Basta tutto, sorridi

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                                                                                                    CAROLA


Appena finita la puntata io e Dario rientriamo in casetta. Piango, non perché sono preoccupata di uscire, ma perché so che mi mancheranno i ragazzi, la maestra, ballare. Ma sono tanto felice di aver ritrovato me stessa e di come ho ballato questa sera.

Raggiungo Dario nei divanetti fuori e inizio a complimentarmi con lui, nonostante le divergenze che ci sono state fra di noi credo seriamente che sia un ballerino fenomenale e lui fa lo stesso con me.

A poco, a poco veniamo raggiunti da tutti gli altri ragazzi. Sissi si siede vicino al suo fidanzato e inizia a piangere, forse è più preoccupata lei di lui. Decidiamo di lasciarli da soli e rientriamo tutti in casetta.

Tutti vanno in cucina, io preferisco isolarmi nel mio angolo e aspettare il verdetto qui. Noto, però, che Luigi mi sta guardando alla fine si decide di venire da me. 

<<Perché non vieni di là con noi?>>  mi dice 

<<Preferisco aspettare qui>> prendo il mio amico di pezza Porky e chiudo la camera della mia stanza per evitare che le telecamere ci riprendessero. 

Guardo Luigi mangiare delle patatine e ascolto le parole che mi dice

<<Sei stata brava>>

<<Grazie>>

<<Te l'ha detto anche la maestra>> mi dice sorridendo <<era vero quello che pensavo>> aggiunge

<<Grazie. Io comunque voglio aspettare qua, questo è il mio angolo>> ed è vero, anzi è il nostro angolo. É qua che sono successe molte cose con Luigi. 

Non smettere di scherzare con me

<<Anche tu sei stato molto bravo>> gli dico

<<Non parliamo di me>> mi dice mentre si pulisce le mani dalle briciole di patatine.

Se non vuoi parlare di te, allora lascia che ti dica quello che sento per te

<<Sei molto bello>> gli dico senza troppi peli sulla lingua

Lui sorride ma cerca di tornare sull'argomento danza

<<Ti sei sentita bene tu, ballando?>>

E io pur di restare  a parlare con lui lo assecondo 

<<Sì, perché ho pensato adesso, tanto non ho niente da perdere, cioè al massimo me ne vado>> gli dico con la voce che trema

<<Dovevi pensarla così dall'inizio>> mi dice ridendo

Restiamo ancora a parlare delle paure che ho avuto e del fatto che grazie anche lui sono riuscita a liberarmi e ad essere anche in pace con me stessa e ad essere tranquilla

Penso che sia arrivato il momento di dichiarami, sono sicura che uscirò io perché è impossibile che lascino Veronica senza allievi ancora per un mese. 

<<Ti voglio tanto bene, Luigi>> gli dico con la voce ormai rotta

<<Anch'io>> mi risponde lui subito

<<Tanto>>

<<Anch'io>> mi dice nuovamente senza mai guardarmi in faccia

<<Vieni qua>> gli chiedo di abbracciarmi e lui si precipita fra le mie braccia. Lo stringo a me, forte, forte e continuo a dirgli quanto io sia legata a lui <<tanto, sempre>> lo stringo sempre più forte <<tanto, tanto, tanto>>

Niente a parte te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora