Io ho sempre ragione

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Ieri sera sono uscita col famoso tipo di qualche capitolo fa e, udite udite, NON era un appuntamento. Vorrei dire che l'avevo detto, ma probabilmente verrei linciata da Cal, quindi mi limito a riportare il gossip - almeno avete qualcosa di fruity da leggere mentre fate colazione.

Ho conosciuto questo tipo qui alla casa dello studente e mi ci sono subito trovata strabene: è un sacco dolce e gentile, a quanto pare l'ho stregato battendolo a Trivia, studia Scienze Politiche e ha pubblicato un libro.

E con "pubblicato" intendo dire che se cercate su Amazon lo trovate, ha vinto non so quale premio per autori esordienti e ora pubblica pezzi sul suo profilo Instagram.

Qualche settimana fa mi ha chiesto di uscire per andare a mangiare il kebab ed io ero tutta entusiasta perché KEBAB (sì, io amo il kebab, batte il sushi ed è secondo solo alla pizza). Ero convintissima che fosse una cosa in amicizia, un modo carino per passare un po' di tempo insieme e robe così.

Tutto finché non ho raccontato la cosa alle tre donne della mia esistenza: Lizzie, Cal e mia madre. Sentite separatamente, mi hanno tutte e tre detto "Ma amo, non è che è un appuntamento?". Ed io tipo "Ma noooo, ma ve pareeeee!!!!!", finché non ho chiesto un parere agli esseri maschili della mia esistenza, che se ne sono usciti con "Narnia, che cazzo, vuoi l'aeroplano?".

AVEVO RAGIONE IO, RAZZA DI IDIOTI. MA VE PARE CHE RIMORCHIO UNO COSÌ A CAZZO, ME CHIEDE DI USCIRE E NON ME NE RENDO CONTO?

Sono calma, lo giuro, però sono stata due settimane con la fottuta ansia che per lui fosse un appuntamento, che lo stessi illudendo e tutte le paranoie annesse e connesse ad un evento del genere (come mi vesto, ma è non too much, ma se metto la gonna poi pensa che ci sto, etc. etc.).

Arriva ieri sera, io mi presento in modalità darkettona perché sì, tempo mezz'ora e ho l'illuminazione divina: mi dice che mi ha chiesto di uscire perché sono l'unica persona nello studentato con cui si sente affine e al momento vorrebbe solo trovare qualcuno con cui parlare, visto che è uscito da una relazione tossica con una tizia che viveva in Culonia.

Ha pure aggiunto che vuole restare single per lavorare su se stesso, che sta in terapia per migliorarsi e che se, proprio proprio vuole mettersi con qualcuno, eviterà le persone dello studentato per sentirsi più tranquillo ed evitare situazioni imbarazzanti.

E niente, da lì in poi abbiamo cominciato a parlare tranquillamente, ho mangiato il mio kebab alla cipolla con le patatine, siamo rimasti lì fino all'una e mezza a discutere di filosofia e politica e a na certa il proprietario ci ha pure portato un tè caldo perché "freddo ragazzi, questo scalda dentro".

Mi ha pure offerto lui la cena "perché sì, accettalo e statte buona", quindi ho già detto che la prossima volta "pago io, accettalo e statte buono".

Quindi così, non era un appuntamento ma mi sono divertita.

(Sorvolo volontariamente la parte in cui sto al telefono con la mia ex dalle due alle quattro del mattino).

Scleri da queer 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora