Non posso perdere anche lei...

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Maura si dà da fare e con la lingua portando Jane oltre il precipizio del piacere più volte. Il sapore della sua donna è così buono che non riesce a smettere e beve dalla sua sorgente come fosse assetata da sempre. Jane sperimenta un piacere mai provato prima. Fare l'amore con il cuore, oltre che con il corpo è qualcosa di indescrivibile che la fa quasi commuovere. Maura si accorge che Jane sta piangendo piano e pensa di aver sbagliato qualcosa. "Amore, ti ho fatto male?" Chiedo preoccupata. Jane fa no con la testa e Maura si solleva con il corpo sopra di lei. "Allora, perché piangi?" Sussurro baciandole le labbra gonfie di desiderio. "Io...non ho mai provato questo...ho fatto molto sesso e niente, nemmeno con il padre di Armonie ho mai..." dico tremando tra le lacrime. "So cosa intendi...tu sei la prima persona con cui voglio tutto! Non ho più paura del dolore e voglio darti tutta me stessa!" Jane la guarda con le lacrime agli occhi e la trascina più vicina a sé per abbracciarla. "Ti amo Maura...mi hai fatto sentire così speciale...non vedo l'ora di ricambiare come si deve e per questo...dobbiamo parlare!" Dico sollevandola via da me. Maura comincia a preoccuparsi. Jane è diventata improvvisamente seria. " Maura, ho preso una decisione, all' inizio ero riluttante ma..." la bionda si alza dal letto e la guarda con occhi sbarrati. "Oh, no, tesoro non è nulla di brutto, stai tranquilla!" Maura ricomincia a respirare. "Voglio organizzare qualcosa di speciale per noi...per te, si per la tua prima volta, ma abbiamo Armonie e voglio fare le cose per bene con te, niente brusche interruzioni ne tanto meno il pianto della piccola nella stanza accanto...quindi..." sospiro guardando Maura che mi osserva confusa "Sto pensando di trovare una baby sitter per quella sera...e se fa bene il suo lavoro anche per altre sere! Non voglio ostacolare il tuo lavoro..." sottolineo un po' abbattuta. Maura si mette a sedere accanto a lei e le prende le mani. "Il mio lavoro è importante certo, ma tu e Armonie lo siete di più! Conosco persone fidate che possono consigliarmi su chi prendere per la nostra piccola, lascia fare a me!" Le sorrido prima di baciarla. Dopo aver parlato crollano esauste e sazie. La mattina dopo c'è molta neve e Jane si alza per andare in bagno. Va nella stanza della piccola che dorme tranquilla, ma qualcosa la insospettisce. Il respiro di Armonie è corto e veloce. Si sporge verso il lettino e le tocca la fronte. Brucia dalla febbre. "Maura!" Urlo correndo fuori dalla stanza. La bionda si sveglia di soprassalto alle urla di Jane. "Maura, Armonie...brucia di febbre...ti prego..." supplico con occhi acquosi. La donna scatta giù dal letto e corre nella stanza della bambina incurante del freddo e della sua nudità. Prende la sua borsa medica e fa un primo esame preliminare. Osculta il petto della piccola e benché non lavori sui vivi ha un'idea di quello che può avere. "Portiamola in ospedale, voglio essere sicura..." avvolgo Armonie in una copertina e la  sollevo dal lettino senza svegliarla. " Che cos'ha?" La guardo frenetica seguendola come un segugio. Maura mette la piccola nel loro lettone e comincia a vestirsi veloce. "Jane, potrebbe essere solo una leggera bronchite, ma è meglio farla vedere, se non diagnosticata in tempo può diventare polmonite...quindi vestiti e fidati di me!" La esorto dandole un bacio veloce. "Polmonite?" Mastico tra i denti terrorizzata. "No, non posso perdere anche lei!" . Grido buttandomi sul letto e prendendo mia figlia tra le braccia. Maura rimane spiazzata e solo in quel momento realizza che il trauma di Jane la sta paralizzando. "Jane, amore ascolta...ora portiamo Armonie in ospedale, solo per precauzione, ti prometto che starà bene, amore fidati di me!" Jane la guarda con le lacrime agli occhi. "Per favore aiutami...Maura, non posso perdere anche lei, non potrei sopravvivere!" Grido tra i singhiozzi. "Non permetterò mai che succeda, ascolta Jane!" Le ordino togliendole Armonie dalle braccia. " Devi fidarti di me, va bene?" Jane annuisce continuando a piangere mentre Maura la incita a vestirsi. In pochi minuti sono in macchina e nonostante la neve riescono ad arrivare in ospedale. Il pronto soccorso è affollato nonostante sia ormai Natale ed il cuore di Jane sprofonda a quella vista. Sarebbe stata una serata infinita. Maura fa compilare a Jane tutti i dati sanitari della bambina mentre lei tiene Armonie addormentata in braccio. Con la piccola adagiata tranquilla va alla reception e fa qualcosa che potrebbe essere non etico, ma diavolo, da ogni anno milioni di dollari a questo ospedale e si riserva il diritto seppur velato di sfruttarne i vantaggi. "Dottoressa Maura Isles, voglio parlare con la dottoressa Carlyle!" Dico con fermezza all'infermiera che è dietro il bancone. Al nome Isles la donna s'impettisce dandole tutta la sua attenzione. "Oh, Dott.ssa Isles, che sorpresa, come posso aiutarla?" Chiede educatamente. "Voglio che la dottoressa Carlyle visiti subito questa piccola paziente!". L'infermiera si sporge per vedere il piccolo essere avvolto nella copertina. "Non è la prassi Dottoressa...come vede siamo pieni di pazienti e...". "Nemmeno sovvenzionare questo ospedale con milioni di dollari è la prassi, però lo faccio ogni anno!" Rispondo seccata. "Chiami Brenda e le dica che Maura Isles la sta cercando!". L'infermiera annuisce imbarazzata. "Subito!" Risponde mentre Maura raggiunge Jane che continua a piangere sommessa. "Una mia amica dottoressa la vedrà subito amore mio, stai tranquilla!". Maura cerca di rassicurare Jane che annuisce stringendosi a lei. Qualche attimo dopo, una donna in camice bianco le raggiunge trafelata. "Maura!" Le si  avvicina preoccupata. "Brenda, ciao, scusa la chiamata urgente ma devi assolutamente visitare questa bambina!" Ordino alzandomi in piedi.

L'inganno dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora