CAPITOLO 10

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Si aggiustò la pettorina, fece scorrere la mano sulla piega dei pantaloni, drizzò bene la schiena e attese.

Michele, Uriele e Saraqael giunsero pochi istanti dopo e si fermarono davanti a lui.

«Benvenuti, grazie per essere qui.»

«Al tuo comando,» disse Uriele, freddo come il ghiaccio del Cocito.

Aziraphale si schiarì la gola, sentendosi piuttosto a disagio, ma non poteva permettersi di sbagliare, il piano ideato insieme a Crowley era delicato e di difficile attuazione, ognuno di loro aveva una parte piuttosto complessa da portare a termine, ma il tempo e l'esperienza avevano dimostrato che la permanenza con gli umani li aveva resi più perspicaci rispetto a tutti i loro colleghi, sia del Paradiso che dell'Inferno, e su quello dovevano contare.

«Sì, bene, a proposito di comando. Ho valutato con attenzione la situazione qui in Paradiso e, in qualità di Arcangelo Supremo, sono giunto a una conclusione: nessuno meglio di voi si può occupare della gestione dell'Empireo.»

Non gli sfuggirono gli sguardi sospettosi che saettarono tra i tre Arcangeli.

«Voglio dire,» continuò rapido. «Siete senza ombra di dubbio i più meritevoli e qualificati tra le schiere angeliche per gestire tutti gli aspetti pratici, e quindi, ho deciso che cederò a voi il comando, Michele avrà sotto la sua guida la sezione occidentale e Uriele quella orientale, mentre Saraqael sarà l'ufficiale addetto alle comunicazioni.»

«E tu? Aziraphale? Cosa farai?» Michele lo fissava con occhi stretti e guardinghi.

Ecco, ora veniva la parte difficile. Si umettò le labbra. «Io mi occuperò di studiare molto a fondo il progetto del Metatron. Mi occorrerà tempo per mettere a punto tutti i dettagli e spesso sarò, ahimè, costretto a tornare sulla Terra per indagare sulle condizioni e i territori dove operare.»

«Il progetto del Metatron?» Saraqael lanciò lunghe occhiate sia a Michele che a Uriele. «Non dovrebbe essere il progetto di Dio?»

Ci siamo, è il momento di instillare il dubbio! «Eeeeh,» Aziraphale scrollò il capo con una certa enfasi. «Non sono sicuro che Dio ne sia a conoscenza, sono certo che il Metatron non abbia voluto scomodarlo, non dopo i problemi che ci sono stati con l'Apocalisse.»

«Problemi che hai causato tu e il tuo amichetto demone.» osservò Uriel.

«Non è questo il punto.» Aziraphale tornò composto e serioso. «Però, ora che me lo fate notare, forse sarebbe il caso sapere se questo Secondo Avvento faccia davvero parte del Piano Ineffabile. Vedete? Ho fatto proprio bene ad affidare a voi il comando del Paradiso, avete delle menti davvero brillanti!»

I tre Arcangeli si guardarono, infine Michele fece un passo avanti. «Ma certo, puoi contare su di noi e sulle nostre menti brillanti.»

Aziraphale sorrise e trattenne il sospiro di sollievo. «Magnifico. Per il resto, lasciate fare a me.»

Li osservò andare via e rimase rigido in posizione finché non fu certo di essere rimasto solo. Esplose con un mezzo gemito. «Oh Crowley, per l'amor del Cielo, spero davvero che tu riesca a convincere Shax, altrimenti non so proprio cosa altro si possa fare!»

Crowley.

Il pensiero tornò di colpo alla nudità del demone, ai suoi gemiti, mentre lui...

Si coprì il viso con le mani, avvertendo uno strano formicolio nelle zone particolarmente umane del suo attuale corpo materiale. Gemette sconsolato, sarebbe stato molto complesso concentrarsi sul lavoro.

* * * *

Dopo quanto era successo Crowley non riusciva a restarsene con le mani in mano, così si rimise in piedi, si osservò dall'alto in basso e fece una smorfia. Basta oziare, c'era del lavoro da fare!

WILL THE NIGHTINGALE SING AGAIN?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora