CAPITOLO 3

40 5 0
                                    

Le immense figure dei draghi volano silenziose planando sul mare che separa Gulfing da Ametiste; un centinaio di miglia dividono i due continenti, sufficienti per occultare le coste nemiche alla vista, ma poche da percorrere in volo. Il mare è calmo, appena increspato da lievi onde che producono una sottile schiuma bianca mentre il cielo è sereno seppur qui e la sembra che un pittore si sia divertito a dipingere alcune nuvole che riflettono la luce solare col loro candore.

La traversata è tranquilla, senza intoppi ne imprevisti, nessuno osa avvicinarsi agli immensi draghi che lentamente si avvicinano a Ametiste fin quando le coste straniere non sono in vista. Il primo impatto visivo toglie il fiato, una sottile spiaggia candida, delimitata da foreste tropicali lussureggianti che si alternano a immense vallate simili a praterie brade o campi coltivati. Alberi tropicali sono carichi di frutti ancora acerbi, la stagione è appena iniziata. Su Ametiste il clima è differente a una stagione di abbondanza come questa si alterna quella secca dove la frutta matura e viene raccolta prima del periodo dei monsoni. Settimane di pioggia che colpiscono con tempeste le terre del regno costringendo la popolazione a fermare il proprio operato in attesa che il tempo migliori. Il popolo di Ametiste non conosce il freddo, ma nemmeno le privazioni del deserto, un regno estremamente ricco. In lontananza si scorgono catene montuose che si ergono fino alle nuvole, la sola vista del regno rende ben chiara l'abbondanza che è presente e il clima quasi tropicale che più ci si addentra nel territorio più è evidente.

Superate le coste i due draghi, assieme ai demoni in sella, procedono verso l'entroterra, seguendo la mappa in loro possesso, puntando verso la capitale Cristalia. Sono perfettamente visibili eppure nessuno li ferma, nessuno li disturba; incontrano solo piccoli villaggi e qualche contadino che alla loro vista alza lo sguardo fissandoli ammirato.

"Avete notato?" Domanda Rasglad pensieroso. "Nessuno scappa, nessuno urla." L'abissale da voce ai suoi dubbi.

"Già." Mormora Lanthis. "Non mi piace... comunque proseguiamo e teniamoci lontani dalle grandi città. Potrebbero essere meno ospitali."

"Le mappe non rendono giustizia al regno, sembra immenso." Belial si guarda attorno nervoso, sempre in allerta pronto a scorgere segni di nemici.

"Grande o no, se non mi ridanno i miei figli li incenerisco da cima a fondo." Aldebaran è ancora furente, il viaggio non l'hanno ne stancato ne placato e ribolle di ira inespressa pronto a darle vita da un momento all'altro.

Lentamente il territorio cambia divenendo meno selvaggio e sempre più curato e ordinato. Campi su campi ora sono padroni del paesaggio, piccoli gruppi rurali e fattorie sparse punteggiano il panorama; infine, lentamente, inizia a vedersi il profilo di Cristalia. Già da lontano la capitale appare immensa, sconfinata, molto più grande di New Iridium; al centro, maestosa, si erge la torre di cristallo dai riflessi violacei che rispecchiano i raggi solari creando bagliori colorati nel cielo.

I due draghi rallentano il volo planando dolcemente sulle correnti, iniziano a sorvolare la città scatenando un coro di voci estasiate e attenzione, ma nessuno sembra temerli, questo innervosisce ulteriormente Rasglad. Davanti all'immensa torre alta un centinaio di metri si apre un grande piazzale.

"Atterriamo, per ora non li stiamo attaccando." Lanthis indica la zona ai draghi, con un cenno della mano e le due immense creature scendono ancora di quota, infine gli artigli ghermiscono la pietra del lastricato, segnandola profondamente. Un ultimo fruscio delle ali e i due draghi, l'immenso dorato oscuro e l'appena più piccolo abissale si ergono maestosi osservando austeri la torre.

"Ci aspettavano." Belial è il primo a percepirli, figure vestite di bianco che si nascondevano sotto il colonnato che circonda il piazzale e ora a terra, visibili. Il demone porta la destra alla spada, mentre scende cauto dal drago, pronto a difendersi da un attacco, ma le figure non si muovono.

Demons IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora