Capitolo 1

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Secondo i medici il mio risveglio è avvenuto circa dodici ore dopo l'incidente, ho subito un lieve trauma ma niente di grave fortunatamente e ho un polso slogato mi informa un'infermiera in camice bianco, sta scrutando con attenzione la mia cartella clinica. " Devo farti alcune domande di base come nome, età, cittadinanza e così via .Te la senti di parlare o hai  bisogno ancora di riposo?" mi dice continuando a sfogliare le pagine. Sinceramente sono a pezzi ma decido comunque di risponderle " no,  ce la faccio" mormoro a voce bassa. Lei farfuglia qualcosa di indecifrabile e poi attacca con l'identikit "come ti chiami?".

"Sono Harry, Harry Styles e lei? Qual è il suo nome?".

"Hei sono io quella che fa le domande qui".

Odio le persone altezzose.

"Comunque sono Ellen, e puoi darmi anche del tu se vuoi".

" Okay Ellen" le sorrido. Ora che la guardo meglio mi sembra un volto famigliare, non so , è come se avessi già visto questa donna. E' bruna, non molto alta ma neanche tanto bassa, nella media e indossa una paio spesso di occhiali da vista che a me sembrano tanto dei binocoli ... sto parlando con una talpa. Mi scoppia una risata involontaria.

"Cosa c'è di da tanto divertente da ridere ?"

"Nulla, proprio nulla" mi fulmina con lo sguardo ma faccio finta di ignorare.

" Continuiamo con le domande, allora, quanti anni hai?"

" 21" mi guarda come se avessi appena evocato il diavolo ,è sbalordita. Però effettivamente ha ragione, dimostro almeno tre anni in meno rispetto alla mia età. Me l'hanno sempre detto.

"Sentiamo Harry da dove vieni?"

" Da Holmes Chapel una cittadina nel Cheshire"

"E si può sapere cosa ci fai in Scozia!"

"In Scozia? Cosa? E' assolutamente impossibile. " sono sotto schock ,davvero, non pensavo di essermi allontanato tanto da casa.

" Sei a Blackford vicino Edinburgo ,Harry" ora svengo, lo giuro, credo di sentirmi male.

" Qualcosa non va?".

No, niente. Solo che un ragazzo che non avevo mai visto prima di due mesi fa mia ha trascinato nel suo pick up per fare una viaggio..aspetta "LOUIS!"

"Chi?" mi chiede con aria perplessa.

"Come chi? Cazzo, Louis , il ragazzo che viaggiava con me!"

" Ah.."

Ah? Seriamente è tutto quello che ha da dirmi  questa stronza. Dopo quello che mi è appena capitato quello che non riesce a parlare dovrei essere io non lei! Merda sto impazzendo.

" Dov'è?" mi alzo di scatto, mi fa male tutto, Hellen appoggia le sue mani sulle mie spalle e sospira. " Dov'è?" ripeto alzando il tono di voce.

" Harry ,mi dispiace. Lui è.." sento la sua voce spezzarsi tra i singhiozzi.

Sento le lacrime rigare il mio volto. Sono un uomo gli uomini non piangono. Ma non riesco a trattenermi.

" ...lui è in coma"mi dice chiaramente dispiaciuta.

No. No .No.  

Il mondo mi sta cadendo sulle spalle, è un peso che non  riesco a sorreggere. Non ci credo. Il mio Louis. La mia ancora. Perché non è successo a me?

" Harry non dire così" in quel momento mi  rendo conto di star  pensando ad alta voce.

"Dov'è lui adesso" chiedo in preda alla disperazione. Serro i pugni con forza.

"E' in una stanza di quest'ospedale, ma non può ricevere visite almeno per i prossimi giorni".

Le gocce salate bagnano la mia maglia sporca e strappata. Sento una mano che mi  accarezza la schiena: è Hellen.

" Harry può risvegliarsi. Non perdere le speranze. La speranza è l'ultima morire "

" Cazzate" .

Inizio a predere pugni il letto con violenza. Voglio svegliarmi da quest'incubo.

On The Road AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora