Non mi convince per niente, ma ormai è venuta fuori così e così la metto. Sto ideando altre OS, alcune più lunghe che credo pubblicherò fuori da questa raccolta. Spero comunque che vi piaccia un pochino. È più che altro su Manuel, ultimamente mi sento ispirata a parlare dal suo POV per cercare di cancellare lo scempio della s2
Ti ho amato di un amore sbagliato
Che forse nemmeno lo era
Ma ne ho avuto paura
E ancora per te amore provo,
Ma non riesco a dirlo
E mi sembra un sacrilegio non amarti
Di notte ho i sogni invasi dalla tua bocca
Di giorno trovo pace guardando i tuoi occhi
Sei qui ma distante miglioni di stelle
Ricordo ancora il rosso che ti illuminava
Quando ho potuto amarti di nascosto
E ora vorrei tornare indietro a quei momenti
E ti amo ancora da lontano
Che non posso più averti
Mi accontento di questo
Nina stringe tra le mani il foglio di carta ingiallito che ha trovato tra le cose di Manuel. Sa che al ragazzo non fa piacere che lei frughi nella sua nuova camera, ma si stava annoiando intanto che Manuel è sotto la doccia e ha iniziato a curiosare.
Quella è una poesia scritta da Manuel, la sua grafia è inconfondibile, ma non può essere una poesia dedicata a lei. Parla di un amore proibito, distante, forse non corrisposto. Ed è stata scritta poco dopo che lei e Manuel hanno tentato la fuga a Parigi. In un momento in cui lei e Manuel stavano già insieme.
Sente la rabbia crescerle dentro al pensiero che Manuel abbia dedicato quelle parole ad un'altra donna, non tanto di gelosia quando per il mancato primato nel cuore del ragazzo. Lei che pensava di essere l'unica, la sua donna - come ha detto a Simone - ora si ritrova con il fantasma di un'altra.
Si chiede se questa donna che Manuel ama non lo ricambi, o per qualche motivo non possono stare insieme. Sa che il suo ragazzo ha avuto una storia con una donna molto più grande, forse parla di lei.
È così arrabbiata che sta pensando di andarsene e lasciare Manuel lì, senza nemmeno una parola. Eppure l'esigenza di marcare il territorio e fargli capire che lui è suo, che non può guardare nessuna, pensare a nessuna, è fortissima.
Manuel ritorna dal bagno già vestito e trova Nina seduta sul suo letto con in mano un foglio di carta. Capisce subito che la ragazza è furiosa dal modo in cui stringe le labbra.
«Che significa questo?» dice con voce gelida, porgendogli il biglietto che ha tra le mani.
Manuel sente il gelo invaderlo, nonostante il tepore della doccia gli abbia reso la pelle caldissima.
«È solo una poesia» risponde con calma, a voce bassa. «Niente de che»
Ripiega con cura il foglio e lo ripone sulla sua scrivania.
«Niente di che? È dedicata ad una donna che sicuramente non sono io, ed è datata in un periodo in cui stavamo già insieme»
Manuel alza le spalle. Potrebbe dire che non è dedicata a nessuna donna, che l'ha scritta così, tanto per, ma gli sembra di tradire di nuovo la persona a cui la poesia è dedicata. Che negare l'evidenza sia un nuovo modo per fargli del male.
«Manuel, sono seria... mi hai tradita?»
«No» sbotta subito Manuel. «No, se l'hai letta lo sai che non è così»
Trema, Manuel, perché è stanco. Da quando vive con sua sorella Manuel ha cominciato a rendersi conto di quanto alcuni atteggiamenti di Nina siano sbagliato, ma non riesce a lasciarla andare. Si sente solo, visto che non ha più Simone al suo fianco.
Simone che non gli ha mai veramente perdonato di averlo abbandonato nel momento del bisogno, di non averlo ascoltato, non averlo capito. Di aver lasciato che i problemi di Nina offuscassero il suo giudizio. Potesse tornare indietro a quel giorno, non tornerebbe "a cuccia da Nina", ma resterebbe e costringerebbe Simone a confidarsi con lui.
«Manuel, ti sei incantato?»
«Non è dedicata ad una donna» si lascia sfuggire Manuel, con le mani che gli tremano.
«Mi prendi per stupida? Non ci si mette a scrivere poesie del genere se non per dedicarle a qualcuno»
«Non ho detto che non è dedicata a nessuno, ma non è dedicata ad una donna»
Ed eccola lì, la bomba che finalmente esplode. Manuel si è reso conto che era questione di tempo, che stava premendo per uscire da tanto.
Nina è immobile, gli occhi spalancati. Ora non parla più, ma lo osserva come se fosse disgustoso. Poi sembra ritrovare la voce e urla, urla e lo insulta. Manuel non dice niente, perché si sente in colpa.
Ha tradito Nina, anche se non fisicamente, e ha tradito anche Simone. Non riesce mai a rendere le persone felici, nonostante ci provi con tutto se stesso.
Ed è Viola che interviene e caccia Nina da quella casa, perché insulti del genere non li vuole sentire se rivolti a suo fratello.
Manuel non esce dalla sua camera per tutto il giorno, non cena, e la mattina dopo non si presenta a scuola. Spegne il telefono e si rintana sotto le coperte.
Non vuole parlare nemmeno con Viola, anche se la ragazza cerca più volte di farlo aprire. Gli dice che nemmeno Nina era presente a scuola, ma che Simone era molto preoccupato per lui.
Solo al sentire il nome di Simone Manuel finalmente si alza dal letto e raggiunge la sorella.
«Ho fatto un casino» le dice, e le racconta tutto, partendo dall'inizio. Ed è felice che sua sorella non lo guardi come se fosse un mostro.
«Non credo che tu abbia perso Simone, sai» dice lei, usando senza saperlo parole simili a quelle di Anita. «Era davvero tanto preoccupato oggi, temeva che ti fosse successo qualcosa»
«Simone si preoccupa sempre per gli altri» risponde lui. «Ma io l'ho abbandonato nel momento del bisogno, e mi sento una merda perché anche Nina aveva...»
«Non me la devi nominare quella» fa Viola arrabbiata. «Manu, ma tu ti accorgi di come ti tratta? Per lei sei solo un giocattolo carino che si porta dietro, il suo zerbino personale. Non mi volevo mettere in mezzo tra voi ma è andata troppo oltre»
E per Manuel ritrovare l'amor proprio non è facile, ma capisce che sua sorella ha ragione, che Nina non può trattarlo ancora così.
Quando torna a scuola, evita la ragazza in ogni modo, nonostante lei ci provi a fare pace di nuovo. Ma stavolta è deciso, sa cosa vuole e sa chi vuole. Ha smesso di prendersi in giro.
Fa scivolare la poesia nella zaino di Simone, e sorride al pensiero di cosa dirà quando la troverà.
Non vede l'ora.
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Ti ho sempre cercato ma non lo sapevo
RomanceRaccolta di OS/Missing Moments/Au Simuel