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Jimin's pov
Ad ognuna delle sue lezioni cercavo di non guardarlo per niente. Cercavo solo di concentrarmi sulla sua voce per poter prendere degli appunti e comprendere la materia.

Non potevo guardarlo o non avrei appreso nulla.

Nonostante tutto non potevo mentire a me stesso. Ero attratto da lui, ma la cosa non poteva funzionare per svariati motivi. Il più grande era per il fatto che lui fosse un professore e io uno studente. Se avessimo avuto una tresca e fosse stata scoperta non sarebbe finita bene per nessuno dei due.

A ogni sua lezione mi mettevo in una delle sedie più esterne così da essere pronto appena finita la lezione a scappare a gambe levate.

Lo evitavo come la morte. Non volevo parlarci o probalmente avrei detto o fatto qualcosa di sbagliato.

-bene, ho letto i vostri saggi che avete consegnato la settimana scorsa e devo dirvi che sono sorpreso. Ognuno di voi ha un modo proprio di esprimersi e devo dire che questo aspetto mi piace. Mi piace che dai vostri scritti si capisca chi siate. Detto questo c'è una novità. Il direttore mi ha informato di un progetto molto interessante a cui io ho iscritto tutta la classe, quindi la partecipazione è obbligatoria. Si tratta di scrivere un saggio su una esperienza che vi ha insegnato qualcosa. Può essere qualsiasi cosa, ovviamente deve essere scritto perfettamente e chi vincerà avrà la possibilità di incontrare alcuni degli autori più in voga e famosi del momento e non. Credo sia una incredibile possibilità e spero che ne approffittiate al meglio. La consegna è per la prossima settimana. Date il massimo.-disse Jungkook spiegando brevemente la cosa prima di congedarci tutti.

Aveva ragione. Era una grande opportunità che non avrei dovuto lasciarmi sfuggire.

Non tutti i giorni capita di avere la possibilità di incontrare i grandi nomi della letteratura dovevo farcela e per farlo dovevo purtroppo chiedere aiuto. Probabilmente significava mettere un piede nella fossa ma dovevo ottenere quel posto.

Così, dopo aver preso le mie cose, mi avvicinai alla cattedra di Jungkook dove lui stava preparando le sue cose.

-ehm....professore-dissi gentilmente volendo morire subito dopo.

-le serve qualcosa signor Park?-chiese lui osservando velocemente alcuni studenti ancora presenti.

-ecco, se è possibile vorrei qualche informazione in più su questo concorso. Sa vorrei diventare uno scrittore e vorrei sfruttare al massimo l'opportunità che ci sta dando.-dissi un po in ansia attendendo la sua risposta.

-certo Jimin sarei felice di aiutarti. Facciamo stasera a casa mia?-chiese cambiando improvvisamente modo di parlare. Mi voltai alle mie spalle, notando come eravamo rimasti soltanto noi due.

-ehm...non so se è il caso a casa tua-risposi dandogli del tu involontariamente.

-avanti non fare il bambino. Vuoi il mio aiuto? te lo sto offrendo-rispose lui pronto ad andare.

-ok va bene ma niente scherzi-dissi puntandogli il dito contro per avvertirlo.

- va bene, dammi il telefono che ti scrivo il mio indirizzo-disse e io lo feci ingenuamente vedendolo digitare qualcosa e poi qualcosa ancora rendendomi conto subito dopo che avesse chiamato il suo numero con il mio cellulare per avere il mio numero.

Appena finito di fare i suoi comodi me lo diede indietro, dicendomi che mi avrebbe scritto un messaggio con l'indirizzo e tutte le informazioni su orario e cose varie.

Mi morsi il labbro inferiore cercando di non pensare che probabilmente mi stavo scavando la fossa da solo.

Il mio Insegnante segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora