Rassicurazioni

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"Non sapevo avessi figli?" Chiede la donna scostando la copertina per vedere il bambino. "È la figlia della mia ragazza, per favore puoi visitarla?" Domando in ansia. La donna annuisce "Venite con me!". Jane e Maura la seguono in silenzio dentro una stanza quasi vuota. "Non è molto etico passare davanti agli altri, ma diavolo, se questo ospedale è tra i migliori del paese è anche grazie ai tuoi soldi! Non sono ipocrita da fare finta che questo non serva. Dai, dammi la piccola che la visito!" Ordina prendendo il fagotto dalle mani di Maura. Mette la piccola sul lettino e le osculta il petto. Jane sta impazzendo dalla tensione. Dopo una visita approfondita, la dottoressa conferma i dubbi di Maura. Armonie ha una brutta bronchite, ma nulla di serio con la terapia giusta sarebbe guarita tranquillamente. "Te l'ho detto che sarebbe stata bene!" Sorrido sollevata prendendo Armonie in braccio avvolgendola bene nella coperta per tenerla al caldo. Jane esce dalla stanza singhiozzando. "Scusa l'improvvisata Brenda, ma questa bambina è preziosa per me..." la guardo con le lacrime agli occhi. La collega le si avvicina e le sorride. " Anche la madre, vedo..." sottolinea facendole l'occhiolino prima di allontanarsi. Maura va alla ricerca di Jane e la trova appoggiata al muro del corridoio che si tiene la testa tra le mani. "Hey..." sussurro avvicinandosi piano. "Scusa Maur...io..." bisbiglia a testa china. Maura non dice nulla e mette Armonie nelle braccia di sua madre. "Non devi dire nulla, tua figlia starà bene, dai andiamo a casa!" La incoraggio con un cenno del capo. "Nostra! Lei è anche tua Maura...se non fosse stato per...io..." singhiozzo stringendo la bambina al mio petto. "Shss...andiamo a casa amore, abbiamo il nostro primo Natale da festeggiare
Armonie dormirà tranquilla e noi ci godremo questa serata insieme!" Jane annuisce e segue Maura in silenzio fino a casa. Passano il loro primo Natale un po' in sordina perché Armonie è malata ma sono comunque felici di stare insieme. A Jane non importa più che siano solo loro tre, adesso ha Maura che si cura di loro.
Può stare tranquilla e dedicarsi alla sua famiglia senza il pensiero costante del futuro di sua figlia. Data la salute della piccola, Jane decide di rimandare il suo piano romantico con Maura, ne discutono e anche lei è d'accordo. Riescono a godersi quel magico Natale, scartando regali per cui Armonie impazzisce nonostante non stia bene e scattano tantissime foto. Jane ha regalato a Maura una cornice con una foto di lei e Armonie che dorme nel lettone. "Oh, ma quando c'è l'hai fatta?" Chiedo portandomi la foto al petto emozionata. Jane sorride al suo entusiasmo e la riempie di baci. "Apri il tuo, adesso!" La esorta Maura porgendole una grossa scatola. Jane la guarda curiosa, non sa davvero cosa sia. Quando l'apre rimase di sasso. "Ma... è?" La guardo incredula mentre Maura mi bacia con la piccola tra le braccia. Jane tira fuori dalla scatola un gattino color pesca, ha meno di un mese. "Ma è bellissimo grazie amore!" L'attiro a me per un altro bacio. "Gatto!" Armonie indica il cucciolo con la mano. "Si amore, è un gattino, è piccolo come te, ti piace?" Tubo alla creatura dandogli un bacio sulla testa. Ha sempre voluto un gatto, dopo che il vecchio gatto di famiglia era morto un mese prima che Frank sterminasse la sua famiglia. Jane si era ripromessa che ne avrebbe adottato uno. "Come lo chiamiamo?" Vedo Jane assolutamente innamorata del cucciolo. "Popetta!" Sbotta Armonie con un sorriso radioso mentre si sporge per accarezzarlo. "Polpetta?" Diciamo in coro mentre la mano paffuta di Armonie sfiora la testa pelosa del cucciolo.

L'inganno dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora