- vengo con voi - si avvicinò e mi fissò.
- comunque volevo dirti che tutte le cose che ha detto Carlo non sono vere - si sentiva in imbarazzo, ma che carino!
- ah quindi vuoi dire che non sono bellissima e bravissima? - fece una faccia strana e iniziò a balbettare.
- nooo, cioè si, no, dioo, m-ma yo volevo dire q-que tu sei muy graziosa ma che no he dicho ciò che pensavo a Carlo -
- ah capito, però hai ammesso che sono bellissima e bravissima - gli feci l'occhiolino e scappai dal fratello.
Mi inseguì e mi prese a mo di sacco di patate.
- lasciatemii - urlai mentre Alex mi faceva il solletico.
- nono ti portiamo nel nuestro motorhome - "oddio questi mi vogliono stuprare" pensai.
- siamo a cuccia tranquilla, ti facciamo conoscere i nostri amici - mi tranquillizzò il grande.
Forse avevo pensato ad alta voce, del resto, lo facevo sempre.
Entrammo e notai Jorge Lorenzo alle prese con il telecomando della TV, Valentino sul divano che dormiva beato, Tito che giocava alla playstation con Aleix ed Enea che si allenava in un angolino.
- RAGAZZI - tutti smisero di fare quello che stavano facendo e Valentino fece un salto cadendo dal divano.
Dobbiamo anche dire che l'urlo acutissimo del piccolo Marquez aveva spaventato tutti tranne Marc.
- c'è una señorita, educati por favor - rimproverò i compagni e mi invitò a sedere di fianco a Valentino.
- allora sei italiana? - chiese Tito.
- sisi sono di Pesaro - Valentino si girò e mi guardò allibito.
- che bello ho una compaesana nel Paddock, hipp hipp urrà! - saltava per tutta la stanza gridando a squarcia gola.
Tutti erano giù dalle risate, però solo una persona rimase immobile senza dire una parola.
- hermano che succede? - Alex aveva già intuito che suo fratello mi stava fissando un po' troppo.
Non riuscivo a capire cosa si dicevano, ma alla fine Marc si avvicinò e mi chiese di uscire un po' fuori.
- forse siamo partiti con il piel errato - mi faceva impazzire quando cercava di parlare italiano, lui faceva meno fatica a capirlo e a parlarlo, ma Alex non riusciva quasi a completare una sola frase in italiano.
- mmh forse si - gli diedi ragione.
- empezamos de nuevo, mi presento, sono Marc Márquez o semplicemente Marc - mi fece l'occhiolino, cercai in tutti i modi di non sorridere, ma non ci riuscii.
- encantada Marc Márquez, io mi chiamo Francesca Russo, ma puoi semplicemente chiamarmi Fra - alla fine gli feci l'occhiolino proprio come aveva fatto lui.
- allora perché mi fai sforzare a parlare italiano quando tu un po' di spagnolo lo sai? - rise.
- un po' di spagnolo e inglese te lo insegnano in ogni scuola di meccanica, comunque l'ho imparato quando andavo in Cataluña - mi guardò sorpreso.
- perché proprio in Cataluña? -
- non sei del tutto intuitivo eh -
- mmh non proprio, comunque una mezza idea me la sono fatta - mi cominciò a guardare dalla testa ai piedi.
- dai dilla - lo incitai, ma lui mi fece segno di continuare il racconto.
- e va bene, ho iniziato a correre quando avevo sette anni, mi travestivo da maschio perché le ragazze non potevano ancora gareggiare. Nel 2008 feci un brutto incidente e rischiai molto così smisi e adesso mi limito a ripararle, non sono più salita su una moto da quell'incidente anche se mio zio continua a dire di ricominciare perché ora ci sono le categorie femminili - rimase spiazzato e poi ricollegò.
- io ho gareggiato con un ragazzo che si chiamava Francisco Russo, ma non pensavo fosse una niña -
- eeh si, ma adesso non ci voglio più pensare perché la carriera è finita e mi devo dedicare esclusivamente al mio futuro -
- e se.. - ci pensò su e poi concluse - e se domani domani ci risali? -
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Factory || Marc Marquez ||
FanficHola queridas, ecco qui a voi la breve storia di Francesca e della sua passione per i motori, ovviamente anche per i famosi "riders" hahaha. Questo cambiamento segnerà la sua vita, un viaggio inaspettato, un mestiere per cui nutre tanto amore e molt...