Capitolo 14

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Era tutto buio.

Poi all'improvviso un'immagine apparì nella mia mente.

Eravamo a Drakover. Avrei riconosciuto quel posto da un miglio di distanza.

Due barchette navigavano sole nel fossato che passava in mezzo al regno.

Riconobbi subito la bambina seduta sulla barchetta. Ero io.

Mi guardavo in torno spaesata, mentre stringevo la mano del bambino di fianco a me.

Dylan...

A quella scena le lacrime mi rigarono il viso. Sapevo che da quel giorno tutto sarebbe cambiato.

Eravamo seduti fra le gambe di nostro padre, che ci stringeva a se con fare protettivo.

Guardai la barchetta davanti alla mia.

Una donna incappucciata era seduta e scrutava attentamente le rive deserte del fossato.

Notò che ero preoccupata e mi sorrise amorevolmente.

Come solo una madre sa fare.

E quella fu l'ultima volta che vidi quel sorriso.

A un certo punto scoppiò il putiferio.

Dei soldati di Drakover circondarono la barca di mia madre.

"MAMMA!" urlammo io e mio fratello.

Uno dei soldati la prese per un braccio e la infilzò dritta nello stomaco con la sua lancia.

Quando si accorse che era l'imperatrice di Henith, mia madre, era troppo tardi.

Mio padre urlò disperato e io e mio fratello scoppiammo a piangere.

All'improvviso vidi una scena che mi sconvolse.

Sam. Sam che veniva trafitto da una lama.

"SAM!!!".

Mi svegliai pallida e madida di sudore.

Sam mugugnò qualcosa e aprii gli occhi.

Quando vide che stavo stringendo forte le coperte e avevo il respiro affannato si preoccupò.

"Hey Crane... Che cosa è successo?" mormorò avvicinandosi e stringendomi in un abbraccio.

Io seppellii il viso nella sua maglia e scoppiai in lacrime.

Lui mi strinse a se e ogni tanto mi dava dei bacetti sui capelli.

Quando mi calmai, Sam sussurrò dolce "Hai voglia di parlarne?".

Io scossi la testa. L'avrei fatto l'indomani.

Lui mi sollevò il viso.

Dovevo fare proprio pietà perché il suo sguardo si addolcì e mi diede un dolce bacio.

Dopo di che si sdraiò e mi tirò con sé.

Mi strinse fra le braccia e mormorò "Ora dormi".

"E tu che fai?" mormorai con la voce ancora incrinata.

"Aspetto che ti addormenti" sussurrò al mio orecchio.

Qualche secondo dopo sentii le palpebre farsi pesanti e caddi in un sonno profondo fra le braccia di Sam.

Qualche ora dopo

Sentii delle mani muoversi lentamente fra i miei capelli.

Instintivamente mi accoccolai ancora di più accanto al mio fantastico ragazzo e ripresi a sonnecchiare.

Guerra fra due mondi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora