Il Natale si avvicina, ancora un giorno e Jane avrebbe fatto la sua mossa con Maura. È da tempo che riflette sulla sua vita e su come si migliorata dopo l'incontro con questa splendida donna. Vuole che Maura abbia il suo momento speciale, vuole fare l'amore con lei e portarle via la verginità non come si toglie un cerotto, ma amandola e venerandola per l'immenso dono che le sta facendo concedendosi a lei completamente.
Per questo, sono giorni che sta organizzando qualcosa di speciale. L' unico problema è Armonie, non sa con chi lasciarla e vuole davvero che Maura abbia il suo momento speciale, così si ritrova a riconsiderare la sua posizione risguardo un'eventuale baby Sitter. Le scoccia lasciare sua figlia con un estraneo ma ne avrebbe discusso con Maura, magari lei conosce qualcuno di davvero fidato. Ha cercato su internet come organizzare la serata perfetta, ma non vuole davvero tutti quei cliché da film rosa, deve essere speciale ma non scontato. Dopo aver rimuginato per ore decide di farsi guidare dall'istinto. Dopotutto Maura non vuole essere impressionata, vuole soltanto lei, cosa che le ha ribadito in mille modi.
Finito il lavoro ha due settimane di ferie, può concentrarsi sugli studi e passare un po' di tempo con la sua piccola famiglia.
Anche Maura è in tumulto. È il suo primo Natale con Jane e la piccola e vuole che tutto sia assolutamente perfetto. Non sente la sua famiglia da un po' e decide di chiamarli onde evitare improvvisate.
I suoi genitori sono in Svizzera per le vacanze invernali, l'hanno invitata ad unirsi, ma Maura ha altri piani. Si prende dei giorni di ferie, anche se è reperibile in caso di emergenza.
Prende la piccola con sé quella mattina, mentre Jane è al lavoro per comprare gli ultimi regali prima di Natale. Svaligia un negozio di giocattoli e abiti per bambini, vuole solo il meglio per Armonie. Ovviamente non si è scordata delle sua ragazza. Ha scelto per lei una bellissima collana di diamanti, appena la vede pensa a quanto sarebbe deliziosa sul collo da cigno di Jane.
Mentre si gode quella giornata, Jane la chiama al cellulare, vuole avvisarla che il suo capo le ha confermato le ferie e che quello è il suo ultimo giorno di lavoro, per vedersi poi dopo l'epifania.
Maura è felice di poter passare del tempo con la sua famiglia, è eccitata e terrorizzata allo stesso tempo. Non ha mai avuto un Natale, come dire, normale e spera davvero di non aver esagerato con gli acquisti, ma vuole che sia tutto perfetto.
È quasi mezzogiorno e decide di mangiare un boccone. Armonie si è addormentata nel passeggino. Fa freddo ma non c'è vento. Si mette a sedere vicino ad un ampia vetrata, che da sulla strada. Ordina una zuppa di cereali con pane azzimo e qualche biscotto al cioccolato nel caso la piccola si svegli affamata.
È piacevole mangiare ed osservare le persone camminare infagottate. Le è sempre stato di conforto osservare la gente camminare, vedere con quanta decisione e sicurezza si muovono nel flusso sapendo esattamente dove andare. La fa sentire parte di qualcosa di grande. Mangia la zuppa con gusto, è davvero affamata.
"Maura?" Una voce che non sente da anni le fa bloccare il cucchiaio a mezz'aria mentre guarda l'imponente figura stabilirsi davanti a lei.
"Ian?" Sussurro facendo quasi cadere il cucchiaio. L' uomo non ha perso il suo fascino con gli anni, ma ciò che ha provato per quest' uomo un tempo ha un sapore insipido rispetto a quello che ora sente per Jane.
"Ti credevo ancora in Somalia, che ci fai qui?" In un gesto di proiezione avvicina il passeggino alla sedia. Ian le sorride ma rimane un attimo basito nel vedere Maura con un bambino.
"È tuo figlio?" Guarda curioso cercando di scrutare il viso del piccolo oltre la copertina.
"È la figlia della mia ragazza..." rispondo in modo pratico. Non ha davvero voglia di dare spiegazioni. Ian sa delle sue inclinazioni, cosa che non lo ha mai turbato durante la loro burrascosa relazione.
"Sono felice tu abbia qualcuno, anche io ho qualcuno: si chiama Taylor e lavora con me in Africa, ti piacerebbe!". Maura si pulisce la bocca con il tovagliolo e si alza dal tavolino. Non ha davvero più appetito.
"Beh, spero ti dia ciò di cui hai bisogno, visto che mi hai lasciato perché non volevi aspettare..." ribadisco stizzita mentre prendo il passeggino per allontanarmi.
"Dai Maura, non era così, tu non volevi essere intima con me, cosa avrei dovuto fare?". La donna si volta seccata. Quanta presunzione.
"Da vero uomo avresti dovuto avere pazienza! Avevo vent'anni Ian, ero inesperta su tutto e tu mi hai buttato via dopo solo un mese di relazione perché non volevo compiacerti!" Sbotto sull'orlo delle lacrime. Dio, dopo tanti anni quest' uomo ha ancora la forza di destabilizzarmi.
Il suo piccolo sfogo sveglia la piccola che comincia a piangere. "Oh, no tesoro, tranquilla, Mo è qui amore..." la prendo in braccio.
Ian rimane di stucco, vedere Maura con in braccio un bambino ha su di lui la stessa forza di una rivelazione. Per un attimo si ritrova a pensare a come sarebbe stata una vita con Maura.
"Devo andare! Si sta facendo freddo e Armonie deve mangiare...vorrei poterti dire che è stato bello rivederti, ma sai che non so mentire, addio Ian, stammi bene!" Mi allontano seccata con Armonie tra le braccia.
STAI LEGGENDO
L'inganno dell'amore
FanfictionJane è stata colpita al cuore. Tutto quello che aveva le é stato portato via in modo violento e brutale e si sta smarrendo...E se quando Maura ha conosciuto Jane, questa fosse una vera prostituta? Una donna giovanissima ma di classe, raffinata, sexy...