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Jimin's pov

Jungkook
Vieni nella mia aula devo parlarti di una cosa

Rilessi più volte quel messaggio di Jungkook. Dire che fossi in ansia era riduttivo. Cosa doveva dirmi di così importante da volermi vedere subito nella sua classe così.

Che volesse lasciarmi?

Rimasi a fissare il legno della porta per qualche minuto incapace di farmi coraggio ed entrare.

Avevo davvero paura di perderlo.

Mentre riflettevo sulle varie possibilità mi arrivó un altro messaggio e vidi che fosse proprio lui.

Jungkook
Tra quanto arrivi?

Jungkook
Se non riesci ora vado a pranzo e poi parliamo

Jungkook
Fammi sapere

Mi morsi il labbro decidendo di volermi togliere subito il dente. Se doveva finire volevo farlo in fretta.

Jimin
Sono qui

Risposi per poi aprire la porta e richiederla alle mie spalle.

Lo vidi seduto sulla sua sedia quando mi vide e sorrise.

Si alzò vedendomi incontro, chiudendo la porta a chiave per baciarmi liberamente.

Io ricambiai confuso assecondando il tutto.

-mi sei mancato-mi disse sorridendo prendendomi per mano portandomi verso la sua cattedra. Si sedette di nuovo facendomi sedere sulle sue gambe.

Io lo guardai attendendo le sue parole che non tardarono ad arrivare.

- ti ho fatto venire qui per darti una notizia....sei tra i tre finalisti per il saggio-disse e io sorrisi aprendo poi la bocca per lo stupore.

-davvero?-chiesi e lo vidi annuire.

Di slancio mi lanciai sul suo collo abbracciandolo forte. Lo riempii di baci per la felicità ridendo insieme come due bambini.

-te lo meriti piccolo, vedrai che riuscirai a vincere. Inoltre il vincitore verrà annunciato alla festa con i grandi scrittori dove gli verrà assegnato anche un premio in denaro-continuó lasciandomi ancora più sorpreso.

- Cosa un premio in denaro?-chiesi confuso non sapendo questa cosa.

- Si non è una cifra enorme saranno circa 500.000 won però non sono male alla fine per uno studente-mi disse e io annuii concorde con lui.

-grazie-dissi baciandolo vedendolo guardarmi confuso.

-per cosa?-mi chiese spostandomi una ciocca di capelli dal viso guardandomi con amore.

-per avermi convinto a partecipare al concorso e per essere entrato nella mia vita. Ti amo-dissi di slancio baciandolo subito dopo a stampo.

-ti amo anche io piccolo-rispose lui baciandomi ancora questa volta più profondamente e con più passione.

Venimmo in un secondo travolti da quel bacio tanto che lui mi prese in braccio facendomi sedere sulla cattedra dietro di me, ponendosi tra le mie gambe.

-quanto vorrei fare l'amore con te adesso amore ma...siamo in pubblico...in una scuola....e...-cercó di dire ma lo zittii baciandolo di nuovo a stampo.

- dovremmo fare piano allora-risposi con un ghigno sul viso accendendo in lui subito la voglia.

In pochi attimi ci ritrovammo completamte nudi all'interno della sua aula chiusa a chiave.

Nonostante fossimo in pubblico eravamo solo noi due.

Senza ulteriori indugi, preparò la sua erezione rendendola dura e dopo aver indossato il preservativo entró in me con una spinta decisa e secca.

Urlai di piacere soffocando tutto nella mia mano che misi davanti alla bocca per soffocare un Po i miei gemiti.

Lui sorrise beffardo iniziando a spingere da subito senza pietà in me.

-dovresti essere abituato alle mie dimensioni ormai amore-mi sussurró accompagnando le sue parole ad una stoccata più forte e profonda.

Erano passati pochi minuti ed io ero già al limite. Come era riuscito ad accendermi lui in un secondo nessun o ci era mai riuscito.

Continuó a spingere per un Po finché non trovó la mia prostata facendomi urlare di più.

Ghignó baciandomi mentre continuó a colpire ripetutamre quel punto.

- io...io...-cercai di parlare ma non ci riuscii per il troppo piacere ma lui capii comunque quello che avrei voluto dire.

Portó una mano in mezzo ai nostri corpi ad afferrare la mia erezione iniziando a masturbarmi energicamente.

Buttai la testa all'indietro per la doppia stimolazione venendo pochi attimi dopo copiosamente.

Mi lasciai cadere sulla cattedra mentre lui continuò a spingere in me fino a venire anche lui.

Con il fiato corto uscì da me sedendo qualche attimo sulla sedia dietro di lui per riprendersi dall'intenso orgasmo appena avuto, come feci io sdraiato sulla cattedra.

Dopo pochi istante sentii le sue mani toccarmi e pensai che non fosse ancora sazio tanto che mi portai semi seduto per fermarlo rendendomi conto che mi stesse soltanto pulendo dallo sperma.

Sorrisi lasciandolo fare per poi rivestirci entrambi.

Il mio Insegnante segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora