Quando sono tutti seduti ad un tavolo con i loro drink in mano, Manuel cerca di calmarsi e apparire il più normale possibile. Il piano di trovare qualcuno con cui condividere il letto è stato completamente dimenticato nel momento in cui ha stretto la mano di Simone e ha potuto dare un nome al volto che l'ha ossessionato per tutto il mese precedente.
Simone sembra un po' timido, mentre Laura e Chicca cercando di coinvolgerlo nei loro discorso. Manuel sta provando a non fissarlo, ma non ci riesce, e spera di non sembrare un maleducato perché sa che le sue occhiate possono apparire più minacciose di quel che sono. Infatti, poco dopo Chicca gli tira un calcio sotto al tavolo e poi fa:
«Manuel studia Filosofia, pensa che coincidenza».
Manuel si risveglia dal suo torpore in quel momento:
«Si scusate m'ero distratto» mormora, «Seh, faccio filosofia, perché è 'na coincidenza?»
Simone ridacchia e abbassa lo sguardo, mentre per qualche motivo le sue guance si imporporano.
«Stavo dicendo che io studio matematica, anche se mio padre non approva. Lui insegna alla Facoltà di Filosofia, magari è un tuo professore»
«Ah» è l'unico commento che esce fuori dalla bocca di Manuel.
«Si chiama Dante Balestra» specifica Simone.
E ora finalmente gli ingranaggi di Manuel cominciano a girare e capisce perché non aveva mai visto Simone a lezione, o perché sparisce subito dopo aver parlato col professore.
Presto, Laura e Chicca li abbandonano per andare a ballare e perché hanno adocchiato alcuni ragazzi che conoscono. Simone è palesemente intimidito dal restare solo con Manuel, ma questi finalmente torna nel suo elemento e inizia a chiacchierare per due, cercando di mettere l'altro a suo agio.
E scopre che Simone è divertente, anche se un po' troppo perfettone. Gli piace però parlare con lui, è stimolante e mette Manuel ancora più nei guai. Perché Simone non è più solo un bel viso, Simone ora è una persona in carne e ossa, una persona che Manuel conoscerebbe volentieri e non solo in senso biblico.
Sta quasi per proporre a Simone di andare a ballare, quando il telefono del ragazzo suona.
«Scusami, è Gabriele, il mio ragazzo» fa mentre si alza. «Devo rispondere».
E subito l'allegria che aveva invaso Manuel si dissolve e la delusione prende il sopravvento. Si dà mentalmente dello stupido perché è ovvio che un ragazzo splendido come Simone sia già impegnato.
Passa il resto della serata con l'intenzione di rimorchiare qualcuno, chiunque sia completamente diverso da Simone, per lenire la sua delusione. Non ci riesce.
Simone tuttavia continua ad apparire nella vita di Manuel, quando va a trovare il padre a lezione e finalmente incontra e saluta l'altro ragazzo, quando ogni tanto Chicca si trascina Laura nelle uscite, quando ha bisogno di alcune riparazioni alla vespa e Manuel ne approfitta per chiedergli il numero, dicendo che ci penserà lui stesso.
Non si fa nemmeno pagare, e così Simone gli offre una birra. È la prima volta che escono da soli e non fanno altro che parlare tutta la sera, come se si conoscessero da una vita. Manuel scopre che Simone è al primo anno, quindi è più piccolo di lui che sta al secondo. Scopre anche che nonostante tutte le camice e i golfini perfetti Simone sogna di sporcarsi un po' con un tatuaggio, ma finora non ha trovato il coraggio per farlo. Finisce che poi è Manuel stesso ad accompagnarlo dal suo tatuatore, e gli tiene persino la mano quando Simone ha paura del dolore.
Più Manuel e Simone si conoscono più vogliono passare del tempo insieme. Manuel non ha ancora conosciuto Gabriele, ma ha il sospetto che al ragazzo più grande questa situazione non vada a genio, perché trova spesso Simone con dei succhiotti parecchio evidenti e capisce che l'altro sta marcando il territorio.
Poi, una sera di primavera Simone gli dà buca e da allora le loro uscite diventano sempre più rade. Simone gli confida che Gabriele si sente trascurato e che lui non vuole che il ragazzo pensi che lo stia tradendo. Manuel si sente morire, perché ormai ha capito di essere irrimediabilmente innamorato di Simone, ma non vuole far soffrire quello che è diventato a tutti gli effetti il suo migliore amico.
Per cui continua a frequentarlo, ma spesso si fa da parte e lo osserva da lontano; comincia a frequentare i posti dove Simone va a studiare, dove si ferma a pranzo con i compagni di facoltà. Una volta l'ha persino seguito mentre usciva con Gabriele, salvo decidere di tornare a casa e ubriacarsi in solitaria quando ha visto i due baciarsi.
Manuel sente la mancanza di Simone e non riesce a toglierselo dalla testa, tanto che persino Chicca si è accorta che è strato e lo prende in giro, dicendogli che prima o poi dovrà presentarle la persona di cui è innamorato.
Ed è per questo che quel giorno Manuel si ritrova costretto ad accettare il passaggio da Simone stesso, che è del tutto ignaro del suo tumulto interiore.
Manuel scende dalla vespa di Simone e si slaccia il casco. È pronto a salutare l'altro quando Simone lo ferma prendendolo per un braccio.
«Sai, ti avrei voluto chiamare in questi giorni» fa Simone, e arrossisce. «Che ne dici se una di queste sere andiamo a berci qualcosa insieme?»
«Sicuro, magari possiamo senti' pure Chicca e Laura».
Simone scuote la testa.
«Intendevo solo noi due» fa, arrossendo ancora di più. Manuel lo trova così adorabile che di nuovo non realizza subito ciò che gli sta succedendo davanti.
«E Gabriele non è geloso?» chiede allora per sdrammatizzare, perché non ci può credere a quello che sta sentendo e il suo cuore impazzito rischia di esplodere.
«Gabriele non fa più parte della mia vita» risponde Simone, poi alza il viso e lo guarda con quei meravigliosi occhi da cerbiatto. Si allunga verso il ragazzo più grande e gli posa delicatamente le labbra sulle sue.
«Ti chiamo dopo, va bene?» e scappa via con la vespa, lasciando Manuel completamente catatonico sulla porta di casa.
E forse Simone non era così ignaro dei sentimenti di Manuel, e nemmeno così indifferente come pensava il più grande. E finalmente appare un sorriso sincero sul suo volto, al pensiero che forse d'ora in poi non dovrà mai più rinunciare a Simone.
Fine
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Ti ho sempre cercato ma non lo sapevo
RomanceRaccolta di OS/Missing Moments/Au Simuel