra, unendosi alla mia in una danza proibita.
Gemo con forza mentre le sue mani cominciano ad accarezzarmi i fianchi, con sempre più forza,fa pressione con le dita, spingendomi contro il muro.
Avverto una piacevo fitta dove mi sta graffiando, così alzo le mani e le infilo tra i suoi capelli.
Mi toglie la maglietta, con lentezza disarmante, poi la butta a terra.
La osservo un attimo e poi sbianco, sentendo improvvisamente un dolore atroce alla schiena.
Mi ha graffiata. Lo dimostrano le scie di sangue sulla maglietta.
Lui segue il mio sguardo e si blocca, guardandomi negli occhi. Restiamo qualche istante a fissarci, lui ha paura che io scappi, si legge nel suo sguardo. Ma quello che ha fatto...Mi è piaciuto. Sorprendo entrambi alzandomi in punta di piedi per baciarlo con passione e lui ricambia, sbattendomi rudemente al muro :-Sei mia, stanotte finalmente, potrò dire che sei davvero mia moglie-
Sussurra al mio orecchio prima di fiondarsi di nuovo sulle mie labbra.

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