RICHARD
«Dovevi girare a destra» rettificò Victoria, puntando un dito contro il navigatore della macchina «Stiamo sbagliando strada, Richard» mi sollecitò, insistendo ancora.
«So quello che faccio» girai il capo da una parte all'altra, prima di immettermi nella corsia «Conosco bene questa città anche se ci sono venuto solo una volta.»
«Bugiardo, non vuoi ammettere che ci siamo persi.»
Si sporse verso il navigatore, iniziando a reimpostare alcune coordinate. Inserì la via del nostro hotel e attese. «Aspetta, forse ci sono riuscita.»
La voce robotica parlò, indirizzandoci di dover fare inversione e tornare indietro. «Avevo ragione, visto?» dissi, sebbene fossi consapevole di aver fatto un errore.
«In realtà, avevo ragione io.»
Sbuffai.
«Ho sbagliato per colpa del navigatore, non è stato molto chiaro» mi difesi.
Victoria rise.
Cazzo, quella era la risata più bella del mondo e di tutto l'universo.Avremmo passato il nostro viaggio di nozze in Italia, più precisamente nella stupenda Verona. Ero già stato in quella città insieme a Peter durante i nostri anni di università.
Infatti, mi era piaciuta così tanto, che avevo proposto a Victoria di passare la nostra luna di miele proprio qui.
«Quanto manca?» chiese.
«Ancora un paio di ore, purtroppo» ammisi con un pizzico di stanchezza.
«Guido io, diamoci il cambio» disse, dandomi una carezza dolce sulla guancia.
«Sto bene, dico davvero» sorrisi «Ma se vuoi possiamo fare una sosta, avrei bisogno solo di fare due passi. Se non ricordo male, tra pochi chilometri dovrebbe esserci un'area di servizio.»
Per una volta, avevo ragione anche io.
Raggiungemmo il luogo e scendemmo dalla macchina. Mi distesi i muscoli, massaggiandomi con il palmo della mano la zona inferiore della schiena.
Quell'auto che avevamo affittato in aeroporto non era il massimo della comodità.
«Non importa se facciamo ritardo» Victoria si avvicinò, sfiorandomi il petto «Se non vuoi che guidi io, resteremo qui fino a quando non ti sentirai più riposato.»
«Amo quando ti preoccupi per me» bloccai il suo corpo tra il mio e la macchina. La feci adagiare con la schiena sulla portiera e le scostai i capelli castani dietro le spalle. Il mio pollice stuzzicò il suo collo, mentre i miei occhi non riuscivano a smettere di scrutarla. «Ma non vorrei fare tardi.»
Volevo passare altri momenti indimenticabile con lei.
«Ripeto che non importa» mi soffiò sulle labbra, distraendomi «L'importante è che siamo insieme, giusto?» mi diede un bacio veloce «Solo io e te» un altro senza approfondire il contatto.
«Non provocarmi, Victoria» autorizzai al mio ginocchio di divaricarle di poco le gambe. Strinse il tessuto di tutte e due le maniche del mio maglione nero e prese un respiro profondo. «Altrimenti mi costringerai a fare lo stesso con te.»
«Sarei curiosa di sapere in che modo.»
Diedi uno sguardo svelto, accertandomi che non ci fosse nessuno nei dintorni, e tornai a osservarla.
«Non vuoi saperlo davvero» sussurrai, infilando una mano dentro la sua maglietta. Giocherellai con la chiusura del reggiseno e vidi la sua schiena inarcarsi a causa del mio tocco insistente. «Dico bene?»
«Fammi guidare, Richard» annaspò sulla mia bocca.
Provocarla era il mio gioco preferito. «Dovrai aspettare, Fiamma.»
«Sei uno stronzo.»
«Però?»
Questa volta mi baciò. «Però, ti amo.»
Mi abbassai, afferrandola dalle cosce, e permisi ai nostri visi di trovarsi alla stessa altezza. Baciai la punta del suo naso, l'angolo della bocca e tracciai una linea invisibile con le labbra lungo la sua mandibola piacevolmente calda di eccitazione.
«Siccome mi ami, possiamo partire anche ora.»
Entrambi prendemmo un grande respiro di liberazione non appena intravedemmo il nostro hotel, situato proprio in centro città. Non era stato facile trovarlo, ma dopo giorni interi di ricerca su internet ci eravamo riusciti.
Dopo aver parcheggiato e fatto il check in, ci dirigemmo in camera. Dalla nostra stanza, la vista era davvero impressionante.
Il delicato paesaggio autunnale si mostrava davanti ai nostri occhi e il corso storico di Verona era letteralmente sotto di noi. Victoria uscì in balcone, aggrappandosi alla ringhiera, e rimase a osservarsi intorno. Fissava ogni dettaglio con stupore e gioia, con naturalità ed emozione.
Amavo la semplicità che possedeva nel trasmettere ogni lato del suo carattere. «Ti piace?» domandai, abbracciandola da dietro e poggiando il mento sulla sua spalla.
«È tutto magnifico» girò il viso, scontrando il naso al mio «Grazie, amore.»
Mi impossessai dei suoi fianchi, facendola voltare davanti a me. Mi ero trattenuto fin troppo durante il viaggio.
Cercai di attirarla il più possibile, invadendomi della sua bocca. Il suo sapore mi inebriò, proprio come anche il suo profumo.
Con la lingua, stuzzicai il suo labbro inferiore, e sperai decidesse di ricambiare il mio bacio.
«Forse, dovremmo...» provò a parlare, nonostante stessi smorzando il suo respiro «...entrare» concluse, sfinita.
Mi spinse, facendoci entrare di nuovo in camera.
«Queste ore sono state così stancanti» mormorai, sfilandole la maglietta e lasciandola ricadere sopra il pavimento. Accarezzai la sua pelle con i polpastrelli e guardai ogni centimetro del suo corpo. «E ormai si è fatto tardi, quindi propongo di girare Verona da domani.»
Victoria si stese sul materasso, tirandomi insieme a lei. Mi posizionai tra le sue gambe ancora avvolte dai pantaloni e iniziai a darle dei dolci baci umidi su tutto il busto.
Mi fermai qualche secondo in più sul suo costato, lisciandole il tatuaggio Tu riesci a brillare anche da sola. Si era segnata una mia frase sulla pelle.
Sbottonai i suoi pantaloni e li sfilai. Osservai il suo corpo coperto con solo l'intimo addosso e tornai a baciarla sulle labbra con veemenza.
Fortificò la presa tra i miei capelli e udii i suoi ansimi echeggiare nelle orecchie.
«Cazzo, Victoria» gemetti, impaziente «Se continui a guardarmi così...»
«Fallo» mi interruppe, tremando sotto di me «Qualsiasi cosa, ma fallo.»
Non me lo lasciai ripetere due volte.
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Anima di Fuoco
RomanceLEGGERE PRIMA ANIMA DI GHIACCIO, QUESTA È UNA NOVELLA Sono passati alcuni anni da quando Victoria e Richard hanno ammesso i loro sentimenti. I due si sono salvati a vicenda. Hanno allontanato i propri timori e paure. Hanno superato numerosi ostacol...