Sono qui...

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Cominciamo a decorare l'albero mentre la piccola si  addormenta davanti alla TV.
"Chi è Jack?" La domanda fluttua nell'aria mentre armeggio con le luci dell' Albero. Maura quasi si strozza con l'acqua che sta bevendo.
"Mi hai parlato di Ian e della tua famiglia ma non di questo Jack, devo pensare che sia un tipo speciale?".
"Dopo Ian è stata la cosa più vicina ad una relazione che ho avuto...non volevo che fosse costretto a scegliere tra me e sua figlia..." guardo  Armonie con occhi tristi. Si è appisolata.
"Capisco...beh, nemmeno tu sai tutto di me, non volevo giudicarti Maura...sono l'ultima persona che può dire qualcosa...insomma sono una escort e non d...".
"Non parlare di te in quel modo Jane!" Sbotto con sguardo serio. "Non sei mai stata una escort, non per me...hai fatto quello che potevi per prenderti cura di tua figlia, non potrei mai biasimarti per questo..." mi avvicino a lei. "Cosa dovrei dire io? Non sono mai riuscita a fare sesso, ho rovinato molte relazioni perché sono un pasticcio...". Jane le sorride teneramente e le dà un bacio.
"Me ne sbatto di Jack, anche se ha fatto intuire un certo grado di intimità...sei impegnata con me adesso e se quello pensa di venire qui e fare bordello, beh se la vedrà con me e nostra figlia!" La rassicuro con un mezzo sorriso.
"Io sono vostra Jane! Ti desidero così tanto..." Maura comincia a baciarla con maggior urgenza. La fame che ha per questa donna le fa mancare il respiro. Jane risponde al bacio ma appena capisce dove questo sta portando si ferma.
"Amore...non è che non voglia, ma non qui con nostra figlia a portata d'orecchio e di certo non sul tuo divano...ho in mente qualcosa di speciale!".
"Ma io ti voglio adesso..." piagnucolo accaldata. "Sono pronta, per favore...". Jane si allontana per non cedere alla tentazione.
"No, Maur fai la brava...se sarai paziente poi potrai avermi quando e come vuoi...meriti qualcosa di speciale e te lo darò! Ora mentre io finisco qui perché non porti Armonie a letto?" Mi allontano dandole un bacio sul naso. Maura si stacca riluttante, prende la piccola in braccio e la porta nel suo lettino.
Rimaniamo a decorare finché l'albero non è finito. Siamo stanche ma soddisfatte e senza accorgercene crolliamo sul divano.
Durante la notte Maura si sveglia per andare in bagno e vedere come sta la piccola. Torna in salotto e rimane a guardare Jane dormire e senza accorgersene comincia a toccarla con la mano. Le sfiora la pelle calda con le dita, è così morbida, si mette in ginocchio e comincia ad annusare il suo corpo. Odora di lavanda e pulito. Più va avanti più i tocchi si fanno spregiudicati. Per un attimo si vergogna. Ma può toccare Jane in quanto sua ragazza, giusto?.
Le palpa il seno e geme di piacere, lo impasta con tocchi decisi ma delicati per non svegliarla. Si sente così in colpa e sporca per quello che sta facendo, ma il desiderio per questa donna è diventato incontenibile.
Senza accorgersene si infila una mano nelle mutandine per darsi piacere. È così bagnata. Jane la sta uccidendo. Gioca con il suo sesso finché non viene con un gemito sommesso. Cerca di respirare il più piano possibile per non farsi sentire.
Una volta che il suo battito torna regolare toglie la mano dalle sue mutandine e rimane seduta a guardare Jane dormire. Poi si alza e va lavarsi le mani, al suo ritorno trova la bruna seduta sul divano con un sorriso sghembo.
"Se volevi toccarmi bastava chiedere Maur...".
La bionda si blocca sul posto.
"Jane, io...credevo che...mi dispiace..." dico a testa china. La bruna si alza dal divano e le va incontro.
"Tesoro, ho detto che avrei aspettato per avere un rapporto completo con te, ma non ho mai detto che non potevi toccarmi..." sottolineo con voce languida. Maura rimane immobile, un misto di vergogna ed eccitazione le scorre sotto pelle.
"Jane, mi dispiace, so che..." farfuglio spaventata.
"Maura..." aggiungo cominciando a svestirmi lentamente. "Sono la tua ragazza...è compito mio darti piacere...perché non me l'hai chiesto?" Mi spoglio restando completamente nuda.
Cazzo! È l'unico pensiero coerente nella testa di Maura.
"Voglio aspettare per la tua verginità ma possiamo fare molto altro...hai fame piccola?" Domando passandomi le dita sul mio sesso fradicio.
Maura annuisce."Famelica, direi..."sussurro avvicinandomi a Jane per prenderle la mano e portarmela alla bocca. "Mhmm hai un sapore divino!" Sottolineo passandomi la lingua calda tra le dita. La cosa fa gemere Jane.
"Maura, perché non mi assaggi come si deve?" Suggerisco mettendomi a sedere sul divano a gambe aperte.
La bionda rimane di stucco a quella vista. La sua ragazza è assolutamente stupenda. Il suo corpo sodo e tonico, quelle gambe lunghe e divaricate sembrano aver appena aperto il cancelli del paradiso.
"Dio Jane, vuoi uccidermi!" Sbotto prima di inginocchiarmi davanti a lei. Se sopravvivo buttate le mie ceneri in mare!. È il mio ultimo pensiero coerente.

L'inganno dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora