11. Il luna park
Osservo attentamente mio marito davanti a me, sembra scosso e, alla mia proposta di andare al Luna park, ha solo annuito meccanicamente.
Mi sento in qualche modo ferita dal suo comportamento ma non posso lasciarmi abbattere, piano piano questo uomo misterioso sta facendo breccia nel mio cuore ed io voglio conquistare il suo.
Gli sorrido dolcemente e entro in bagno, facendomi una doccia veloce e poi mi vesto con un semplice paio di leggins bianchi, una maglietta a maniche corte sformata con lo stampo di alcune rose, le mie vans a motivo floreale e una giacchetta sbracciata di jeans.
Poi i miei lunghi capelli castani li tiro su in una crocchia ordinata, tranne per qualche ciocca che ricade sul viso, privo di trucco.
Osservo il mio riflesso allo specchio e decido di mettere appena un filo di lucidalabbra, un po' di mascara leggero sulle ciglia superiori e poi coloro le guancie di rosso, dando alcuni pizzicotti.
Esco dal bagno sotto lo sguardo attento di mio marito :-Sei davvero bellissima, Rose- Sussurra con voce roca avvicinandosi lentamente a me.
Le sue mani si posizionano sulla mia vita, facendomi tremare pericolosamente le gambe :-Sai stavo pensando di cambiarmi colore di capelli...cioè intendo scurirli appena-
Domian mi osserva attentamente e poi le sue labbra si piegano in un sorriso dolce, mentre si formano due deliziose fossette ai lati della bocca. Possibile che non le abbia mai notate? Forse il fatto che mio marito sorrida poco é una giustificazione per il fatto che io non abbia mai visto quei due leggeri punti sulle sue guancie ma non ne sono poi così sicura
:-Si, per me puoi farti qualsiasi colore ti renda felice, ma promettimi che quel colore non sarà un rosa o un verde perché giuro che potrei morire-
Scoppiamo a ridere insieme, quando ad un certo punto lui mi spinge contro il muro e insinua una mano sotto la maglietta, mentre le sue labbra incontrano le mie
:-Domian...dobbiamo andare al luna park- Ridacchio e mi stacco a malincuore dalla sua presa, poi afferro la sua mano e con la testa faccio segno di avviarci
:-Certo che sei proprio una bambina- Sussurra mettendo il braccio attorno alle mie spalle con aria possessiva, io non gli rispondo nemmeno e, molto probabilmente dando conferma alle sue parole, gli faccio la linguaccia.
Saliamo in macchina, questa volta si tratta di una Chevrolet bianca, anche questa nuova fiammante. Dopo essere saliti lui avvia il motore, guidando fuori dal vialetto di casa
:-Sai, mi piace più questa macchina che l'audi- Domian si volta verso di me, osservandomi con i bellissimi occhi castani
:-Te ne intendi anche di macchine?- Sussurra interrogativo, con le sopracciglia inarcate per la sorpresa
:-Non tanto, ma mi piacciono le belle auto, le mie preferite sono le Volvo- Lui annuisce e osserva la strada davanti a se, con un piccolo sorriso che aleggia su quel viso meraviglioso. Ultimamente si è fatto crescere la barba e questo lo rende maledettamente eccitante
:-Vedrò di renderti felice- Arrossisco fino alla punta dei capelli e osservo le mie scarpe :-Non intendevo che devi comprarne una ma che...- Lui mi zittisce con un gesto secco della mano, voltando il viso verso di me
:- Qualsiasi cosa tu voglia io farò in modo che tu l'abbia, sono stato abbastanza chiaro?-
Annuisco piano e mentre lui torna a guardare la strada mi torturo le dita cercando di calmarmi, mi sento felice, euforica e per la prima volta nella mia vita, davvero amata :-Eccoci arrivati- Spalanco gli occhi, siamo in mezzo al nulla ma, in mezzo a centinaia di campi di grano, si estende un enorme luna park pieno di gente, ci saranno almeno mille auto parcheggiate e altrettanta gente che corre verso l'entrata del parco, in preda all'entusiasmo.
Posso distinguere la ruota panoramica, le montagne russe, altri giochi altissimi da cui provengono gridolini eccitati e poi ancora, il tunnel dell'orrore e quello dell'amore, bancarelle a non finire, chioschi con il cibo da cui proviene l'odore di patatine e poc corn, bambini eccitati che corrono senza tregua, una pista per pattinare, una piscina, alcuni giochi d'acqua, un tendone del circo e tanto altro.
Dopo aver parcheggiato scendo dall'auto, avviandomi all'ingresso con mio marito accanto.
È incredibile che in mezzo al nulla esista un posto così magico. Sorrido come una bambina mentre i miei occhi osservano ogni cosa, dalla biglietteria del circo, ai baldacchini dove la gente grida di tentare la fortuna per vincere premi che sono esposti, è pieno di persone, l'odore di cibo, sudore, grano è fortissimo ma mi regala un senso di pace e felicità. Prendo mio marito per mano e corro velocemente verso le montagne russe, sentendolo ridere dietro di me. Raggiungiamo l'ingresso dell' attrazione e ci mettiamo in fila come tutti gli altri, aspettando il nostro turno
:-Sei bellissima oggi, Rose, non ti ho mai vista tanto felice- Sussurra Domian al mio orecchio, prima di accarezzarmi dolcemente una guancia :-E lo sono anche grazie a te- Lui sorride e piega la testa per poggiare con dolcezza le sue labbra con le mie, mentre la sua lingua cautamente entra nella mia bocca, leccando il palato e poi incrociando la mia.
Mi separo da lui notando che è il nostro turno, così saliamo le scalette di ferro e ci avviamo lungo un percorso, per raggiungere un vagoncino rosso fiammante, un po' usurato dal tempo.
Entrambi ci sediamo sul sedile di pelle rovinata e poi tiriamo in dietro la sbarra di sicurezza. La sua mano incontra la mia, che stringe con forza. Il vagoncino comincia a salire i binari di legno bianco, con lentezza disarmante, siamo così in alto che si riesce a vedere tutto il parco, pieno di colori, persone, emozioni. Non riesco a finire di osservare con attenzione che il nostro vagoncino comincia a scendere, sferzando l'aria. Comincio a ridere mentre prendiamo velocità, Domian mi osserva e poi comincia a ridere anche lui, come un bambino. In pochi minuti finisce il giro e, a malincuore, scendiamo dal gioco e ci avviamo verso un altro
:-Allora mia cara moglie, cosa mi consigli?- Sussurra mio marito, è così felice che sembra quasi ubriaco
:-Tunnel dell'orrore- Lui sbuffa :-Ma io speravo in qualcosa di più romantico...-Scoppio a ridere e mi metto in punta di piedi per baciarlo
:-Questo ti basta?-
Lui scuote la testa :-No, ma mi accontenerò- Gli sorrido e mentre camminiamo noto una ragazza che prepara lo zucchero filato. Comincio a saltellare come una bambina e indico in quella direzione
:-Me lo prendi, me lo prendi? Per favore!- Domian sgrana gli occhi sorpreso e poi scoppia in una fragorosa risata, andando a comprarmi dello zucchero filato. Torna raggiante, con lo zucchero attorno al bastoncino di legno :-GRAZIE, TI AMO- Grido e poi mi tappo la bocca, in fretta, arrossendo come un peperone.
Dio mio si può essere così stupidi? Lui magari non prova nulla per me e..
:-Ti amo anche io-
Lo guardo sgranando gli occhi e poi sorrido come una scema, incamminandomi verso un altro gioco.
Ci sediamo entrambi su una barchetta a forma di braccio smembrato e, prendendoci per mano, partiamo lungo il tunnel, sfiorando l'acqua con le punte delle dita. É pieno di barchette davanti e dietro di noi eppure ho una paura esagerata che mi attanaglia lo stomaco, così quando parte la musica inquietante mi stringo di più contro mio marito
:-Te l'avevo detto che era meglio qualcosa di più romantico- Sussurra lui con aria altezzosa, così gli tiro un pugno sul braccio che lo fa esplodere in una risata :-Ahi, che male- Mi beffeggia, osservando il percorso davanti a se.
Ci avventuriamo in un'area più buia e quando esce uno zombie (chiaramente finto) comincio a piagnucolare, sotto lo sguardo divertito di Domian che non smette di ridere, stringendo la pancia con un braccio.
Finalmente il giro finisce, così ci avviamo verso un gioco più tranquillo.
La giornata passa così, tra sorrisi, scherzi, zucchero filato e tanto, tanto amore.POV DOMIAN
È stato il giorno più bello della mia vita. Non ho mai riso così tanto da quando sono tornato dalla guerra, Rose sta riuscendo, piano piano, a cambiarmi. Mi sento felice, amato e al sicuro. Okay, non che quella netta dia tanto sicurezza ma l'amo. Si mi sono innamorato di lei. E ora so che anche lei mi ricambia.
Il mio telefono squilla, così mi appresto a rispondere per non svegliare mia moglie che dorme nel sedile del passeggero,mentre torniamo verso casa :-Graymarck- Dico freddo e la voce dall'altro lato esplode in risolini, Clarisse, mia sorella :-Fratellino scusa il disturbo, ora sono occupata- Ancora altri risolini :-Ma volevo avvertirti che domani sera mamma e papà vogliono portare tutti a cena, quindi, domani alle sette al Madder, ricordarti, ma sopratutto porta tua moglie. Ciao ciao!- Il telefono mi viene chiuso in faccia ed io scoppio a ridere, è solito di mia sorella parlare a raffica senza aspettare alcuna risposta. Volto lo sguardo verso Rose e le accarezzo piano i capelli
:-Ti amo-*Spazio me*
Vi avevo promesso più romanticismo e infatti eccoci qui con questo capitolo! Il prossimo sarà altrettanto dolce, divertente, emozionante ed erotico. Se volete il prossimo capitolo basta raggiungere 40 like. Li raggiungiamo?
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Oscuro e meraviglioso
أدب نسائيRose, una ragazza normalissima di 20 anni, costretta a sposare un'affascinante sconosciuto. Domian, uomo ricco e senza scrupoli di 32 anni, decide di sposare una sconosciuta per ingrandire la sua azienda giornalistica. Due persone sconosciute, un ma...