Il vero amore.

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- Chi è Ellie?- eravamo seduti sul divano in silenzio.
-come fai a conoscere Ellie? -non gliene avevo mai parlato.
- Mentre ti spalmavo la crema ho visto che dietro il collo hai un tatuaggio con scritto "Ellie"
- Ellie è mia sorella, era mia sorella.

Abbassai la testa, il suo nome era Leila ma da quando ero piccola non riuscendo a pronunciarlo la chiamavo "Ellie" per abbreviare.

- ah, scusa.- sembrava mortificato per la domanda che mi aveva fatto.

Adesso oltre a me e al tizio che me lo aveva fatto anche justin sapeva dell'esistenza di quel tatuaggio segreto, ma non mi dava fastidio.
Dopo un po' di tempo in silenzio mi feci coraggio e dissi:

- grazie.
- per cosa? Ieri notte? L'avresti fatto anche tu con una persona in difficoltà.- sorrise.
-no, grazie per tutto.
- tutto cosa?- ora era confuso, non si rendeva conto del bene che faceva.
- mi fai sorridere e questo è già tanto, mi ascolti, ti interessi davvero a me e sei l'unico. Non smetterò mai di ringraziarti, mi fai sentire sempre protetta e non ho paura di niente quando sono con te. Ti voglio davvero tanto bene Justin.

Non l'avevo mai detto a nessuno perché non avevo mai provato quella sensazione.

- al contrario tuo, quando sono con te ho paura che ti possa succedere qualcosa, per questo ti voglio aiutare e ti assicuro che ci riuscirò perché ci tengo a te. Ti voglio bene anche io Linz.
-nessuno me lo aveva mai detto dopo... quel giorno... grazie.

Mi abbracciò forte e dopo essersi sciolto dall'abbraccio mi chiese preoccupato

- che significa che hai già ucciso 6 persone?

Feci un grande sospiro.

- Justin, quando mi affeziono ad una persona quella muore..

Mi salirono le lacrime agli occhi.

-no non voglio sapere più niente.

Si alzò per andarsene.

-è già successo con..
-basta Linz, così ti farai ancora del male! Stai piangendo, non me lo dire ok? -mi interruppe.
- siediti.

Lo fece con aria rassegnata.

- sono morti mia madre, mio padree mia sorella per primi, dopo qualche anno un giorno sono tornata a casa e ho trovato mio zio Lucas morto su una poltrona, lo chiamavo e lo scuotevo come se stesse dormendo poi capii cosa era successo. Lea crede che sia colpa mia perché ho portato sfortuna nella sua casa e lo credeva anche Ronnie, per questo mi hanno reso la vita impossibile. Poi è morta una mia amica, ci tenevo a lei è stata vittima di overdose da droga, mi manca era l'unica che mi potesse capire almeno un po'. Infine è morto il mio ragazzo per una rissa, lui mi amava davvero e per certi aspetti tu e lui vi assomigliate tanto. Vi prendete cura di me mi volete aiutare...- rimasi un momento in silenzio poi aggiunsi - ho passato tanti lutti, dono stanca di vedere la vita spezzata delle persone attorno a me e ho paura che tu possa essere il prossimo.
-peccato che io non credo alla sfortuna e alla superstizione e tu non hai mai fatto del male a loro.

E se Jason lo avesse picchiato? Mi venne in mente quello che mi aveva detto Meg qualche giorno prima "Jason ti vuole per sé e tu stai con Justin, chi non fa quello che dice Jason finisce male in un modo o nell'altro quindi.. so che voi due piccioncini avrete ancora poco tempo per essere felici e contenti." e mi vennero i brividi, ero davvero preoccupata per lui. In quel momento mi pentii di avergli chiesto di dormire un'altra notte in quella casa. Capii cosa era l'unica scelta giustamente da fare pensavo di farlo già da tanto tempo ma non avevo abbastanza coraggio.

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