Fenomenologia di Narnia fem

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In quanto essere genderqueer, io di base ho un aspetto androgino/maschile: vado in giro con le camicie da uomo, gli scarponi e altre cose che al gioco "Dove lo collochi nel binarismo di genere?" vince la categoria "roba da maschi".

Però ci sono due volte in cui l'androginia va a farsi benedire e mi vesto da ragazza: quando voglio rimorchiare qualcuno (modalità Narnia-troia, perché ipersessualizzarsi is the way in queste occasioni) e quando sono particolarmente destabilizzata dal punto di vista emotivo (modalità Narnia-pupetta, che va in giro con i calzini carini che sbucano dalle scarpe e le gonne a ruota).

Considerando che oggi dovevo andare all'università e il mio astio per l'amore mi spinge al nubilato eterno, stamattina sono uscita di casa vestita come una ragazzina che va alle medie in un qualsiasi shojo.

Il che mi ha sempre creato molti problemi per due motivi:
- vestirmi da femmina ingigantisce le paranoie sul mio corpo
- le persone non sono abituate a vedermi  andare in giro come Daddy Issues ambulanti e si inquietano.

Okay, "si inquietano" è un modo carino per dire che mi fanno commenti al limite dell'offensivo, ma son dettagli.

Il punto, comunque, è che i miei colleghi dell'università non mi avevano mai visto in modalità fem e la cosa mi metteva molta ansia.

Solo che loro non sono i miei compagni delle medie o del liceo, quindi hanno reagito in maniera completamente diversa:

- Er Poeta mi ha detto che sono raggiante vestita così (volevo dirgli che è il male di vivere che mi fa risplendere così, ma mi sono trattenuta)

- Tuta (alias la lesbicona del gruppo) mi ha chiesto se poteva abbracciarmi "perché ero troppo tenera vestita così" (sì, mi sono fatta abbracciare)

- Er Nerd mi ha guardato e mi ha chiesto se avessi freddo con le calze

- Ninja se n'è uscito con "Me sembri na scappata de casa", però poi mi ha detto che non stavo male e che mi voleva bene lo stesso (mi ha anche chiesto di andare a convivere tra 20 anni, ma dettagli)

E quindi niente, confermo che l'università è un posto in cui mi sento molto più sicura a esprimere la mia identità di genere, qualunque essa sia.

Però non è questo che volevo raccontarvi.

Visto che non sono abituata ad andare in giro con i calzini e le calze, ho combattuto tutto il fottuto giorno con i pedalini che scomparivano nelle scarpe - e qui partiva il gioco "togli la scarpa, sistema il calzino, rimetti la scarpa".

Niente di strano, finché non mi sono ritrovata in metropolitana mezza scalza perché, nell'infasi di sistemare il casino prima che passasse la metro, mi sono tolta la scarpa senza slacciarla e non riuscivo a rimetterla perché si era fatto il nodo.

È stato molto divertente, c'era un tizio che mi guardava basito mentre lottavo con le stringhe e non riuscivo a disfare quel fottutissimo nodo.

Alla fine è arrivato Ninja in mio aiuto, mi ha sistemato la scarpa, abbiamo fatto la scenetta alla Cenerentola mentre Er Poeta rideva e sono saltata sul vagone con entrambe le scarpe.

Morale della storia: vestitevi fem/girly se ve la sentite e volete, ma occhio ai fottuti calzini.

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