Capitolo 10

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10. L'armadio

Alabama-27 anni prima

La tempesta esplode oltre alla grande finestra di vetro che si affaccia sul giardino, sono nascosto sotto il letto, con le lenzuola attorcigliate.
Le urla di mio padre rimbombano nelle mie orecchie, insieme al pianto continuo ed incessante dei gemelli.
Mi porto le mani alle orecchie e chiudo gli occhi, cercando di calmarmi in qualche modo. Mio padre è un militare, la notte, appena si addormenta, viene tormentato da incubi. Non so di cosa essi parlino ma ho tanta paura che un giorno me lo portino via.
Sono così fiero di lui, di ciò che ha fatto per la nostra patria, voglio diventare anche io un militare e partire per combattere. Mi piacciono le pistole, sopratutto quelle ad acqua. La guerra non è uno scherzo, lo so, gli incubi di papà lo dimostrano.
Ma io sono forte, proteggeró la mia famiglia, costi quel che costi.
Esco dal nascondiglio e, impugnando una pistola giocattolo, vado nella camera dei miei genitori
:-Mami non preoccuparti, ora ci sono qui io per proteggerti- Mia mamma mi sorride dolcemente e mi fa cenno di sdraiarmi nel lettone
:-Dai vieni a dormire piccolo- Non me lo faccio ripetere una seconda volta, salgo sul letto e mi infilo sotto le lenzuola. D'altronde ci sarà tanto tempo per diventare un eroe.

10 anni dopo quella notte...

Sono in fila da ore, le gambe tremano a appena per la stanchezza ma non mi muovo di un millimetro.
L'emozione è alle stelle, riesco a sentire il mio cuore che batte sempre più velocemente :-Domian Graymarck- Una voce metallica chiama il mio nome, così mi avvio verso la piccola baracca di metallo che sembra pronta a cadere da un momento all'altro.
Apro la porta e davanti a me si trovano due uomini in divisa che mi scrutano attentamente
:-Ti abbiamo osservato, durante gli allenamenti, e abbiamo scelto di farti partire per la prossima missione, hai 18 anni, sei uno dei più giovani qua dentro, ma meriti questa possibilità-
Dice uno dei due con voce sicura. Io annuisco stando attento a non mostrare il mio entusiasmo
:-Sei dentro, ragazzo- Annuisco e, dopo aver fatto il saluto militare, esco dalla baracca, saltellando
:-SONO UN MILITARE, COMBATTERÒ PER LA PADRIA- Alzo le mani al cielo e ringrazio mio padre per avermi aiutato ad esaudire il mio più grande desiderio.

Di certo non potevo sapere che due anni dopo sarei stato congedato,dopo aver visto le cose più terribili. In quel momento ero solo un ragazzino entusiasta e presto sarebbe tutto scomparso, lasciando solo un vuoto incolmabile.
Pochi anni dopo il mio ritorno scoprii che mio padre aveva creato un giornale tutto suo, così decisi di dargli una mano, prendendo poi il pieno controllo dell'azienda, elevandola così tanto da diventare IL giornale ufficiale dell'Alabama.

Oggi

Apro gli occhi osservando la figura nuda di Rose stesa sul mio letto.
Le accarezzo dolcemente un fianco con un piccolo sorriso che aleggia sulle labbra. Facendo attenzione a non svegliarla mi alzo dal letto, camminando scalzo lungo il corridoio.
Entro nella stanza degli ospiti e chiudo la porta dietro di me, girando la chiave.
Prendo un respiro, appoggiando la testa sul legno freddo, cercando di calmare i battiti incessanti del mio cuore.
Mi sto innamorando di Rose, ma devo ricordarmi chi sono e cosa ho fatto in passato. Raggiungo l'asse del parquet e la alzo facendo leva con le unghie, tirando fuori la chiave dell'enorme armadio. Prendo un respiro.
Un'altro.
Un'altro ancora.
Metto la chiave nel lucchetto e la giro, facendo uno schiocco leggero.
Le mie mani tremano, sono sudate, così come la mia fronte e il resto del corpo.
Ora o mai più.
Apro le ante e un piccolo singhiozzo mi esplode in gola

:-Amore dove sei?- La voce di Rose mi riporta alla realtà, mentre continuo ad osservare l'interno dell'armadio, con gli occhi lucidi e i pugni chiusi sul fianco
:-Arrivo amore- Chiudo tutto e nascondo la chiave, uscendo in fretta da quella stanza maledetta.
Rose è davanti a me, con le lenzuola attorno al corpo seducente e femminile :-Ho saputo che c'è un Luna park qui vicino, ci andiamo questo pomeriggio?- Annuisco leggermente e chiudo gli occhi.

Dimenticati. Di. Quel. Fottuto. Armadio.

*Spazio me*
Questo capitolo é solo un passaggio importante per la nostra storia, so che non vi farà impazzire ma aiuta a conoscere di più il nostro caro Domian. Ma l'armadio...cosa contiene? Lo scopriremo mai?

Preparatevi al prossimo capitolo, romantico e divertente. Continuo a 30 like.

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