CAPITOLO 5

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La città di Cristalia sembra deserta, la popolazione si nasconde nelle case, osservando con terrore la torre di cristallo, attorno all'edificio imponente i segni del passaggio dei draghi: macerie, cenere e corpi lasciati al sole come cibo per gli animali saprofagi. I corvi non si fanno pregare e banchettano con le carcasse; alcuni cittadini si fanno avanti timidamente e sempre con un occhio al portone divelto della torre, iniziano ad accatastare i cadaveri, viene scavata una fossa comune dove i resti, irriconoscibili, dei caduti sono sepolti. Seppur terrorizzata la popolazione cerca di recuperare un briciolo di decoro, le profonde ferite del quartiere distrutto richiederanno molto tempo per essere sanate, ma almeno tolgono i resti dei morti dandogli degna sepoltura; sopo alcune ore di lavoro gli abitanti sono meno nervosi, nessuno li interrompe, nessuno li infastidisce, solo una guardia li avvicina informandoli di non temere e proseguire, nessuno gli impedirà di seppellire i loro morti, di compiangerli e di proseguire nelle loro vite. La distruzione è solo un effetto collaterale di una guerra iniziata dai maghi bianchi e dagli angeli e il popolo è vittima casuale degli scontri.

Queste notizie non placano il dolore per le perdite, ma danno comunque un senso di sollievo, la popolazione non è nelle mire degli invasori e dei loro draghi. La loro vita potrà proseguire calma e mite come sempre, una volta pianti i lutti di cui molti sono stati vittime. Altre guardie vengono mandate dalla torre ad aiutare e la giornata prosegue senza altri scontri, mentre all'interno della grande sala si radunano i ciambellani, consiglieri e ogni dignitario della corte pronti per la riunione indetta da Lanthis. La Regina Oscura s'è appropriata del potere e nessuno osa contraddirla, nemmeno nell'istante in cui si siede sul ricco trono un tempo appartenente a Ghion II, nemmeno il re usurpato protesta; una volta ripresosi torna a tremare in un angolo senza pronunciare parola. Belial maestoso resta in piedi alla destra del trono, espressione austera, osserva i dignitari radunarsi e costretti a star vicino ai draghi che con la loro mole occupano gran parte dello spazio. Uomini e donne terrorizzati per la vicinanza di simili feroci creature, di cui hanno visto l'operato.

"SILENZIO!" La voce di Belial interrompe il mormorio dei presenti, echeggiando nella sala, tutti si zittiscono e volgono la loro totale attenzione al trono.

Lanthis attende alcuni minuti, dove il silenzio sembra dilatarsi nella sala come un pesante fardello che innervosisce oltremodo i presenti, poi la sua voce, calma e cristallina, interrompe la calma. "Signori come immaginerete il governo ora è cambiato. Siate onesti, servitemi bene e la vostra vita proseguirà tranquilla. Provate, invero, anche solo a stizzirmi e il muro sarà decorato da nuove crocifissioni." A quelle parole solo pochi hanno il coraggio di guardare il muro dove prima era appeso l'angelo, ancora macchiato del suo sangue, la maggior parte dei dignitari si limita ad annuire e abbassare lo sguardo. "Ora pretendo un resoconto dettagliato del regno, delle sue terre, delle sue difese, ogni notizia che avete su maghi bianchi, angeli e eventuali loro alleati. Se ometterete volutamente dei dettagli o mi darete informazioni errate, pregate io non torni, perchè non vi piacerebbe rivedermi." Lanthis torna silenziosa e con un movimento imperioso della mano fa cenno ai primi di avvicinarsi.

I due cartografi si guardano in volto, deglutiscono e avanzano, tra le braccia fasci e fasci di pergamene, ne forniscono alcune a Lanthis e altre simili a Belial, i quali le osservano con interesse. Aldebaran e asglad restano quieti per tutta la riunione, solo la loro presenza minacciosa basta a tenere vivo il terrore nei presenti.

"Nostra regina." Iniziano a recitare i cartografi, interrompendosi a vicenda o dandosi il cambio, spiegano a grandi linee la struttura di Ametiste. "Il regno è perlopiù pianeggiante, con grandi foreste pluviali man mano che si procede nell'entro terra, ora siamo nella stagione dell'abbondanza che segue quella delle piogge e prima di quella secca che arriverà fra non meno di quattro mesi. Cristalia è la capitale e risiede esattamente al centro del regno da qui si diramano cinque strade principali e ognuna porta a una delle grandi città Sacre. Se osservate con attenzione la mappa, le grandi città Sacre formano un cerchio perfetto attorno alla capitale e se le unite con linee immaginarie..."

Demons IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora