Jimin's pov
-allora per scrivere un buon saggio la prima cosa da fare è chiarirsi le idee-mi disse e io lo guardai con attenzione. Sapevo quello che diceva ma ascoltarlo una volta in più non mi avrebbe fatto di certo male. Anche se a dirla tutta non stavo ascoltando molto, troppo preso ad ammirare il suo corpo.Fuori dall'università era un'altra persona, come avevo già appurato al nostro primo incontro.
A lezione veniva sempre vestito di tutto punto, trattando tutti con rispetto e gentilezza. A casa invece era più casual indossando vestiti comodi e mettendosi a suo agio.
In quel momento infatti ero ammaliato da lui. Aveva indossato un pantalone della tuta grigio e una canotta nera sopra che lasciava in mostra tutto: i suoi tatuaggi, i suoi muscoli e il suo corpo.
Dovevo ammettere che quasi quasi mi stavo eccitando a guadarlo. Taehyung mi avrebbe sicuramente detto di provarci e portarmelo a letto ma per quanto volessi farlo non avrei potuto.
Dovevo ricordarmi che lui era il mio professore e io il suo studente. Non poteva succedere.
-inizia scegliendo l'argomento che vuoi trattare e poi fare una scaletta di tutti i punti che vuoi includere nel tuoi scritto. Hai già scelto il tuo argomento?-chiese d'improvviso risvegliandomi dal mio stato di trance.
Sbattei le palpebre un paio di volte guardandolo, non avendo la minima idea di ciò che avesse detto fino a quel momento.
Non risposi non sapendo cosa dire esattamente.
- Jimin? Mi stai ascoltando?-chiese e sentii l'imbarazzo crescere. Dovevo restare calmo e concentrato.
Mi morsi il labbro inferiore per un secondo per la frustrazione, annuendo subito dopo.
- ah si? Cosa ho detto fino adesso?- mi chiese prendendomi in castagna.
Non ne avevo idea ma provai a sparare a caso sperando di prenderci almeno un Po.
-del mio scritto, del saggio-dissi rimanendo vago vedendolo aggrottata le sopracciglia, alzandone poi una.
-esatto di come tu sappia scrivere bene e tu sia promettente- disse serio e convinto tanto che gli diedi ragione credendo di averla scampata.
Chiuse gli occhi sospirando prima di guardarmi nuovamente e parlare.
-posso sapere a che stai pensando? Non sei attento per niente. Se mi avessi ascoltato davvero sapresti che ti parlavo di come costruire al meglio un saggio.-disse prendermi alla sprovvista.
Ero fottuto che cosa avrei potuto dire per tirarmi fuori da quella situazione?
Non ne avevo idea così rimasi ancora una volta vago.
-scusami....io...ho litigato con un amico e ci penso troppo....ora staró più attento lo prometto-dissi prendendo di nuovo la penna in mano pronto a scrivere.
Lui riprese a parlare, riprendendo da dove si fosse interrotto. Io ancora una volta non riuscii a concetrarmi avendo il suo braccio tatuato davanti agli occhi.
Mi persi di nuovo ad osservarlo.
-quindi per questo è importante tenere conto di gatti volanti e barche musicalmente attive-disse fermandosi voltandosi a guardarmi.
Mi ci volle un attimo a realizzare le sue parole trovandola assurde. Gatti volanti e barche musicalmente attive?
-cosa?-chiesi alzandosi il viso vedendolo già a fissarmi con un ghigno sul viso.
Lo guardai come a chiedere cosa volesse con quello sguardo e lui sembró capirlo.
- Mi stai mangiando con gli occhi-disse ghignando ancora di più posando una mano sulla mia coscia per avvicinarsi a me.
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Il mio Insegnante segreto
Hayran KurguPrequel "Tienimi con te" Jimin ha sempre avuto il grande sogno di diventare uno scrittore affermato. Jungkook, affascinante professore di letteratura, lo spronerà così che possa raggiungere il suo obiettivo. Tutto è frutto della mia fantasia Conte...