Capitolo 9

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Rimasi come paralizzato con il cellulare in mano. Pensavo di aver sbagliato a leggere, ma ovviamente non era così. Louis era gay. Non ci potevo credere. Immaginavo che fosse stato uno sciupa femmine, e invece no.

Non me lo aspettavo proprio.

Arrivato a casa trovai mia sorella stesa sul divano che chattava delle amiche. Appenami  vide sorrise, subito dopo  la preoccupazione si fece spazio sul suo viso.

" Harry che hai? Sei pallidissimo!"

" Ho scoperto il suo segreto" dissi con un filo di voce

" Oddio!" urlò " dimmi tutto assolutamente"

Io non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto, le parole uscivano in modo confusionale dalla mia bocca.

Gemma si rese conto della mia situazione, quindi mi fece sedere su una sedia e versò dell'acqua nel mio bicchiere.

" E' stato tradito dalla ragazza?" ipotizzò

" Oppure ha picchiato un nerd?"

Scossi il capo.

" Questo gioco non può durare per sempre..sputa il rospo!"

" Lui e gay"

"Ah" mi rispose " E cosa c'è di tanto scandaloso?"

Effettivamente aveva ragione non c'era nulla di assurdo. Semplicemente non me lo aspettavo. Ecco tutto.

" Non lo immaginavo" ammisi

" Ha detto al suo migliore amico di essere innamorato di lui" continuai

" E' un ragazzo con le palle allora" mi disse lei con una certa ammirazione.

" Penso di si" sorrisi. Aveva avuto coraggio. Non è da tutti. Ammettere la verità, a volte è molto più difficile che mentire.

" Domani come mi devo comportare?" chiesi

" Stagli vicino. Aiutalo se ne ha bisogno. Avrà una confusione in mente, poverino."

" Okay" dissi dirigendomi verso la scrivania della mia camera. Cacciai dalla tasca la mia lista e l'aggiornai.

2 Amare una ragazza . Scoprire il suo segreto✔

La mattina seguente mi svegliai nettamente in ritardo. Avevo 20 minuti per lavarmi, vestirmi, mangiare e uscire. Perfetto.

Indossai i primi vestiti che trovai nell'armadio e mi fiondai giù per le scale. Presi la macchina e imboccai la strada per la scuola. Meno male che quello sarebbe stato il mio ultimo anno. Non ce la facevo più.

Durante il tragitto vidi un ragazzo camminare a testa bassa lungo il marciapiede alla mia destra. Era Louis. Istintivamente accostai, uscii dall'auto e saltai letteralmente addosso al mio compagno, il quale ricambiò subito l'abbraccio.

" Vuoi un passaggio?" gli proposi

Lui annuì semplicemente. Salimmo insieme nel mio pick up, io al posto di guida e lui sul sedile del passeggero. Fissava fuori dal finestrino ignorando completamene la mia esistenza. Mi aspettavo almeno un grazie da parte sua, ma niente.

Il silenzio fu interrotto dalla sua voce solo quando fummo giunti davanti l'ingresso dell'edificio.

" Perché l'hai fatto?" mi domandò

" Cosa?" chiesi non sapendo se si stesse riferendo all'abbraccio o allo strappo che gli avevo dato.

" Mi hai abbracciato, o sbaglio?" disse quasi scocciato

" Si" risposi " L'ho fatto senza pensarci scusa"

" No, non devi scusarti" stava sorridendo " Anzi mi ha fatto piacere"

" Visto? Sono rimasto, te l'avevo detto che ti potevi fidare"

" Grazie"

"Figurati" ero felice.

" Comunque il racconto non è finito" riattaccò lui. " c'è tanto che non sai"

" Sono un ottimo ascoltatore" dissi

" Non ne avevo dubbi" mi rispose scendendo dall'auto.

Avevo il presentimento che qualcosa nella mia vita sarebbe cambiato. Cosa non lo sapevo , però.

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