CAPITOLO 1

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Lentamente l'inverno cede il passo alla primavera, il regno è calmo e prospero e anche gli ultimi segni della guerra appena vinta sono spariti; restano giusto le carcasse delle draconiere che riemergono dalla neve, legno vecchio e ormai marcito, che segna qua e la il territorio, solo il tempo e le intemperie distruggeranno anche gli ultimi ricordi lasciati a decomporsi naturalmente come monito per altri aggressori. Gulfing prospera, forte e imbattuta e ora forte dell'alleanza col secondo regno di tenebra, Spynx il regno delle ossa, fedele alleato legato a New Iridium da un portale che permette un rapido spostamento tra le due terre e che tutt'oggi volteggia lento sopra il palazzo reale.

L'anniversario della morte di Avalanche e della vittoria contro il sei teste si avvicina e la città è tutta in fermento per prepararsi alla processione e alla festa che ne segue ogni volta, quest'anno arricchita dai festeggiamenti per la vittoria contro i cacciatori di draghi e i loro sacerdoti. Aldebaran è agitato, quest'anno saranno anche festeggiati i due cuccioli: Drier il Dorato e Alcione l'Argento, i due gemelli nati dalla sua breve unione con la Rossa. Per i draghi è un momento speciale e per il popolo che li omaggia motivo di grande festa, da secoli non esistevano un dorato e un argento insieme, due razze estremamente rare, ancora più raro che questi siano fratello e sorella nati dagli stessi genitori e nello stesso momento.

Aldebaran è irrequieto e lo rimane anche il giorno della cerimonia mentre osserva i suoi cuccioli giocare. "Ma che hai?" Domanda Rasglad affiancando l'immenso dorato oscuro, il giovane abissale è cresciuto ancora durante l'inverno e ormai ha la stessa stazza del suo mentore; abbassa il muso dando una giocosa spinta al giovane Drier che cade rotolando, una volta fermo il cucciolo brontola le sue rimostranze. "Sono carini eh, presto impareranno a parlare e la smetteranno di squittire." Rasglad canzona i cuccioli che insieme lo assalgono arrampicandosi sulla grande schiena dell'abissale che a sua volta li tollera.

"Non lo so sono irrequieto da quando sono nati. Un dorato e un argento, nella stessa epoca, gemelli dello stesso nido e stessi genitori. Un benedizione per i cieli di tenebra, ma è una rarità che non si presentava da secoli e secoli, nemmeno mio padre ha mai avuto la fortuna di vedere un argento. Si narra che nel regno dei draghi, la nascita di due draghi come loro potesse portare o molta gloria o molta distruzione alla nostra razza. Alcuni lo vedono come un buon segno, altri come un preludio nefasto, io vorrei solo crescessero sani e liberi." Aldebaran si confida con l'abissale, i cuccioli sono troppo giovani per comprendere i patemi del padre e continuano a giocare mordicchiando le punte ossee lungo la schiena di Rasglad.

"Ti fai troppi problemi Al, sei diventato un genitore protettivo e ansioso." Rasglad sembra molto meno preoccupato, si scrolla i due cuccioli di dosso, facendoli cadere a terra. "Su piccole pesti è ora." Annuncia vedendo Lanthis e Belial uscire dalle porte del palazzo e scendere la gradinata che conduce al piazzale e da li alla strada principale che arriva fino al tempio. I due draghi coi cuccioli sono li nel piazzale che li attendono e con loro la popolazione, altri draghi, i cavalieri e tutti quelli che prenderanno parte o assisteranno all'inizio della cerimonia. Il viale principale è già pieno di gente che attende ansiosa il passaggio della Regina, del Principe dei demoni e dei draghi.

"Ha ragione Lanthis, Belial è un gallo da pollaio, guardalo come se la tira." Aldebaran indica a Rasglad il demone. Belial è imponente, austero, indossa l'armatura da signore dei draghi, lucente e scintillante sotto la luce del sole, le spade azzurre brillano riflettendo i raggi del giorno che volge a mezzogiorno. Maestoso il demone affianca Lanthis, la Regina Oscura di Gulfing, molto meno appariscente eppur bella da togliere il fiato nel suo semplice abito bianco, dalle spalle e schiena scoperte; in vita la cintura d'oro, come lo spallaccio destro e i bracciali che indossa. Non ha gioielli ma solo quegli elementi che si rifanno all'armatura da signora dei draghi, suo omaggio a ciò che è e al suo passato. I lunghi capelli bianchi, a differenza del fratello che li tiene sciolti e gli danno un che di selvaggio, sono raccolti e lunghi riccioli ricadono dall'acconciatura sfiorandone le spalle.

Demons IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora